Lucrezia non esagera, Chiara è veramente bella. I lunghi capelli castani e mossi che scendono fino al petto le incastonano il viso, lievemente paffuto, come fosse una gemma preziosa. È magra e atletica, ma più bassa di me. Non che io sia questo colosso con il mio metro e settantatré, e sarebbe proprio nel suo interesse contrastare mentalmente un possibile guadagno di statura, visto il mio debole per le ragazze minute. Al momento indossa quello che sembrerebbe un "pigiama estivo" azzurro; non so nemmeno se esistano, ma è un argomento su cui mi documenterò volentieri. Comunque Il vero problema per un giovane che cerca di contenersi sono gli occhi: grandi, blu e profondi. Alessandro, non farti tentare dal magnetismo dovuto ai suoi alleli recessivi, sii forte.
«Oh, ehm, ciao! Lucrezia ha trovato questo in cucina e mi ha chiesto di portartelo, ti disturbo?»
Sembra particolarmente felice della missione che le è stata affidata. Ora che ci penso, è possibile che sia stata proprio mia sorella a rubare la USB quando è salita prima, ed eccomi qui a fissare l'amica mentre mi sventola davanti il mazzo di chiavi da cui non dovrei separarmi mai, reggendolo dalla pen-drive. Quando lo tengo io non ci faccio caso, ma è fin troppo voluminoso, dovrei sfoltirlo un po', in fondo molte nemmeno le utilizzo. E "sfoltire" è proprio il verbo giusto, visto che si tratta di un "mazzo" di chiavi. Chissà come mai si usa lo stesso termine delle composizioni floreali.
Chiara comincia a guardarmi storto, credo di non potermi prendere dieci secondi di pausa riflessiva durante un discorso in atto con lei. Ricapitoliamo, mi ha portato il mio "tessssoro", ringraziamola con un bel sorriso di cortesia.
«No figurati, nessun disturbo, stavo giusto scendendo a prenderlo».
L'espressione poco convinta di prima lascia velocemente il posto ad uno sguardo basso e imbarazzato. Immagino che i ragazzi della sua età si facciano un sacco di problemi anche solo a guardarla dritta in viso, da quanto è attraente. Dilettanti, ci vuole ben altro per farmi perdere la compostezza. Tipo due centimetri in più di scollatura.
La mia interlocutrice solleva l'insieme di metalli e, porgendomelo, scruta la chiavetta digitale.
«Questa è un po' messa male, non credi? Forse ti conviene cambiarla, visto che ha solo due giga. Non te ne servono di più, per gli "anime" ad esempio?»
«Tranquilla, i miei cartoni sono tutti al loro posto nel computer, non mi serve spostarli, e per quanto riguarda la vecchina, penso che morirò prima di riempirla con un singolo file di testo».
Chiara fa una faccia comprensibilissima, che tradurrei liberamente con: "ah, non ti imbarazza parlare con altri esseri viventi di questo argomento alla tua età?". Fermi tutti, come sa delle mie fissazioni animate? Lucrezia, manipolatrice che non sei altro, dimmi che non le hai dato un mio fascicolo da studiare.
Mentre immagino un metodo doloroso per vendicarmi di mia sorella, Occhioni Blu rimane in silenzio, probabilmente cercando di capire quanto occupi un documento word rispetto a due giga, e conclude il ragionamento con un divertito:
«Scusa, non ci capisco molto di kilobyte e argomenti del genere, sai? Però se dici così mi fido, sei tu l'esperto».
«Beh, hai indovinato l'ordine di grandezza, ma "esperto" è eccessivo, non ho nemmeno cominciato l'università. Per non parlare dell'odio verso il liceo».
Non è da me rivelare dettagli personali così facilmente, infatti sto solo cercando di scoprire dal suo sguardo se sia già a conoscenza della mia promozione segnata da un voto infame, ma mi pone la domanda con sincera curiosità. Bene, Lulu non le ha rivelato ogni minimo particolare sul sottoscritto.
Le rispondo senza vergogna né orgoglio, dopotutto i professori hanno manipolato il risultato finale secondo la loro personale, e sbagliata, opinione sul sottoscritto.
Dopo qualche scambio di opinioni sulle interrogazioni a sorpresa, veniamo riportati all'ordine da un grido perfino più fastidioso di quei ricordi.
«Chiara, ci sei? Stiamo aspettando te per andare avanti, molla lo sbarbatello!»
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Agata [Completa]
General Fiction[Vincitore Wattys 2017] Alessandro, cinico diciannovenne, incontra una ragazza curiosa che lo spinge a dubitare del suo talento più nascosto: poter controllare i sogni. Sono sicuro che anche tu, che stai leggendo, hai sperimentato un sogno lucido al...