Capitolo 64 Anni passati

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Ryuu stava guardando Hikaru dritta negli occhi. Stava aspettando che parlasse di quegli anni. Ma la cosa che lo preoccupava di più era Kuro. Lo considerava come un fratello, e per un momento aveva il timore che gli fosse successo qualcosa. Se il Dark Emperor avesse fatto qualcosa a Kuro, avrebbe usato tutto il suo potere per sterminarlo.

- Allora incomincio dall'inizio. Da quando sei scomparso il mondo è vissuto in pace, fino a quando dieci anni fa non è apparso il Dark Emperor... - Hikaru si fermò un attimo per prendere il respiro prima di continuare con il discorso. Sembrava esitare per via del tema, in fondo era normale. Saranno successe cose che in confronto, i fatti di Hajime non sono nulla.

- ...nell'aprile di dieci anni fa il Dark Emperor ha assassinato tutta la famiglia reale, compresa la ragazza di Kuro, Miyuki. Da quel giorno non abbiamo avuto più notizie di Kuro. Non sappiamo se sia morto o vivo, ma è scomparso totalmente e non ha più fatto ritorno a Warrior League... - finito di parlare negli occhi di Hikaru si potevano vedere le lacrime, il lucido di una tristezza che tutti i presenti avevano. Ryuu poteva sperare solo che Kuro stesse bene e nient'altro. Avere una forza ma non poter far nulla per salvare le persone che ami, è un terribile controsenso.

'Per anni mi sono allenato per diventare forte, ma se solo nello scontro con Hajime fossi stato più forte tutto questo non sarebbe successo.' Questi erano i pensieri che lo tormentavano.

- Comunque sia Ryuu. Per quale motivo sei tornato? – mi chiese Hikaru. Tutti sapevano che Ryuu era morto ma non sapevano nulla sulla sua missione. Non era qualcosa che voleva nascondere, e questo era il momento di dire tutto. La sua decisione era unica e non poteva essere fermata.

- Beh ecco... andrò dritto al punto. Sono qui per far diventare Maya la più forte, in modo che possa proteggere da sola la terra. – afferma Ryuu deciso.

- Cosa intendi dire? – si alzò in piedi Elir come in segno di protesta nei confronti della decisione di Ryuu.

- Maya ha ereditato i Sei Draghi. Quindi nei pochi mesi che ho dovrò portarla ad un livello tale da controllare i Sei Draghi e sconfiggere definitivamente il Dark Emperor. Quindi prenderò Maya e l'allenerò con il solo scopo di sconfiggere il Dark Emperor! – appena aveva finito di parlare Elir andò verso Ryuu cercando di dissuaderlo.

- Lo sai cosa ti è successo per aver usato il potere dei Sei Draghi, vuoi forse far fare la stessa fine a Maya? Che razza di mostro sei diventato – gli occhi di Elir erano pieni di lacrime, lo sguardo di Ryuu era basso ma teneva stretta la ragazza come se quello che avesse detto rispecchiava la realtà

- Va bene. Se è quello che desideri padre, io ti seguirò e adempirò al mio destino! – nonostante il rimprovero della madre Maya aveva preso la sua decisione. In fondo anche lei voleva diventare più forte, e questo per lei era soltanto un pretesto che l'avrebbe portata a superare persino la persona che più ammirava. Quando era piccola aveva sentito la storia di un certo Ryuu Takezawa, anche se allora non sapeva che fosse suo padre. Da quel giorno aveva nutrito una forte ammirazione per lui, e ogni giorno si era allenata per raggiungere quel livello. Ora aveva davanti a sé l'occasione che da anni aspettava, e per nessun motivo al mondo se la sarebbe fatta sfuggire.

- Allora è deciso. Questa sera partiremo Maya – detto questo Ryuu prende Elir e la porta in camera. Si ricordava perfettamente dove fosse, era come se il tempo si fosse fermato. I due si fissarono per molto, fino a che Ryuu non decise di raccontare la verità. Gli disse che ora viveva nel Reame Celeste e che in realtà il potere di Maya era molto più grande di quello che pensava. E che non gli sarebbe successo nulla, anzi sarebbe diventata più forte.

- Capisco, scusa se ho dubitato di te Amore – Elir alla fine credette alle parole di Ryuu e con un magnifico sorriso lo bacia. – Mi sei mancato tanto Ryuu –

Intanto in un luogo molto lontano...

Un uomo con un mantello nero e degli stracci addosso stava meditando in una sala vuota. Attorno a lui vi era il nulla, in questo momento era come vedere un mondo bianco. Il potere che stringeva dentro di sé era talmente enorme che se fosse uscito si sarebbe potuto sentire in tutto il mondo. I suoi capelli neri come le tenebre e i suoi occhi dello stesso colore dei capelli, lo facevano sembrava come il Dio dell'Oscurità. Dietro la sua schiena aveva una katana. Stava meditando ad occhi chiusi, seduto come se stesse concentrando attorno a sé la sua energia spirituale. Se uno lo avesse visto avrebbe pensato che fosse un pazzo, tuttavia questo rituale era necessario per incrementare la propria forza.

Improvvisamente l'uomo aprì gli occhi e contemporaneamente una folata di vento nero aveva ridipinto la stanza di colori scuri. Si alzò in piedi sfoderando un ghigno malvagio.

- Finalmente sei tornato Ryuu! –

Maya e Ryuu quindi si incamminarono e dopo aver salutato tutti partirono verso una destinazione ignota. Ci fu una parte del viaggio trascorsa in carrozza che li portò fuori città, in particolare all'inizio di una foresta. Quella era una strada alternativa che portava ai Monti Draconici. Era un sentiero che portava sui monti in settimane di camminata. Era perfetto per allenarsi sia spiritualmente che fisicamente. Questo era il primo passo per l'allenamento di Maya. La fatica e la difficoltà di questo percorso erano molte, e solo i più forti avrebbero resistito fino alla fine.

In passato Ryuu aveva fatto lo stesso allenamento, anche lui per settimane aveva camminato lungo questo sentiero e la sua forza era notevolmente aumentata grazie a ciò. Anche se l'allenamento che aveva in mente Maya doveva essere il più veloce possibile. Altrimenti se ne sarebbe dovuto andare prima che il mondo possa essere salvato.

- Ok Maya preparati. Ora il tuo allenamento ha inizio -

~ٺ!m

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