Warrior League

Capitolo 58 Il risveglio del Ragnarock

Tutti erano ancora increduli che Ryuu fosse morto in quel modo. Alcuni avevano qualche speranza che Ryuu fosse sopravvissuto, ma ormai le possibilità erano del zero per cento. Improvvisamente si vide aprirsi un varco, da lì usci un uomo con addosso un'armatura. All'inizio pensarono fosse Hajime perciò si prepararono in guardia.

Tuttavia guardandolo meglio in volto capirono che era Ryuu. Tuttavia era diverso dal normale, la sua spada era diversa. Inoltre una parte dei capelli erano di colore giallo. Quella parte si trovava nella parte sinistra, sopra il clock eye. Stava emanando un'aura devastante e pressoché oscura. L'armatura che Ryuu indossava era diversa dal normale. Era tutta grigia, tranne sul petto dove si trovavano delle croci luminose. Inoltre dietro non aveva le solite ali, ma una mezzaluna mettallica.

- Ryuu allora sei ancora vivo – disse Elir asciugandosi le lacrime. In braccio aveva ancora la piccola Maya, che per tutto il tempo aveva protetto. Ryuu si girò verso Elir con uno sguardo malvagio, come se non sapesse chi fosse. Ryuu fece uno scatto verso di lei e stava per lanciare un potente fendente contro l'amata.

- Attenta Elir – urlò Takeo mettendosi in mezzo e bloccando la spada di Ryuu. Elir si allontanò, approfittando delle difese di Takeo. La spada di Ryuu era nettamente in vantaggio su quella di Takeo, che schiacciato a terra dall'enorme potenza. – Ragazzi venite ad aiutarmi, dobbiamo riuscire a calmare Ryuu – ordinò agli altri.

Masaru si trasformò nella sua forma Sengoku di Oda e sfoderò la sua potente katana. Attaccò Ryuu con un fendente potentissimo, tuttavia venne bloccato senza alcuno sforzo. In quel momento la potenza di Ryuu era superiore a qualunque umano sul pianeta. Il suo livello di potenza era salito così tanto che nessuno era in grado di tenergli testa.

- Wraaaa! – urlò Ryuu andando all'attacco dei suoi amici. Ryuu attaccò con la sua spada rilasciando dei fasci di luce nera. Il primo a farsi avanti per combattere contro Ryuu fu Kuro, il quale era fiducioso nell'amico e avrebbe combattuto per riportarlo indietro. Nessuno sapeva cosa fosse successo a Ryuu, tuttavia avrebbero fatto di tutto per farlo tornare come prima.

- Torna in te Ryuu. Amaterasu – delle fiamme dorate si sprigionarono dal God Eye di Kuro. Le fiamme circondarono Ryuu senza lasciarlo respirare. – Alla massima forza! Tecnica suprema del Dio demone, Thousand Sacred Flames of Gods – l'occhio di Kuro si era evoluto rivelando una nuova forza. La potenza delle fiamme che circondavano Ryu aumentarono la loro potenza. Si crearono esplosioni a catena che distrussero il paesaggio circostante. Kuro si stava impegnando molto per riportare alla normalità l'amico, infatti stava scatenando tutta la sua potenza.

Mentre il tutto sembrava funzionare, le fiamme si spensero improvvisamente. Un fascio di luce le aveva dissolte in pochi secondi. Ryuu riapparve dal fuoco senza aver subito il minimo danno e si lanciò contro Kuro. Era pronto a sferrare un potente fendente tuttavia il suo colpo venne bloccato da una barriera di luce.

Un uomo si stava avvicinando, era il master di Warrior League Akio Tominozke. Oltre ad essere il master, era anche un potentissimo guerriero del Regno di Zerathia.

- È ora che ti calmi un po Ryuu – nonostante le parole del master, Ryuu cambiò solo il suo obbiettivo senza fare il minimo accenno di ritorno. Si diresse all'attacco verso Akio con la sua potentissima spada. Nonostante la forza dell'attacco il master riuscì a bloccare la spada con una mano. Sul palmo della sua mano era presenta una croce divina (NDA: questa volta con croce, sta proprio il significato della croce cristiana. Quella di Gesù per intendersi meglio). Una forza divina respinse l'attacco di Ryuu facendolo barcollare all'indietro.

- A questo punto direi che non sei in grado di battermi. Se non ti controllerai non sarai mai in grado di battermi. God Pillar Sword – una spada gigante apparve dal cielo, andandosi a schiantare proprio su Ryuu. L'impatto fece rompere la sua armatura, distruggendola. Il sangue iniziò a fuoriuscire dal braccio di Ryuu. La forza oscura che stava dominando Ryuu risiedeva nel suo braccio, e ora che era stata epurata tutto era tornato normale.

- Vi ringrazio tutti per avermi risparmiato il lavoro di calmare questa bestia. Ora che finalmente il mio piano è completo, è ora di passare alla fase finale. L'estrazione del Ragnarock dal corpo di Ryuu – esclamò Hajime avvicinandosi Ryuu, disteso a terra inerme. Lo scontro lo aveva fatto svenire e perciò non aveva modo di fare nulla.

Kuro e gli altri erano sfiniti per la battaglia contro Ryuu e perciò non potevano fare altrimenti, se non lasciare le cose nelle mani del master.

- Sai che non ti permetterò mai di ottenere il Ragnarock, Hajime – disse Akio avvicinandosi ad Hajime, pronto a combattere.

- Come sempre devi mettermi i bastoni tra le ruote, Fratello. Eh sì che una volta eravamo uniti – disse Hajime con disappunto. Kuro e gli altri rimasero colpiti da ciò, come potevano essere fratelli, se provenivano da due ere diverse.

- Te l'ho già detto una volta, Hajime. Non permetterò mai che tu distrugga questo mondo. Ho già combattuto con te per questo. Anche se in passato ero uno dei tuoi pilastri, oggi sono una persona diversa. E sarò pronto a distruggerti una volta per tutte – rispose il master attivando la croce sulla sua mano. Dieci spade giganti iniziarono a piovere dal cielo.

- Dovresti sapere che non sei mai stato in grado, ne sarai mai in grado di battermi. – le spade si distrussero improvvisamente e Hajime affondò la spada contro il master. Liberò un fascio di luce nera che lo spinse contro il muro. Non aveva colpito punti vitali, tuttavia non riusciva più a muoversi. La spada che lo aveva trafitto gli aveva fatto uscire troppo sangue.

Ryuu riprese conoscenza e appena vide il master pieno di sangue si spaventò. Non capiva cos'era successo, ma vide Hajime davanti a sé che lo stava per trafiggere.

- Fratello ora assisterai tu stesso alla morte del tuo caro Ryuu. Quello che tu hai sempre considerato come un figlio – esclamò Hajime. Sembrava che tutto stesse per finire, ma prima che tutto finisse si sentì qualcun altro essere trafitto. Qualcuno si era messo in mezzo, aprendo gli occhi vide che c'era una ragazza che lo aveva protetto.