Capitolo 54 La vera storia di Warrior League

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Takeo continuò ad avvicinarsi sempre di più al suo avversario. La sua aura infuocata ardeva più che mai, questa volta era sicuro di vincere. Facendo un balzo si avvicinò al suo avversario.

- Astral Flame – urlò Takeo. Dal fendente della sua spada apparvero delle fiamme potentissime. Si era materializzato un leone di fuoco, che con una zampata, investì di fuoco il Pirata. Nonostante provò a dissolvere le fiamme venne colpito comunque. Quelle erano fiamme che neanche l'acqua poteva spegnere.

L'uomo venne lanciato a terra e subì molti danni da quell'attacco. Ma la rabbia di Takeo non accennava a fermarsi. Era già pronto a combattere di nuovo, quindi si lanciò nuovamente all'attacco. La potenza del fuoco era ancora più marcata di quella precedente e l'uomo fu bruciato vivo dopo un potente urlo di dolore. Takeo aveva vinto contro il suo avversario e si era ripreso la sua gloria.

Intanto vicino all'edificio di Warrior League...

Ormai Warrior League era stata distrutta. I suoi membri erano sparsi nella capitale, tuttavia al suo interno c'era ancora qualcuno.

- Kurumi ti prego rispondimi – urlò Hikaru in lacrime. Quando era avvenuta l'esplosione Kurumi era ancora all'interno della Lega. La sua amata non stava rispondendo, e se le fosse successo qualcosa lei non sarebbe stata più in grado di vivere. Per Hikaru, Kurumi, è la sua unica ragione di vita. Improvvisamente si sentirono spostarsi delle macerie. Da quel cumulo apparve una ragazza, era Kurumi. Appena la vide le saltò in contro abbracciandola. Era ancora in lacrime, ma era felice di sapere che stesse bene.

- Sono contenta che tu stia bene. Non so cosa avrei fatto se ti avessi persa – sorrise in lacrime Hikaru. Lei non rispose e si lasciò in quel meraviglioso abbraccio dell'amata.

- Ma che scena commovente. Chi si sarebbe aspettato che a Warrior League ci fossero delle lesbiche come voi – esclamò una voce. Le due si lasciarono voltandosi verso la voce che avevano appena sentito. Si stava avvicinando qualcuno, era una ragazza. Aveva dei lunghi capelli neri e dei magnifici occhi azzurri. Questo contrasto la rendeva ancora più bella di qualsiasi altra donna. Era rivestita di un'armatura nera come la pece.

- Warrior League è caduta veramente in basso, per aver permesso a gente come voi di entrare nella Lega. – disse la ragazza con disprezzo verso le due.

- Come ti permetti. Tu non hai il diritto di parlare di Warrior League in questo modo – rispose Hikaru arrabbiata.

- Invece ne ho diritto, e anche più di voi. Essendo stata il quinto master di Warrior League, sono ad un grado più alto del vostro. – esclamò la ragazza con uno sguardo altezzoso.

- Questo è impossibile, il quinto master era... - disse Hikaru.

- Yumi Takezawa. È così, io sono Yumi Takezawa il quinto master di Warrior League. – disse la ragazza ridendo.

- Questo non è possibile. Se fosse così dovresti avere più di trecento anni – disse Kurumi shockata.

- Quanto siete ridicole, e va bene vi racconterò il segreto che sta dietro al nostro piano. E come è possibile che noi Takezawa siamo vivi nonostante gli anni passati. Inoltre vi farà solo che bene conoscere la storia dietro Warrior League. – disse per poi cominciare a raccontare la storia.

- Come sapete Warrior League è nata cinquecento anni fa, dal suo fondatore Hajime Takezawa. Un tempo tutti temevano Warrior League, e non per niente era temuta come la Lega più forte di tutte. Questo primato fu tenuto per più di trecento anni, visto che il titolo di master si tramandava in famiglia. Tuttavia negli ultimi secoli, il potere dei Takewaza si era indebolito e da allora è iniziato il periodo di decadenza. Sfruttando questo periodo Hajime ha iniziato a raccogliere potere per tornare in vita. Vi chiederete come questo sia possibile? Hajime aveva pianificato la sua rinascita ancora prima di morire. Il segreto che nasconde Warrior League è il Ragnarock. Infatti nessuno lo sa, e col tempo si è andato a dimenticare. Ma nelle fondamenta di Warrior League è situato il cristallo del Ragnarock. Colui che porterà la rivoluzione nel mondo. E quando Hajime metterà le mani sul Ragnarock i Takezawa ritorneranno a dominare. – raccontò la ragazza. Alla fine del suo dialogo si mise a ridere per la gioia.

- Se è così, non importa. Allora saremo noi a fermarti. Combatteremo e difenderemo la nostra Lega – disse Hikaru con determinazione. Era pronta ad affrontare il suo avversario, e vincere era l'unica opzione disponibile.

- Ma non fatemi ridere. Neanche tra un milione di anni sareste in grado di battermi – la donna sfoderò la spada e si lanciò all'attacco delle due innamorate. Le due vennero colpite da una strana magia oscura. Hikaru era trattenuta a terra da essa, mentre Kurumi era libera. Tuttavia tutto ciò faceva parte del piano della donna.

- Sarà divertente vedere la tua faccia quando la donna che ami verrà uccisa davanti ai tuoi occhi – rise di gusto Yumi. Kurumi non fece nemmeno in tempo ad estrarre la spada che venne trafitta in pieno petto dalla spada di Yumi. Sputò del sangue dalla bocca e cadde a terra lasciando una grandissima pozza di sangue.

- Kurumi!!! – urlò Hikaru con le lacrime agli occhi. Riuscì a liberarsi dalla forza oscura e si diresse verso l'amata. Appoggiò il suo orecchio al petto cercando di ascoltare il battito cardiaco. Era molto lento ma si sentiva a pelo, era ancora viva ma in questo momento non c'era nessuno che la poteva curare. Dopo poco il cuore di Kurumi si fermò, e Hikaru non riuscì a trattenere le lacrime.

- Facciamo così, se riuscirai a battermi la riporterò in vita. Hai solamente un'ora di tempo, poi la mia magia di resurrezione non avrà effetto. Quindi cosa farai? – chiese la donna a Hikaru con uno sguardo soddisfatto. Hikaru aveva lo sguardo basso, era ancora in stato di shock per aver visto Kurumi morire davanti ai suoi occhi. La rabbia stava salendo, nella sua mente c'era una forza che stava prendendo il sopravvento.

Il suo aspetto cambiò drasticamente. I capelli divennero corti e bianchi come la neve. I suoi occhi divennero inespressivi, aveva uno sguardo che non diceva nulla. Il dolore che aveva provato tutto in un colpo, aveva cancellato ogni traccia di sentimento nel suo cuore.

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