~ In the land of gods and monsters, I was an angel, living in the garden of evil ~
Gods & Monsters - Lana Del ReyIl sole era appena sorto e i suoi raggi caldi scaldavano la morbida pelle del viso di Katherine, quando dopo pochi minuti la luce diventò talmente intesa da svegliarla. Aprii gli occhi lentamente, ancora intorpiditi dal sonno, e scostò una leggera ciocca di capelli neri dal viso. Aveva dormito bene. Si alzò dal letto e andò verso il bagno per sistemarsi.
Mentre si stava preparando ripensava ai suoi amici con un pizzico di malinconia: anche se oramai era rimasta sola da un pezzo, non si era ancora abituata del tutto a dover badare a se stessa... O almeno non così presto.
Era rimasta insieme a loro per un paio di mesi ed avevano instaurato un bel rapporto, erano diventati come una famiglia. Si dividevano i compiti e badavano gli uni agli altri, proprio come farebbe una famiglia; ma quella serenità durò poco poiché a causa di una piccola dimenticanza, un piccolo errore, i suoi amici morirono e Katherine fu costretta a scappare, lasciandosi tutto alle spalle.
Non le piaceva ripensare a quei momenti poiché sorgeva in lei un velo di tristezza. Tristezza che la rendeva vulnerabile e non poteva permetterselo, soprattutto ora che era sola... però talvolta era inevitabile.
I ricordi erano un pericolo quasi uguale a quello rappresentato dai vaganti.Finì di prepararsi e andò verso la porta della stanza da letto in cui aveva dormito. Aveva chiuso la porta a chiave per sicurezza, del resto quella era l'unica casa che aveva trovato e non sapeva se fosse sicura o meno. Scese fino al piano terra assicurandosi che non ci fosse in casa nessun'altro a parte lei, si diresse in cucina e preparò la colazione con le poche cose che le erano rimaste.
Dannazione, le provviste stanno finendo.
Kat si stava convincendo del fatto che presto avrebbe dovuto andare in cerca di cibo, se avesse voluto sopravvivere.
Decise di partire in cerca di provviste finché il sole era ancora alto nel cielo.
Sapeva perfettamente che le case più vicine si trovavano ad un paio di chilometri dalla casa in cui aveva dormito e che perciò avrebbe dovuto camminare parecchio. L'idea di incontrare dei vaganti non la spaventava, anche perché si era allenata molto quando era ancora con i suoi amici ad ucciderli senza farsi ferire. Era diventata piuttosto brava in quello.Dopo aver percorso una strada che le sembrava interminabile, scorse in lontananza un gruppo di case. Istintivamente, presa dall'euforia, cominciò a correre ma quando arrivò vicino alla prima casa rimase sorpresa di vedere che c'erano delle macchine posteggiate lì davanti, ma non erano abbandonate. C'erano infatti 4 o 5 uomini lì vicino che apparentemente cercavano qualcosa.
Probabilmente stanno cercando anche loro delle provviste... O magari un posto in cui stare.
Kat, in buona fede, stava per dirigersi verso di loro quando un urlo agghiacciante la paralizzò. Non aveva capito bene quale parola si nascondesse dietro a quell'urlo ma rimase talmente colpita dal terrore racchiuso in quella voce che cercò immediatamente un posto in cui nascondersi.
Poco dopo le urla ripresero, sempre più strazianti, fino a che un colpo di pistola riportò tutto al silenzio.Kat era paralizzata dalla paura. Non si aspettava una situazione del genere.
Cazzo! Cosa faccio adesso?
Stava tremando e non riusciva bene a vedere quello che realmente stava succedendo: dai rumori aveva capito poco, ma quel poco era bastato per convincerla del fatto che non fossero sicuramente persone amichevoli.
Si sentirono ancora delle urla, stavolta più nitidamente e Kat riuscì a captare che si trattava di un uomo ed una donna. Avrebbe voluto vedere quello che stava succedendo per poter dar loro una mano, così si scostò leggermente, facendo attenzione a non farsi notare, per avere una visione più chiara della situazione.Vide un uomo alto, dalla capigliatura scura, con una giacca nera di pelle ed un foulard rosso al collo che stava trascinando l'uomo che urlava fuori da una casa, seguito dalla donna che piangeva. Presto anche la donna venne afferrata e fatta salire su una macchina che partì in sgommata. L'uomo invece era rimasto lì, a terra, con il tipo dalla giacca in pelle e altri 2 uomini.
<Ohh mio caro, questo da te proprio non me lo aspettavo cazzo! Anzi, in realtà si, un po' me lo aspettavo perché in fondo sei uno senza palle... Ma ora dimmi... È stata una tua idea, oppure è stata sua? > disse all'uomo per terra.
<Vaffanculo! Non ti dico proprio un cazzo> gridò l'altro.
<Whoa. Devi esserti veramente bevuto il cervello per parlarmi in questo modo amico. Forse devo ricordarti chi è quello che comanda tra noi due...> disse afferrando la pistola con la quale aveva sparato poco prima e la appoggiò delicatamente sulla fronte dell'uomo a terra.
<Adesso dimmi, e lo voglio sapere subito cazzo, se è stata una tua idea oppure sua>
La domanda non ricevette una risposta. L'uomo a terra continuava a guardarlo con uno sguardo di sfida misto a furia, così l'altro oramai impaziente, sparò.
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Negan || Ita || The Walking Dead
FanfictionKatherine, una giovane ragazza rimasta sola, si imbatte in Negan e nei Salvatori. Cosa le succederà una volta appreso che Negan ha un debole per lei? Ranked #444 in FanFiction Ranked #1 in twd Ranked #1 in Negan