Capitolo 14 Il principe stellare

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L'ultimo dei guerrieri leggendari era davanti a loro, tuttavia la sua missione era uccidere Yoshio. Era una ragazzo molto alto e bello. Portava un vestito bianco e un mantello blu come il mare. Aveva degli occhi verde chiaro e dei capelli biondi chiari come la luce.

Al suo fianco c'era un anziano signore, era il capo del villaggio o almeno questo si era capito. Dietro qualche metro si intravedeva una ragazza.

- Iris, non è possibile. Perché sei qui – domandò con il cuore che gli batteva forte e uno sguardo spaventato.

- Non ti meriti di parlare sporco assassino – si intromise il ragazzo. - Hai distrutto il cuore di questa fanciulla ora devi morire – il ragazzo si avventò contro Yoshio. Dopo aver rivisto Iris era inerme e non sfoderò la spada perché aveva paura di cosa avrebbe pensato di lui Iris.

- Accidenti, stupido – Ryuu si mise in mezzo bloccando la spada del ragazzo.

- Non intrometterti ragazzino – disse il ragazzo avvertendo Ryuu.

- Lui è un mio compagno e nessuno può ucciderli, fino a che non avrò raggiunto il mio obbiettivo. Chiunque si mette sulla mia strada deve morire. Phantom Narukami – passando le due dita sulla lama la spada si attivò rilasciando un enorme aura oscura.

- Come ho detto non intrometterti. Astralion – passò anche lui le due dita sulla lama e un simbolo a forma di stella apparve sull'elsa. Stava sprigionando un aura fortissima e attorno a lui si erano formate delle stelle in miniatura. - Non so chi tu sia ma sei in mezzo al mio obbiettivo. Il capo di questo villaggio mi ha offerto una ingente somma di denaro se ucciderò quel ragazzo laggiù – disse indicando Yoshio che era ancora in stato di shock.

- Quindi il principe Stellare è un mercenario – esclamò Ryuu ironicamente.

- Mpf se conosci il mio soprannome significa che conosci anche i guerrieri leggendari. Lo so che starei per uccidere un mio simile ma... non posso tollerare che qualcuno abbia fatto piangere una ragazza – disse il ragazzo.

- Non hai capito, persino lui si pente di ciò che ha fatto. Non voleva, non è riuscito a controllare il suo Potere – li spiegò Ryuu. - Ma ora basta parlare se hai voglia di combattere allora combattiamo. Edel Varmilion – le lame oscure avvolsero completamente il corpo del ragazzo. Che però dopo qualche secondo se ne libera completamente. Ormai Ryuu sapeva che sui guerrieri leggendari non aveva effetto ma era un suo metodo di valutazione per capire se erano forti o meno.

- Ora è il mio turno. Astral Disaster – le stelle alle sue spalle iniziarono a dirigersi verso Ryuu creando esplosioni a catena che distrussero parte della montagna. Ryuu era sparito nel bel mezzo delle esplosioni e non lo si riusciva a vedere. Ormai i Elir e Kuro ne erano abituati e perciò non ci fecero molto caso. In tutti i combattimenti che avevano visto non avevano lo avevano mai visto combattere seriamente.

- Sei forte lo ammetto ma non abbastanza per battermi – un fendente oscuro andò a colpire il ragazzo scagliandolo lontano. - Devi ancora crescere – Ryuu si avvicina con un aura oscura. Ad un certo punto l'anziano si intromette.

- Josephine... - lo guardò stupito.

- Ti stai sbagliando io so Ryuu Takezawa, forse è per quello che ci assomigliamo visto che è mia madre – a quelle parole l'anziano rimase stupito cadendo a terra. Davanti a lui c'era il figlio di Josephine.

- Come posso perdere io sono forte. Astral Blind – una luce accecante va a colpire Ryuu.

- La mia spada inghiotte la luce ora finiamola qui. Phantom Dragon – un drago spuntò dalla spada e scaraventò il ragazzo a metri di distanza fino a farlo sbattere contro la roccia.

Ryuu si avvicinò alla ragazza anche se l'anziano si mise in mezzo. - Lasciala stare non toccarla – Ryuu lo tranquillizzò dicendogli che le voleva solo parlare.

- Ascoltami Iris, riconcigliati con Yoshio è un bravo ragazzo. È dal giorno in cui l'hai abbandonato che rimpiange ancora quel giorno – le tocca la spalla e si volta andando verso il ragazzo.

- Avanti rialzati – li porge la mano.

- Mi hai sconfitto cosa vuoi ora – dice il ragazzo sconvolto per aver perso.

- Voglio che ti unisci alla mia squadra, sei l'ultimo che cercavo – disse ponendogli la mano.

- Va bene ho capito. Ho perso quindi combatterò per te – gli rispose – Mi chiamo Yuki, piacere – sorrise.

Intanto la ragazza si avvicinò a Yoshio seguendo il consiglio di Ryuu. Era già intenzionata da anni a parlare nuovamente con lui ma non sapeva dove fosse e solo ora lo aveva scoperto.

- Yoshio io... non so come scusarmi – esclamò la ragazza piangente.

- Iris... ti sbagli sono io che devo scusarmi con te per il dolore che ti ho causato. Ma ora volterò pagina, grazie ha Ryuu ho modo di rifarmi e combatterò nel Platinum Sage – gli disse.

- Io sarò lì a vederti... - lo abbraccia e gli da un tenero bacio in bocca. - Accettalo come segno di scusa – le sorride.

Dopo che i due si sono riconciliati Ryuu decise di far unire anche lei alla squadra. Gli aspettava un lungo viaggio. Per arrivare fino alla città dove si sarebbe svolto il torneo ci sarebbe voluto una settimana e mancavano solo otto giorni all'inizio del Platinum Sage.

- Sei sicura di andare con questi individui Iris – chiese l'anziano.

- Si – sorrise la ragazza. E si incamminarono verso la loro meta il Platinum Sage.

Mancava una settimana all'inizio del torneo, dovevano sbrigarsi o non avrebbero potuto parteciparvi. Iris e Yoshio passavano molto tempo attaccati come una coppia.

- Non voglio troppe cose sdolcinate – esclamò Ryuu rivolto ai due che si baciavano. - Se non la smettete vi uccido tutti e due – disse andando avanti insieme agli altri.

Ora che la squadra era fatta, la distruzione di Warrior League è vicina.

- Aspettatemi Warrior League – rise Ryuu pensando alla sua vittoria schiacciante contro la sua vecchia Lega.

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