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Non siate lettori silenziosi, per piacere.

I pick you up?

I pick you up?

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6:20 am.

Sveglia- Lavati- Vestiti - Colazione - Scuola - Mangia - Studia - Dormi.

Ecco la mia routine da più di due settimane. I corsi avevano ripreso a pieno ritmo, così gli esami. Questo mese è stato un susseguirsi di eventi, che avevano lasciato me da sola.
Louis e Zayn premevano a concludere il ciclo degli esami per finire il collage, quindi venivano a mancare in ogni attività, portandosi fuori anche Ellie e Eleanor, così da lasciare attico nel gruppo me, Niall, Liam, Sophia e Harry.
Liam e Sophia sono partiti per un laboratorio esterno alla struttura del collage, lasciando me, Niall ed Harry.
Harry non si fa vedere dal giorno dopo che siamo tornati, lasciando me e Niall.
Niall esce con una ragazza, lasciandomi da sola.

Sfoglio le pagine di uno dei miei libri preferiti, Noi siamo infinito, ma la mia testa è completamente altrove. Tra le varie domande che affollano la mia testa una si ripresenta sempre più grande e persistente: dov'è Harry?
Cerco sempre di lasciarla perdere, poiché so di non poter avere la risposta, ma lei imperterrita torna a fare capolino nella mia testa.
Fortunatamente a distrarmi qualche volta è il gruppo su whatsapp, quello non mi abbandonerà mai, è sempre attivo.

Louis:
Sai che non possiamo scendere.

Ellie:
Siete noiosi.

Zayn:
Tacete, sto studiando.

Niall:
Se metto il silenzioso al gruppo sono maleducato, ma se voi interrompete ogni due secondi non siete maleducati?

Eleanor:
Niall cerca di fare le cose zozze e lo disturbiamo:(

Louis:
Sta sera è sabato e non si scende. Punto.

Zayn:
Tacete sto stUDIANDOOOOOOOOOOooooooo

Ellie:
Amore quindi non posso venire da te?

Zayn:
Porta una pizza almeno, sTo sTuDiAnDo.

Louis:
Chiudete questo gruppo, maledetti.

Niall:
Fate come Cindy, legge e non scrive!

Louis:
Anche Harry, ciao Harry!

Harry:
OiOi!

Cindy:
Buon sabato sera! Studiate!

Louis:
Ha ragione Cindy, studiamo. Ciao divertiteviiiii

Poso il cellulare sul bancone della cucina e controllo cosa posso fare per cena, ma avevo solo un sacco di schifezze. Preparo i popcorn nel microonde e li guardo mentre si formano. Il silenzio della mia casa è disturbato solamente dai popcorn e dalla televisione in sottofondo, un drama spagnolo. Sbuffo, rendendomi conto di annoiarmi veramente a morte e di non godermi più la solitudine come facevo prima. Appena sono pronti i popcorn mi siedo sul divano e continuo a guardare questa tremenda fiction spagnola che non avrà mai tregua, dato che se una cosa va bene altre dieci vanno storte.
Forse un po' come la mia vita, avevo creduto che con l'amicizia di Harry avrei potuto godere un pò delle cose che le persone della mia età fanno, quando in realtà faccio cose totalmente strane.

Harry's pov.

Continuo a dare pugni al sacco da boxe, scaricando ogni tensione e lo stress accumulato in questi mesi.

«Papà?» domanda Cindy confusa quando davanti a noi si presenta il mio patrigno.

Tra i tantissimi uomini che mia madre aveva tra cui scegliere, ha scelto il padre di Cindy. Sento i muscoli delle braccia tremare ogni volta che si scontrano contro il sacco da boxe, ma non mi rende ancora soddisfatto.

«Sei la mia tentazione più grande.»

Perché Cindy non mi ha detto niente di quella sera che ero ubriaco?
Perché non mi ha detto che ho cercato di baciarla?
Perché non mi ha detto che le ho detto delle cose?
Le domande sono numerose nella mia testa e non avendo nessuna risposta, sfogo le mie frustrazioni contro il sacco.
Frustrazione anche per non averla baciata, di non averle detto che quello che le avevo ammesso la sera precedente era vero.
Frustrato perché sin dal mattino successivo ricordavo cosa fosse successo la sera prima e avevo lasciato sfumare ogni occasione possibile.

«Signor Styles, mi scusi. Le ho preparato la cena.» mi interrompe Maria, la mia domestica.

«Quante volte devo ripeterti di chiamarmi Harry?» domando sfilando i guantoni e lei mantiene la testa alzata fissandomi, come se fossi niente davanti ai suoi occhi freddi. «Mio padre qui non c'è, puoi anche non ascoltarlo.»

Maria, più che la mia domestica è la mia babysitter.
La oltrepasso quasi con orrore, sembra un robot. Non l'ho mai vista sorridere, non ha mai fatto un commento, sapeva solo darmi ordini e ripetere 'tuo padre così vuole'. È la quinta domestica che cambio in soli tre mesi che vivo a Londra, dopo aver quasi fatto perdere tutte le aziende a mio padre, vuole avermi sotto il suo totale controllo.

«Non posso disobbedire al mio capo.» controbatte Maria, prendendo i piatti dalla cucina.

«Ma mi pare che sia io il tuo capo ora, no? Ti pago io, smettila di riferire tutto a mio padre.» dico sbuffando, iniziando a mangiare. «Mio padre poi, non lo è.»

«Spero che la cena sia di suo gradimento.» dice prima di lasciarmi da solo nella stanza. Sembra di essere nel 1600 quando parlo con quella donna.
Controllo nuovamente il gruppo su whatsapp, ma dopo il messaggio di Louis nessuno ha più scritto. Entro nuovamente nella chat di Cindy e controllo il messaggio che vorrei mandargli, ma poi chiudo di nuovo la chat.

Harry:
Ti va se ti passo a prendere?
(bozza)

Strange but Magnetic; Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora