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NICOLAS

Ero sdraiato sul lettino della spiaggia con Nina tra le mie braccia e da dieci minuti avevo casualmente abbandonato il mio braccio sopra al suo seno, che aveva iniziato ad attirare lo sguardo di alcuni uomini stesi a pancia in giù sui lettini davanti a noi e seppur avessero gli occhi nascosti dagli occhiali il loro sguardo non faceva che ricadere sulla pelle Nina, non l'ho rimproverati solo perché lei si sarebbe arrabbiata con me.

Per fortuna il suo fondo schiena non era visibile ai loro occhi altrimenti nessuno mi avrebbe fermato dal fare notare l'accaduto alle loro mogli o fidanzate.

Allo stesso tempo per ironia della sorte cercavo non solo di proteggere il suo corpo dalla loro vista ma anche dalla mia, mi impegnavo a guardare altrove anche se la tentazione era alta.

Al momento, la sentivo respirare in modo più pesante segno che si era appisolata, adoravo il fatto che riusciva a dormire ovunque purché si trovasse tra le mie braccia. Era una cosa poco maschile da pensare però era una bella sensazione da vivere.

Una vocina nella mia testa mi insinuava continuamente il dubbio di quanto fosse strano o meno il mio comportamento dell'ultimo periodo quando eravamo insieme. Non facevo che chiedermi se era normale a una certa età farsi pensieri strani sulla propria migliore amica e ancora più insolita era la reazione del mio corpo vicino al suo, non mi riconoscevo, era un po' come se mi avessero invertito dei pezzi interni con altri usati e il mio sistema fosse andato in caos.

Una persona normale a questo punto avrebbe preso le distanze e avrebbe sfruttato il tempo per lavorare su se stesso e far passare il momento di confusione, lo avrebbe fatto per non influenzare l'amica in questione e salvarla dalle sue stranezze, una persona normale l'avrebbe fatto, io no.

Io la stringevo forte a me, l'accarezzavo e la tenevo lontana dagli altri, insomma facevo tutto quello che non avrei dovuto fare, però di una cosa ero certo, di stare bene così.

Se si allontanava, se stava via per più di dieci minuti o se non sapevo dove era finita, andavo in paranoia e avevo bisogno subito di vedere cosa faceva. Stupido no?

Probabilmente ci sto solo pensando troppo però sperai di essere abbastanza fortunato da non fare cavolate.

Un movimento repentino del corpo al mio fianco mi fece smettere di crogiolarmi tra i miei pensieri.

Si voltò completamente verso di me e sbatté varie volte gli occhi per adattare la vista.

Incrociò le gambe tra le mie e l'avvicinai a me, mettendole un braccio dietro alla schiena per non farla cadere.

'' Mmh..Quanto ho dormito? ''

Le sorrisi di rimando. '' Una mezz'oretta. Hai fatto giusto un riposino. ''

Ad un tratto mi ricordai di un dettaglio fondamentale.

La strinsi a me in una presa ferrea e allungai entrambi verso il borsone dove avevo appoggiato il mio telo.

La tenni così stretta che probabilmente non riusciva neanche a respirare.

Mentre le sistemai il telo sul fondoschiena mi guardò interdetta, aprì la bocca per dire qualcosa ma si fermò non sapendo cosa dire.

Le posai le mani lungo i fianchi trattenendo i lembi del telo per far si che a ogni mossa fosse coperta.

'' Che..che stai facendo? ''

Mi guardò senza capire e mi fece ridere lo sguardo stralunato che aveva.

'' Nascondo certe parti da sguardi lascivi. ''

Si coprì gli occhi con la mano incredula.

'' Sei ossessionato.''

'' No cara, i signori qua davanti lo sono, è da quando siamo arrivati che non fanno altro che ispezionarti da cima a fondo e quando ti sei girata stavano per tirare fuori il binocolo! ''

Nina rise un po' per la situazione e un po' per la vergogna. Nascose la testa tra la spalla e il mio braccio.

'' Allora ti ringrazio mio prode salvatore.''

Le rivolsi un sorriso furbo e sbilenco. '' È il minimo.. ''

Scosse la testa. '' Ho fame.. ''

'' Anche io. ''

Guardandomi in torno notai con sorpresa di non essermi accorto che i lettini di Anna e Mark erano vuoti. Ormai era passato diverso tempo dall'ultima volta che li avevo visti alzarsi per andare in bagno.

Sollevai leggermente il busto portando Nina con me e allungai lo sguardo in ogni direzione, ma niente.

Nina percepì il mio senso di preoccupazione e si sollevò per osservare meglio la spiaggia.

'' Saranno andati a fare un bagno.. ''

Esitai a rispondere perché ero preso ad insultare mentalmente il comportamento di Anna.

Spariva sempre senza avvisare.

...

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Se vi va, lasciate un commento per farmi sapere se la mia storia vi piace :)

Senza di te, mai - Promettimi di restareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora