«Perché è così strano?»
«È molto freddo, distaccato e introverso. Stava sempre con noi ma pensavo ci odiasse. Te ne accorgerai subito da come ti guarderà.»
Cindy e Harry.
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«Louis ma quando arriva questo Hardin?» dice spazientita Eleanor. Louis si poggia una mano in faccia, stanco di doverla riprendere ancora sul nome.
«Harry.» ripeto io, cercando di non farle fare poi brutte figure dopo.
Ormai la pausa pranzo è quasi finita e né Harry né Liam si sono fatti vedere. Sbuccio annoiata la mia mela ma vengo distratta da un mormorio generale della mensa.
«Quello è un tipo strano?» sussurra Sophie e alzo gli occhi, cercando Liam e questo famoso Harry, aspettandomi un ragazzo bassino, con gli occhiali e pieno di brufoli. In realtà vedo il completo opposto. Le ragazze degli altri tavoli iniziano a fare sorrisetti verso di lui e complimenti, anche le cheerleaders si girano verso di lui interessate.
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Ma lui continua a camminare indifferente, masticando la sua gomma, non degnando nessuno di una sola parola ma parla solo Liam che è affianco a lui sorridente mentre indica il nostro tavolo. Mentre camminano Harry lancia qualche sguardo disinteressato a qualche ragazza che per poco non sviene e solo quando porta lo sguardo su di me capisco la reazione.
«Meno male che era brutto.» ammette Eleanor quasi shoccata da Harry.
«Ragazzi vi presento Harry, Harry questi sono i miei amici.» lo presenta Liam appena arrivano al tavolo, poi si siede affianco a Sophia. I ragazzi si salutano con una strana stretta di mano e noto di sfuggita i vari anelli alle sue dita, poi si presentalo tutte le ragazze.
«Sono Cindy.» dico infine, porgendogli la mano, stringe anche la mia come un gesto automatico guardandomi negli occhi, poi prende posto. Ora capisco bene la descrizione di Louis, strano: perché ha degli occhi magnetici, quando lo guardi è come se il mondo si fermasse, ti catturano e non ti lasciano via di scampo. Si siede difronte a me e mi sento quasi in colpa dato che lo sto fissando da troppo tempo, ma non riesco a spostare lo sguardo. Capelli marroni ricci, quasi sembrano messi a caso ma allo stesso tempo ordinati. Occhi verdi, molto delicati ma contemporaneamente aggressivi, famelici. Alto, imponente, ti sovrasta e ti domina come se appartenessi a lui, come una preda ai suoi ordini. Cerco di capire la sensazione di scombussolamento che sto provando in questo momento mai sentita prima alla vista di un ragazzo e mi do della ridicola da sola, sto reagendo come se non avessi mai visto un ragazzo. Cerco di calmarmi e controllarmi, riprendendo a sbucciare la mia mela.
«Vengo da Holmes Chapel, Cheshire.» dice Harry e tutto il mio autocontrollo va a puttane, quasi non mi taglio con il coltello.
«Cindy vuoi una mano?» domanda Niall di fianco a me e faccio un leggero cenno di no con la testa, non sentendomi in grado di parlare. Mi sento quasi bruciare il viso, dei brividi lungo la schiena e le mani come addormentate. Alzo di poco lo sguardo, per vedere cosa stanno facendo gli altri e sono tutti impegnati a mangiare o a parlare tra di loro, tranne Harry che ha lo sguardo puntato su di me. Abbasso velocemente lo sguardo, cercando di guardare qualcosa di interessante per calmarmi. La mia mela, la mia cara e amata mela. Se non la mangio diventerà nera e farò un enorme figura di merda, colossale se non altro.
«Tutto bene?» mi domanda questa volta una voce sconosciuta: Harry. Annuisco cercando di evitare il suo sguardo ma è impossibile. Mi fa un piccolo sorriso e quasi svengo: ha capito che mi fa un certo effetto.
