Warrior League

Capitolo 69 Un amore indissolubile

Era passato qualche giorno da quando Maya era riuscita a sconfiggere il Dark Emperor. Ora era venuto il momento dell'incoronazione del nuovo sovrano. Si trovavano al centro della stessa arena che giorni prima aveva ospitato il grande scontro. Per l'occasione sia Ryuu che Maya si erano vestiti in modo elegante. Anche tutti i rappresentanti di Warrior League lo erano, visto che d'ora in poi sarebbe stato un loro membro ad essere eletto nuovo sovrano.

Ryuu si portò avanti rispetto a tutti. Indossava un vestito bianco e oro, inoltre sopra vi era un mantello blu con delle striature d'oro. Inoltre il mantello portava il simbolo di un drago d'oro. A quanto pare per questa occasione Ryuu aveva fatto fare su misura dei vestiti a tutta la famiglia. Maya era vestita più o meno allo stesso modo del padre, soltanto che sulla testa portava una corona dorata.

- Buongiorno a tutti mio caro popolo. Mi presento sono Ryuu Takezawa, il leggendario guerriero. Dopo la sconfitta del Dark Emperor, ci serve un nuovo sovrano in grado di rialzare le redini di un impero distrutto. Ecco perché i Takezawa si prenderanno il potere. Quindi da ora noi diventeremo neutrali e non parteciperemo più ad eventi ufficiali. Quindi propongo mia figlia, Maya Takezawa come nuovo sovrano di Zerathia! – disse Ryuu al centro dell'arena. All'inizio il pubblico fu un po scettico alla cosa, ma alla fine cedette e diede corda alle parole di Ryuu, acclamando Maya come nuova imperatrice. Mentre gli altri acclamavano la ragazza, a lei vennero in mente le cose successe il giorno prima.

- Maya... - la chiamò una voce femminile. Voltandosi vide che era proprio Kaya.

- Kaya! – vedendola fu felice di vedere l'amica che le rivolgeva la parola. Aveva aspettato da tempo questo giorno, quindi la rendeva la donna più felice al mondo in quel momento.

-...Ecco scusa per ciò che ho fatto. Io ho rovinato la nostra amicizia per dei motivi stupidi. Ti ho ferita, quindi se c'è qualunque cosa che possa fare per farmi perdonare... farò qualunque cosa! – disse Kaya tenendosi il braccio sinistro.

- Non devi scusarti. Tranquilla, a me basta solo che noi ritorniamo ad essere buone amiche... - anche se non era questo che voleva dire, lo disse lo stesso. Aveva troppa paura di perdere Kaya nuovamente se avesse spinto i suoi sentimenti su di lei. Il suo corpo stava completamente tremando, era completamente nervosa.

- In realtà ho preso una decisione. Voglio ricambiare i tuoi sentimenti e stare con te per sempre. Per troppo tempo ti ho fatta soffrire, questo è il minimo che possa fare per te! – le rispose Kaya tenendole le mani. In questo momento lei cercava di portare avanti ciò che Maya desiderava.

- Kaya non serve, non devi sentirti obbligata... - mentre Maya cercava di fermare l'amica, lei si avvicina e la bacia appassionatamente. Per poi mostrare un bel sorriso, mentre Maya si ritrovò con le lacrime di gioia agli occhi.

Solo pensare a quei momenti la stava rendendo felice, infatti girandosi vedeva l'amata dietro di lei che le sorrideva. Anche questo le aveva dato il coraggio di andare avanti.

Improvvisamente però l'attenzione di tutti venne catturata dall'entrata dello stadio. Da lì proveniva una forza oscura da una potenza devastante.

- Tutti indietro e preparatevi a combattere!! – esclamò Ryuu estraendo la spada bianca. La forza oscura si stava sempre di più avvicinando, se il Dark Emperor emanava una malvagità altissima, questa qui superava quella di qualunque cattivo. Erano tutti in guardia, inoltre sia Masaru che Takeo si erano messi vicini a Ryuu.

- Come ai vecchi tempi Ryuu, siamo pronti a combattere al tuo fianco! – disse Takeo sorridendo. – In fondo mi devi ancora una rivincita! – pian piano la figura si avvicinò all'entrata dell'arena. Una figura con un mantello nero che copriva sia il suo volto che l'intero corpo si stava avvicinando ai presenti. La sua forza oscura stava annebbiando chiunque, quindi Ryuu si mise davanti a tutti andando in contro alla figura per combatterla.

La figura rispose con sorriso beffardo, estraendo dalla schiena una katana. Correndo verso Ryuu le spade dei due si incrociarono. Un fulmine colpì Ryuu in pieno facendolo indietreggiare.

- Non so chi tu sia, ma se hai attaccato oggi... ti pentirai della tua scelta! – disse Ryuu con un volto pieno di rabbia.

- Ma che stai dicendo! Non ci vediamo da anni Ryuu – la figura si tolse il mantello di dosso e si rivelò essere un ragazzo. A quel punto Ryuu scoppiò in lacrime abbassando la spada.

- K-kuro sei proprio tu? Sei vivo –

- Si sono io, ma non credere che mi tirerò indietro. Sono venuto qui con il solo scopo di sconfiggerti, Fratellone – disse Kuro attivando entrambi gli occhi. Sia il God Eye che il Demon Eye erano sviluppati al massimo.

- Mpf! Va bene Kuro, ma vedi non sarai in grado di battermi! – Ryuu passò alla fase offensiva andando in contro a Kuro con la sua spada bianca.

- Ma non farmi ridere Fratellone. Tu sei capace di fare di meglio!!! – con uno scatto veloce la spada di Kuro intercettò quella di Ryuu. Con una serie di fendenti ad alta velocità colpì Ryuu. Poi chiudendo l'occhio sinistro spalancò quello destro – Amaterasu! – delle fiamme dorate circondarono Ryuu per spazzarlo via in una esplosione ad elevata potenza.

- Sei migliorato vedo, Kuro! – disse Ryuu ansimando. La potenza tale era elevata da averlo stancato. Sospettava che se non avesse combattuto al massimo sarebbe soltanto perito. – Va bene combattiamo al massimo, ma senza passare sotto occhi indiscrete – spalancando il clock eye il tempo si fermò spostando i due su una dimensione parallela.

- Quindi qui possiamo combattere al massimo della potenza, Fratellone? – chiese Kuro sorridendo.

- Certamente! Solo ora mi sono reso conto che anche tu come me non sei in grado di sfruttare il massimo sulla Terra! – gli rispose Ryuu.

- Bene allora fammi vedere quanto sei migliorato da quando sei entrato nel Reame Celeste! – a quelle parole Ryuu non riuscii a dare un senso. Com'era possibile che Kuro fosse a conoscenza del Reame Celeste. Infondo era un mondo a cui un comune mortale era vietata la conoscenza. Se Ryuu ne avesse parlato a qualcuno sarebbe sicuramente morto, tuttavia il mistero si infittiva. Con questo aveva il timore che quello che aveva davanti non era il vero Kuro.