Capitolo 9 - Pensieri Scomodi

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Kat finalmente era da sola in camera. Era rimasta in piedi al centro della stanza e andò verso la porta che Negan aveva lasciato aperta per chiuderla. Nel farlo si era affacciata controllando se lui fosse ancora nei paraggi ma non c'era.

Wow. Non so che pensare. Prima si comporta da perfetto stronzo minacciando tutti e poi diventa gentile e mi riaccompagna in camera come se nulla fosse. Pensavo avesse un debole per me ma... Se così fosse stato avrebbe potuto "approfittarne" poco fa.

Si buttò nel letto a peso morto e ripensò a quello che era appena successo.

E poi se fosse interessato a me, chiaramente non avrebbe passato la notte con quella ragazza dal vestito elegante. Sembra tutto così confuso.

Scosse la testa tentando di scacciare quei pensieri e si mise a dormire.

Il mattino seguente venne svegliata dal rumore di qualcuno che bussava alla sua porta. Era la sveglia dei Salvatori.

Si alzò e andò in bagno per sistemarsi. Non aveva dormito granché bene: anzi, aveva dormito poco e male. Il sonno era stato tormentato dai pensieri di quello che era accaduto poche ore prima. Era come se fosse diventato un pensiero fisso.

Nella sua stanza invece, Negan, si era appena svegliato. Lui non aveva la sveglia dei Salvatori come tutti gli altri. Lui si svegliava quando voleva.
Si mise seduto nel letto e ripensò all'episodio della sera prima.

Kat. Avrà detto la verità? Mhh non saprei: arrossisce spesso e non mi guarda quasi mai negli occhi, ovviamente perché è imbarazzata. Però che con tutte le camere in cui poteva entrare, è finita proprio nella mia... Non mi torna. Devo piacerle almeno un po'. Questo spiegherebbe un paio di cose, compresa quella di poco fa. Cazzo. Se le piacessi veramente avrei fatto bingo: è così giovane e delicata...
Ma che cosa cazzo mi è preso ieri? Era lì, sotto di me, avrei potuto approfittarne e invece cosa ho fatto? L'ho riaccompagnata in camera. Che cretino che sono.

Negan era perplesso. Il fatto che Kat potesse essere attratta da lui lo lusingava e stava pensando se ne avesse dovuto approfittare o meno: del resto lei era una bella ragazza e giovane per giunta, però le mancava qualcosa.

Si alzò e andò a prepararsi, ripensando allo strano episodio di poche ore prima.

Avrà visto Sherry nel corridoio? Ah ma perché mi faccio tutte queste domande, è solo una ragazza come tante...

Negan non ci diede molto peso e si diresse verso l'armadio, cercando la sua solita t-shirt bianca da indossare sotto la giacca di pelle nera lucida che gli calzava perfettamente. La indossò e poi si mise a cercare i pantaloni che indossava di solito. Legò la cintura, prese il guanto nero che metteva nella mano destra per portare Lucille e poi si girò ad osservare la mazza da cui non si separava mai.

Il legno lucido rifletteva la luce ed il metallo lucente brillava sotto i raggi del sole che entrava dalla finestra. La mazza scintillante era sempre tirata a lucido e pulita accuratamente da Negan in persona: non la lasciava toccare quasi a nessuno e si rivolgeva a lei come se fosse una persona vera. La guardava e le parlava con dolcezza, il che rendeva tutto abbastanza malato e surreale. Chi parlerebbe ad una mazza da baseball? E soprattutto, in quel modo?

Dopo averla afferrata saldamente Negan l'aveva sollevata ed osservata in silenzio, contemplandola. Poi dopo aver sorriso, se la era appoggiata delicatamente sulla spalla, aveva afferrato la giacca nera ed era uscito dalla camera con fare sicuro.

Il suo look gli donava incredibilmente: i pantaloni leggermente larghi ne sottolineavano la magrezza, slanciando la sua figura, la giacca di pelle gli fasciava perfettamente le spalle larghe e gli anfibi neri gli conferivano un'aria più aggressiva. La sciarpa rossa che indossava ogni tanto invece era l'unico tocco di colore che si aggiungeva ai colori scuri che vestiva di solito.

Chiunque lo vedesse non poteva aver dubbi sul fatto che fosse un uomo estremamente sicuro di sé, autoritario e persino strafottente. Negan era tante cose, la maggior parte di quelle non erano positive, ma in fondo in lui c'era anche del buono. Non lasciava trasparire molte emozioni se non quelle che gli consentivano di mantenere la sua posizione ed il rispetto dei suoi uomini. Era freddo e spietato, ma anche gentile e premuroso. Era più complicato di quanto ci si potrebbe aspettare da un tipo del genere ed era abbastanza intelligente da essersi costruito un mito intorno al proprio nome che gli consentiva di vivere come un re. 
La sua più grande capacità forse era quella di manipolare le persone incutendo in loro il terrore allo stato puro: era capace di instillare la paura nelle persone solo guardandole, senza nemmeno aprir bocca. Le parole erano il colpo di grazia.

C'era molto da scoprire in lui, e Kat avrebbe avuto l'occasione di capirlo meglio con il passare del tempo.

Negan || Ita || The Walking DeadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora