Capitolo 45 Il God Eye di Kuro

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So che questo è un time skip della madonna (5 anni in 6 capitoli), ma capitemi tutto ha il suo senso. Quindi senza ulteriori indugi continuiamo con la storia.

Sono passati due anni dal matrimonio di Ryuu ed Elir. Da allora sono successe molte cose, tra le quali la nascita di Maya Takezawa. Nacque nello stesso anno del matrimonio, nella stagione autunnale. Già dai primi passi si vedeva la sua vivacità. Non riusciva ancora a parlare, ma ogni tanto il suo sorriso bastava più di mille parole.

Oltre alla nascita di Maya, Warrior League è tornata ai vertici della classifica. Ormai erano due anni che vinceva nuovamente Ryuu. Stranamente, fino ad ora non era successo niente. Speriamo che questa pace continui per sempre.

- Ryuu andiamo è ora! Il Legion Sage sta per iniziare – lo chiamò una dolce voce femminile, era Elir. Era vestita con un completo rosso luccicante. Non poteva più partecipare ai tornei, ma a lei non importa, le bastava vedere Ryuu combattere per essere felice. Tra le sue braccia c'era Maya che sorrideva felice.

- Sure – rispose Ryuu in inglese. Era cresciuto di qualche centimetro in altezza, ma per il resto era rimasto uguale. La coppia prese la carrozza diretta verso lo stadio. Dopo qualche giorno arrivarono alla loro destinazione. Elir si diresse verso gli spalti. In questo momento si stavano svolgendo le finali del torneo. Il torneo era leggermente cambiato. Ora il campione non partecipava più al torneo, ma appariva solamente alla finale. Il vincitore del Legion Sage avrebbe dovuto sfidare il Campione per strappargli il titolo.

La finale attuale era nuovamente Kuro contro Takeo. Nei precedenti anni era stato sempre Takeo ad avere la meglio. Ma Kuro era diventato più potente. Si allenava tutti i giorni con Ryuu per migliorare le sue abilità.

- Sei diventato forte Kuro – disse Takeo leggermente ansimante. – Nine Tales Fire Assault – Takeo iniziò a correre verso il suo avversario sprigionando fiamme in ogni direzione. Kuro cercò di bloccare il tutto con la sua spada demoniaca. L'esito non fu positivo e Kuro venne scaraventato contro il muro.

- Io non mi arrenderò mai! Per cinque anni ho perso, ma ora le cose cambieranno. Oggi sarà il giorno in cui ti batterò. – Kuro venne circondato da un'aura misteriosa e potente. Il suo corpo stava sprigionando piccole saette in ogni direzione. L'armatura si dissolse rivelando un nuovo potere. Il suo occhio sinistro era diverso dal quello destro. Mentre nel suo occhio destro aveva il solito pentacolo, nel suo occhio sinistro era apparso un simbolo diverso. La forma apparsa nella sua pupilla era una stella ad otto punte. Brillava proprio come una stella ed emanava energia lucente, in netto contrasto con l'energia oscura del suo occhio destro.

La lama della sua spada si spezzò improvvisamente, la sua Kusanagi si stava nuovamente evolvendo. La spada venne riforgiata e la lama era bicolore. Metà era bianca e metà nera, al centro c'era una gemma dorata.

- ... - Takeo rimase senza parole, come Ryuu anche Kuro aveva un'aura divisa in due. Tuttavia, l'energia che emanava era di un livello superiore rispetto a quella di Ryuu.

- Ora combatterò alla mia massima forza! – urlò Kuro dirigendosi verso il suo avversario. – Sacred Demon Blade, Darklight – Kuro scagliò un potente fendente contro Takeo. Bloccò il colpo del suo avversario con la spada sopra la testa. Delle fiamme d'oro e delle fiamme nere apparvero subito dopo l'impatto, creando una potente esplosione. Takeo, senza volerlo, finì coinvolto completamente nell'esplosione senza avere possibilità di schivarla. Venne scaraventato a parecchi metri di distanza prima di riuscire a fermarsi. Riuscì ad ancorarsi al terreno per non indietreggiare oltre.

Improvvisamente sentì un enorme pressione circondarlo, vide l'occhio di Kuro che lo stava guardando. Era diverso da ciò che aveva provato le prime volte che aveva combattuto con lui. Era come se fosse una persona diversa, non era posseduto e di questo ne era sicuro. Solo che il suo comportamento era diverso dal solito.

- Concludiamo qui lo scontro! Tecnica delle fiamme divine, Amaterasu – al dilatarsi dell'occhio sinistro delle fiamme lucenti circondarono Takeo. In seguito Kuro agitò la spada, i movimenti erano stati così rapidi che nessuno capì cosa fosse successo. Ma dopo poco si riuscì a vedere il suo operato. Centinaia di fendenti si stavano ripercuotendo tra le fiamme. Continuavano a colpire Takeo senza lasciargli respiro. Tutti si aspettavano che sarebbe uscito senza alcun problema dalle fiamme. Visto che il fuoco era il suo elemento, erano sicuri che sarebbe riapparso.

Dopo circa trenta secondi dal lancio della magia si vide riapparvero Takeo dalle fiamme. Il pubblico tirò un urlo eccitato, il tifo per Takeo si era fatto sempre più incessante. Avrebbero assistito nuovamente al trionfo del loro beniamino. Tuttavia la situazione era diversa, da quella magia Takeo ne era uscito con ferite in tutto il corpo.

- Sei diventato veramente forte Kuro – Takeo sputò del sangue dalla bocca e dopo poco cadde a terra. Per un po di tempo il pubblico rimase in silenzio. Fino a poco prima Takeo era in piedi, sembrava pronto a conquistare la vittoria, ma era caduto a terra.

- E il vincitore è Kuro di Warrior League. Per la prima volta dopo sei anni è riuscito a raggiungere la vetta. Dopo le numerose sconfitte non si è mai arreso, e ciò gli ha permesso di arrivare fino a qui! Facciamo un grande applauso al nostro nuovo campione! – esclamò estasiato il presentatore. Alla fine il pubblico si mise ad applaudire e a nominare il nome del giovane. A quella visione Kuro cominciò a piangere. I suoi poteri si dissolverono, ma le lacrime non smisero di scendere dai suoi occhi.

Alla fine Takeo si riprese e si rialzò da terra e si diresse verso Kuro tenendosi la spalla sinistra.

- Complimenti Kuro, sei diventato fortissimo – sorrise Takeo stringendo la mano di Kuro.

- Grazie – rispose anche lui con un sorriso. Prese il braccio buono di Takeo e lo aiutò ad uscire dall'arena. Appena arrivato alla porta davanti a lui si trovava Ryuu. I due non si scambiarono parole, erano bastati gli sguardi per farsi capire.

'Ti aspetto nell'arena, Kuro'

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