Warrior League

Capitolo 62 Il ritorno del guerriero più forte

L'uomo incappucciato si ergeva impavido davanti ai suoi avversari. Sembrava non conoscere nulla su cosa stesse accadendo nel mondo in quel periodo. Tuttavia sembrava essere molto forte.

- Liberator – l'uomo mise un dito sul punto di incontro da lama e elsa. Si formò un cerchio magico che divise in due parti la lama. Nello spazio fra le due parti si poteva vedere un raggio di luce che vi passava in mezzo. Risplendeva di un colore chiaro, all'incirca verso il giallo. La sua avanzata non si fermava e si stava dirigendo contro la squadra avversaria.

- Bene! Bene! Ora che avete finito di divertirvi, tocca a me sconfiggervi. In questo momento Maya esce di scena. Certo se a voi non dispiace – queste erano le parole dette da quell'uomo. La sua voce era molto incisiva ma sembrava più quella di un ragazzo che di un uomo adulto.

- Come osa, un verme come te attaccare il figlio del Dark Emperor! – il giovane in preda al panico si lanciò all'attacco seguito dai suoi compagni. – Dark Abyss, Concatenazione delle cento lame – dalla sua spada fuoriuscirono delle ramificazioni di colore nero. Erano tutte dirette verso il ragazzo incappucciato. Tuttavia, ogni singolo colpo che gli veniva inferto, finiva soltanto col essere respinto con estrema facilità. Il figlio del Dark Emperor continuò più e più volte ad andare a scegno, ma fino ad ora non era mai riuscito nemmeno a scalfire il suo avversario.

- Tutto qui, quello che sai fare. Se questa è tutta la forza che sai esprimere. Significa che la tua vittoria è solo una grandissima falsa! – la spada nelle mani del ragazzo si illuminò di luce, rilasciando un'aura potentissima. Con un balzo si trovò a pochi passi dalla squadra nemica e colpì tutti contemporaneamente con un singolo fendente. Una potente onda di luce investì tutti i cinque, scaraventandoli al lato opposto dell'arena. Erano tutti a terra e nessuno riuscì ad alzarsi, soltanto uno era riuscito a reggersi in piedi nonostante l'impatto.

- Io... io non posso perdere. Perché io sono Rukio, il Figlio del più potente guerriero sulla terra! – le sue urla si potevano sentire da tutti gli spalti. La sua rabbia stava prevalendo sui suoi pensieri e un'energia tremendamente oscura lo stava circondando.

- Può anche essere, ma... vedi il guerriero più forte del mondo sono io. Light-Link Saber Dragon – solo una scarica di luce si vide da quel piccolo scontro, e alla fine fu Rukio a cadere a terra. Improvvisamente, un'energia oscura apparve dall'immagine dell'uomo seduto sugli spalti.

- Devi avere un bel coraggio per fare ciò, Warrior League. Se volete posso scendere in campo io a sterminarvi tutti, patetici vermi! – queste erano le parole di cui tutti avevano paura, l'ascesa in campo del Dark Emperor. Anche dal centro dell'arena si potevano vedere i volti piangenti dei membri di Warrior League. Non potevano provare rancore soltanto per una rivolta di un loro compagno, anche perché in fondo al loro cuore provavano lo stesso sentimento.

- Va bene, scendi pure se vuoi. Ma non aspettarti un trattamento di favore. Io Ryuu Takezawa, guerriero più forte del mondo, sarò pronto a disintegrati se solo proverai a fare del male ai miei amici! – a quel punto il ragazzo lanciò in aria il mantello, e finalmente si vide il suo volto.

Tutto lo stadio era senza parole, anche se nessuno credeva a quello che aveva davanti. Persino il Dark Emperor si era messo a ridere davanti a quella visione. Tuttavia, c'era chi in fondo al proprio cuore credeva in lui e nelle sue parole. In particolare Maya, che dopo aver sentito tutto ciò si avvicinò al ragazzo piangendo.

- P-Padre... - Maya era felice di vederlo, non sapeva come, ma il suo volto era quello che aveva visto nella visione di prima. Sapeva che era lui, e perciò si lanciò alle sue braccia e si lasciò cadere in un caloroso abbraccio.

- Mi sei mancata tanto... Maya – sorrise Ryuu tenendo stretta la ragazza tra sé. – Bene! Allora sono sicuro che ora non sarai più in grado di venire a combattere contro Warrior League, Dark Emperor! – esclamò Ryuu voltando lo sguardo verso l'uomo seduto sul trono.

- Credi forse che possa credere alle parole di un ciarlatano, eh? Se fossi quel Ryuu a quest'ora avresti il potere dei Sei Draghi. Ma non è così! –

- Certo hai ragione, ma vedi i Sei Draghi sono passati al mio unico erede, nello stesso istante in cui sono scomparso! – a quelle parole il Dark Emperor, sorrise. Maya era l'unico erede di Ryuu, perciò se era lei ad averli in corpo significava che il potere del leggendario Ryuu era drasticamente diminuito. Perciò avrebbe preso due piccioni con una fava.

Il Dark Emperor sparì dal trono e si ritrovò al centro dell'arena. Aveva estratto una katana nera, una spada molto particolare e piena di energia oscura. Il suo passo si era lento, come se volesse assaporarsi lentamente il gusto della vittoria. In tutti questi anni era sempre stato alla ricerca di sfide che lo avrebbero portato alla supremazia su qualunque essere umano. Aveva ucciso centinaia di persone, chiunque ostacolasse il suo cammino oppure osava sfidarlo, finiva per essere ucciso dalla sua spada. Se esisteva una persona in grado di leggere nell'animo della spada, si potevano vedere le centinaia di anime imprigionatevi dentro. Non solo era una spada che aveva ucciso molte persone, ma aveva anche intrappolato le loro anime al suo interno. Come se avesse una volontà propria, indipendente dal suo sesso proprietario. In quel momento era come se davanti a Ryuu ci fosse un terribile demone assetato di sangue. Non si riusciva a capire se fosse un essere umano, oppure qualcosa di molto più superiore. Non restava che un modo per scoprirlo, combattere.

- Finalmente il potere del Ragnarock sarà mio! – urlò il Dark Emperor lanciandosi verso la ragazza. In quel momento i movimenti di Ryuu furono così veloci che nemmeno una persona era riuscita a vedere i suoi spostamenti. La sua spada si incrociò con quella dell'uomo e una potente onda d'urto respinse tutti i presenti.

- Nei tuoi sogni forse. Sarò io il tuo avversario, Dark Emperor! -

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