Capitolo 52 - Il Piano Nel Piano

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Kat si era allontanata da Carl in fretta e furia prima che lui potesse indagare oltre, si era data una pacca sulla fronte ripensando a quello che le era quasi scappato e procedeva a grandi passi verso le scale che portavano in camera di Rick.

Una volta in camera si era seduta nel letto vicino a Rick che ancora assonnato, si stava svegliando lentamente.

<Rick?> chiese sottovoce la ragazza.

<Buongiorno Kat, dormito bene?> rispose l'uomo con voce roca e profonda, provocando un brivido lungo la schiena di Kat.

<Si, grazie. Ascolta, penso sia meglio che io torni a casa mia a preparare le ultime cose da portare qui per l'attacco... Così voi nel frattempo potete finire di organizzare tutto> spiegò sdraiandosi affianco a Rick ed appoggiandogli la testa sul petto.

<Si è una buona idea. Vuoi che venga con te ad aiutarti?> l'uomo domandò affettuoso alla ragazza.

<No grazie Rick. È gentile da parte tua offrirmi il tuo aiuto ma sarebbe egoista da parte mia accettare sapendo che ora come ora la tua gente ha bisogno di te più che mai> disse baciandolo affettuosamente.

<Come vuoi. Ma se avessi bisogno di aiuto, non esitare a chiamarmi, per te ci sarò sempre> e sigillò quella promessa appoggiando le labbra a quelle morbide della ragazza e stringendole la mano.

L'atmosfera dolce venne presto interrotta dal rumore vorticoso di passi che facevano scricchiolare il legno e che si dirigevano in camera di Rick a gran velocità.

Avendoci fatto caso, Kat si era alzata dal letto e Rick aveva fatto altrettanto.

La porta della camera si spalancò rivelando Carl con il fiatone che veniva ad informare il padre che i Salvatori erano alle porte del cancello.

<Che cosa?!> esclamarono Rick e Kat all'unisono.

<Non lo so papà: non sarebbero dovuti arrivare per almeno un paio di giorni ancora... ed invece adesso sono al cancello che aspettano te> spiegò agitato il ragazzo.

<Merda...> sussurrò Rick passandosi una mano sulla barba.

<Va bene, grazie Carl, ci penso io. Kat tu nasconditi, Carl vai a prendere Judith ed andate da Olivia> sentenziò l'uomo.

Mentre stavano uscendo dalla stanza, Kat prese Rick per il braccio e lo tirò facendolo voltare.

<Rick io... Non so come dirtelo ma... Dio ma perché è così difficile?> tentò di formulare Kat

<Hey, tranquilla, a me puoi dire tutto piccola> rispose Rick accarezzandole la guancia.

Piccola... Anche lui mi chiamava così.

Un brivido scese come una scosse ad alto voltaggio lungo la schiena della ragazza facendole venire i brividi.

<Rick io ho provato a dirtelo tante volte ma ho paura che tu non capisca... È una cosa più grande di me e non so come potrebbe incidere su quello che c'è tra noi... Avrei voluto essere sincera con te fin dall'inizio e non sai quanto mi dispiaccia non averlo potuto essere. Sei così dolce, gentile ed affettuoso che non mi sembra nemmeno di meritarti...>

<Non dire così Kat: sei una ragazza meravigliosa ed hai fatto così tanto per aiutarci che non potremo mai ringraziarti abbastanza. Non posso immaginare quello che provi ma so che sei una brava persona e che non faresti mai nulla per farci del male. Quello che c'è tra noi è una cosa speciale... E penso sia più forte di qualsiasi cosa ti stia turbando. Kat, io ti...>

<RICK!> Dwight gridò da sotto una finestra.

Kat stava immobile, con gli occhi lucidi e sgranati, incredula a quello che stava sentendo e provando. Rick le sorrise dolcemente, le diede un bacio sulle labbra e dopo averla guardata negli occhi, si era allontanato da lei per andare dai Salvatori.

<Ohh finalmente eccolo qua il nostro impavido leader di Alexandria. Buongiorno Rick, hai dormito bene?> sputò acido l'uomo dal volto mezzo sfigurato.

<Che cosa volete? Non sareste dovuti venire così presto> ribatté serio Rick.

<Beh sono cambiate un po' di cose ultimamente e quindi dobbiamo rivedere i nostri accordi: da adesso prenderemo 2/3 delle vostre cose invece della metà... Almeno finché non sistemeremo le cose al Santuario>

<Cosa? Assolutamente no! Non vi daremo nulla di più!> ringhió.

<Credo che tu non abbia capito bene: non siete voi che ci date le cose, siamo noi che ce le prendiamo. Punto e basta. Non si discute>

<Vaffanculo>

<Whoa, che linguaggio! Vediamo di non scaldarci sceriffo - ironizzò Dwight alzando le mani in segno di resa - non cerchiamo guai qui. Ora ecco quello che faremo: voi ci darete quello che avete, noi caricheremo la roba sui camion e poi torneremo tutti a casa. Semplice semplice>

Rick lo guardava con occhi colmi di rabbia: avrebbe voluto sparargli seduta stante, ma non era ancora il momento. Fece segno ai suoi di fare come avevano detto e di dargli la roba. Poi si avvicinò a Dwight e gli sussurrò alcune parole letali.

<Mi piacerebbe piantarti un proiettile in testa... Ma non è questo né il luogo né il momento. Ma stai tranquillo che la tua morte sarà per causa mia> ringhió Rick.

<Sempre che non ti uccida prima io> rispose tagliente Dwight.

Dopo essersi fissati in silenzio negli occhi per alcuni secondi, Rick gli voltò le spalle e si allontanò.

Nel frattempo Kat aveva lasciato una lettera per Rick in camera sua, sotto al suo cuscino, scritta in fretta e furia con una calligrafia appena leggibile.
Poi aveva approfittato della situazione per uscire da Alexandria senza essere vista e tornare a casa sua.

Non avrebbe preparato le ultime cose per l'attacco come aveva detto a Rick, era già tutto pronto da giorni, Kat voleva solo tornare a casa ed assicurarsi che Negan fosse ancora lì e fare in modo che ci rimanesse ancora un po'.

Arrivò a casa in fretta e furia e quando spalancò la porta entrò come un tornado gridando il nome del capo dei Salvatori. Ogni stanza in cui entrava e non lo trovava, era un passo in più verso il baratro: controllata tutta la casa Kat corse fuori a cercarlo nei dintorni ma di lui non c'era alcuna traccia.

Merda! Merda! Ma dove diavolo è finito?! Come fa un moribondo a sparire così dal nulla? E adesso cosa faccio? Lo vado a cercare? Magari se riesco a trovarlo in tempo posso ancora riportarlo qui... E se invece fosse già al Santuario... Beh potrei provare ad evitare lo scontro anche se è poco probabile oramai.

Kat prese alcune cose da casa e si diresse verso la porta pronta ad uscire di nuovo: avrebbe percorso la strada fino al Santuario sperando di trovarlo.

Cominciò a correre non curandosi del rumore che stava facendo ed un balzo dopo l'altro era presto giunta lontano da casa. Dopo aver corso per un bel pezzo il respiro cominciava a farsi pesante ed i muscoli stanchi ma Kat non poteva mollare ora e si spinse ancora avanti, fino a che non sentì un forte colpo sordo dietro la testa e cadde a terra priva di sensi.

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Buongiorno lettori!
Cosa pensate che Kat abbia scritto nella lettera per Rick? E cosa le succederà adesso?
Fatemelo sapere con un commento, lasciate una stellina e ci vediamo nel prossimo capitolo ❤

Negan || Ita || The Walking DeadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora