Capitolo 49 La guerra ha inizio

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Il volto del re si era sbianchito, era pallidissimo. La notizia lo aveva sconvolto. Inaspettatamente Hajime era già passato all'attacco. Anche Ryuu era scioccato, perciò doveva sbrigarsi ad arrivare a Zera, altrimenti non sarebbe riuscito a salvare i suoi amici e la persona che ama. Pensava ad Elir, lei era al centro delle sue preoccupazioni. Se fosse successo qualcosa a lei e sua figlia, non avrebbe mai perdonato chi gli avesse fatto del male.

Ryuu iniziò a pensare un metodo veloce per ritornare a Zera. Dopo vari tentativi vani, si ricordò di Overlord il Re dei Draghi. Non sapeva come fare per chiamarlo ma non si sarebbe arreso così presto. Improvvisamente gli venne un'idea, gli ultrasuoni dragonici. Degli urli silenziosi con cui i draghi richiamavano i suoi simili anche a centinaia di chilometri di distanza.

Ryuu prese respiro e si concentrò per attivare i suoi istinti di drago. Emise un urlo che nessuno riuscì a sentire e iniziò a sperare che arrivasse al suo obbiettivo.

'Mpf... a quanto pare all'umano serve aiuto. Sarà divertente.' pensò Overlord alzandosi in volo.

Ryuu sentì un come un fulmine attraversarlo. Il drago lo aveva sentito e si stava dirigendo dove si trovava lui.

- Mio sovrano, il nostro mezzo super-veloce sarà qui tra un giorno – disse Ryuu sorridendo leggermente.

- Molto bene, ci prepareremo per la partenza. Abbiamo poco tempo a disposizione – disse il Re contento, anche se ancora aveva lo sguardo basso.

Intanto a Zera, vicino all'edificio di Warrior League...

Un uomo circondato da un'aura oscura si stava avvicinando ai membri di Warrior League, già a terra per un precedente combattimento.

- Allora, parlate! Dove si trova Ryuu – chiese arrabbiato l'uomo. In poco tempo aveva sconfitto tutti i presenti, era veramente forte. I membri di Warrior League avevano troppa paura per parlare, perciò stettero in silenzio. Improvvisamente si avvicinò una donna all'uomo.

- Abbiamo scoperto dove si trova Ryuu. Mi dirigerò subito sul posto e lo porterò qui – disse la ragazza.

- Ottimo. Aspetto che tu ritorni, Edira – dopo aver detto questo la ragazza scomparve nell'ombra.

Il giorno dopo al castello...

Dal cielo cadde un drago che atterrò al centro della piazza. I soldati allarmati puntarono le lance contro il drago ma senza avere alcun effetto.

- Sei arrivato finalmente, Overlord – disse Ryuu avvicinandosi al drago. Il drago non era minimamente cambiato in cinque anni, e si ergeva fiero davanti a tutti gli esseri umani.

- Allora cosa vuoi per avermi chiamato in questo modo? – chiese il drago irritato del giorno di volo che aveva dovuto fare. Eppure mostrava un cenno di felicità nel rincontrare Ryuu.

- In nostro mondo è in pericolo. Per fare in modo di salvarlo mi serve che tu ci porti alla capitale – rispose Ryuu determinato.

- Mpf! Va bene. Ma vedi di vincere umano – disse mettendosi a ridere. La risata del drago riecheggiava in tutto il castello.

Mentre stavano per salire sul drago, all'improvviso apparve una ragazza che colpì Dron, Lazar e Ryuu scaraventandoli a terra. Era una ragazza molto bella. Aveva dei capelli biondi e dei magnifici occhi grigi. Tuttavia l'aura che emanava era veramente oscura. Ryuu sentì subito la somiglianza con quella di Hajime, perciò ricondusse la sua provenienza. La donna doveva essere lì per lui, a quanto pare Hajime aveva iniziato a muoversi.

- Ora tu verrai con me, Ryuu – disse la ragazza avvicinandosi a Ryuu. Dron e Lazar si misero in mezzo iniziando a bloccare la donna.

- Ryuu tu prosegui, qui ci penseremo io e Lazar – disse Dron invitando Ryuu a salire sul drago.

- Vedete di tornare vivi. – disse Ryuu proseguendo verso il drago. Anche il re lo seguì salendo anch'esso sul drago.

- Contaci – rispose Dron.

Il drago partì ad una velocità pazzesca. Sarebbero bastate poche ore per arrivare alla capitale. Era ora di combattere contro Hajime.

Alla capitale...

Hajime continuava a colpire i membri di Warrior League, tutto ad un tratto Kuro si alzò. Era stufo di vedere i suoi amici essere maltrattati così davanti a lui. Non importa se avrebbe rischiato la vita, era pronto a combattere contro Hajime con tutta la sua forza.

- Oh, abbiamo un coraggioso qui! – disse ironicamente Hajime cominciando a ridere. Il suo sguardo si era fatto più feroce e si diresse verso Kuro.

Ad una velocità incredibile Kuro sfoderò la spada pronto a difendersi. I suoi occhi si erano attivati entrambi e si prestò a intercettare l'attacco. Le due spade si incrociarono ma ad avere la meglio fu la spada di Hajime, che scaraventò a terra Kuro. Riuscì ad alzarsi in piedi e a contrattaccare con le fiamme.

- Amaterasu – sul corpo di Hajime si formarono delle fiamme d'oro. Non durarono molto prima di dissolversi dall'enorme potenza oscura sprigionata da Hajime.

Hajime cominciò a camminare verso Kuro, che continuò a sprigionare fiamme per rimandarlo indietro. Aveva paura di Hajime, ne era letteramente terrorizzato. Emanava un'aura così malvagia e sinistra che lo paralizzava lì sulla posizione. Il suo corpo non rispondeva più ai suoi comandi. Lo sguardo di Hajime aveva creato in lui paura e insicurezza. Nonostante avrebbe fatto di tutto per salvare Miyuki, non era riuscito a proteggerla. Era a terra ferita e a malapena si riusciva a rialzare. Nonostante la sua rabbia si era esternata cercando di uccidere il suo aggressore, ora era immobile davanti a lui che si avvicinava.

- Mi hai proprio stancato. Addio ragazzino – un fendente stava per colpire Kuro, ma improvvisamente il colpo venne deviato. Qualcuno aveva salvato Kuro. Tutta la zona era ricoperta di nebbia, quindi chi era il misterioso salvatore?

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