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NINA

Il cuore batte all'impazzata e rimbomba nelle orecchie. Sono pienamente cosciente per comprendere il motivo della mia agitazione, ho paura che le mie parole perfino nella più splendente delle giornate riusciranno a far diventare buia e fredda l'intera vallata.

Temo questo momento non tanto per le parole che sto per pronunciare, perché esse mi rendono la più felice delle persone ma quanto per le conseguenze che potrebbero generare. È il momento della mia vita in cui tutto muta e nulla resta com'è, il momento in cui la mia vita avrebbe del tutto subito un'evoluzione.

Una mano che conosco troppo bene mi accarezza il braccio cercando la mia attenzione e mentre osservo il suo viso privo di imperfezioni, prendo un grosso respiro.

'' Mi hanno presa ad Oxford, sono stata scelta tra i migliori diciotto studenti d'Inghilterra per frequentare un gruppo speciale di medicina. Tra due mesi partirà il corso. ''

Con gli occhi velati di gioia e inquietudine faccio di tutto per non distogliere lo sguardo dal suo.

Afferro ogni sua minima reazione. È un contrasto di emozioni, un intera gamma di espressioni.

'' Scherzi? ''

Scossi la testa aspettando l'arrivo della tempesta e nel frattempo abbassai gli occhi senza rendermene conto.

All'improvviso mi ritrovai imprigionata tra le sue forti braccia e mezza stordita udii nell'aria il suono di una risata.

Dio solo sa quanto avevo desiderato quell'abbraccio in quel momento.

Mi mise una mano nella nuca mentre l'altra mi stringeva a sé.

Era l'emozione che sognavo da mesi ma che credevo irrealizzabile, come la sensazione di essere tornata a casa dopo infiniti anni. Era la felicità.

'' Incredibile, hai superato tutti ancora una volta! ''

Faccio pressione sul suo petto tonico e mi allontano quel tanto che basta per guardarlo negli occhi.

C'era commozione in quello sguardo pieno di eventi e speranza, c'era qualcosa di primordiale nei suoi occhi, come la confortante sensazione di essere l'orgoglio di qualcuno.

Quel sorriso e quello sguardo valevano molto di più di quello che potevo immaginare.

Mi intrappola nuovamente tra il groviglio delle sue braccia e poi molto più delicatamente di come mi stava stringendo a se, mi inizia a riempire di almeno cento baci intorno al viso.

'' Sono così orgoglioso di te! Te lo meriti tantissimo.. ''

Lo guardo e mi commuovo al suono di quelle parole di tale bellezza.

Avevo raggiunto uno dei traguardi più importanti della mia vita, ero fiera di me e pregai che lui lo fosse abbastanza da aiutarmi a rendere il distaccamento dalla mia attuale vita meno difficile di come era portare anche solo il pensiero con me.

Avevo nuovamente paura, paura di perdere l'essere più testardo e insopportabile del pianeta a cui solo Dio sa il bene che posso volergli.

Mando via una lacrima solitaria concentrandomi nuovamente sui suoi occhi.

'' Cosa ne pensi della parte in cui tra due mesi dovrò partire per Oxford? ''

Sospirò e guardo lontano verso un punto che solo lui riusciva a vedere.

'' Penso che qualche chilometro in più non fermerà il bene che ti voglio, penso che questa novità ostacolerà la nostra amicizia solo se glielo lasciamo fare, inoltre penso che il giorno che ti feci quella promessa avevo già messo in conto questa opzione, perché per quanto ostacoli dovrò superare e per quanti nemici dovrò sconfiggere, non potrò mai rinunciare a te.''

Piansi per quanto gli volevo bene, per la fortuna che avevo ad avere lui, nonostante i mille litigi nonostante il tempo, lui c'era e restava il miglior dono che la vita potesse farmi, perché avere vicino una persona capace di afferrare le proprie insicurezze e farne la cosa più bella al mondo non è da tutti.

Non avrei mai tradito quelle parole perché era la stessa cosa che infondo pensavo io di lui.

Mi prese il viso tra le mani e in tempi record mandò via tutte le mie lacrime. Odiava vedermi piangere era una di quelle cose per cui impazziva.

'' Niente lacrime, solo sorrisi voglio vedere. ''

Lo ripeteva sempre, era anni che lo faceva. Ma non capivo perché non riuscisse a comprendere che avvolte piangere aiuta a liberarsi della troppa gioia.

Prendo le sue mani dalle mie guance e le stringo forte in memoria di una promessa infrangibile.

'' Ti riprometto che staremo sempre insieme, che ci sarò nei momenti belli ma anche in quelli brutti e anche quando la distanza aumenterà, nel mio cuore, sarai sempre con me. ''

Espira buttando fuori tutta la tensione trattenuta, rinnovando il corpo di nuove promesse.

Con le mani ancora ai lati del mio viso avvicina lentamente la fronte alla mia, restando così, in un raro gioco di comprensione.

Provavo la silenziosa fragile speranza che tutto questo, un giorno, divenisse indistruttibile. Temevo di perderlo come si teme di perdere la propria vita, avevo la folle paura che un giorno tutto questo mi venisse portato via e il solo pensiero di dovermi rialzare da qualcosa del genere mi faceva mancare il respiro.

Prego con tutta me stessa, di essere abbastanza fortunata per vedere la fine insieme a lui.

Senza di te, mai - Promettimi di restareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora