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Non siate lettori silenziosi, per piacere.

Us.

Guardavo Harry mentre mangiava in silenzio, la situazione era abbastanza imbarazzante, soprattutto dopo il nostro momento intimo di poco fa

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Guardavo Harry mentre mangiava in silenzio, la situazione era abbastanza imbarazzante, soprattutto dopo il nostro momento intimo di poco fa. La televisione che si sentiva in sottofondo era quasi fastidiosa, trasmetteva il telegiornale e lui sembrava quasi interessato mentre la fissava e non mi degnava di uno sguardo.

«Sei silenziosa.» commenta Harry mentre taglia il pane, portando lo sguardo su di me alla fine del telegiornale.

«Harry, noi dobbiamo parlare.» ripeto e lui annuisce, aspettando in silenzio che io dicessi qualcosa. «Io me ne sono andata da lì e tu non hai detto nient-»

«Cosa dovevo dire? Cerco di farti capire che mi piaci da mesi, sinceramente non so che altro fare.» ammette alzando gli occhi al cielo.

«Cosa dobbiamo fare, allora?» domando curiosa incrociando le braccia al petto, stanca della situazione. «Insieme litighiamo sempre, lontani facciamo schifo.»

«Potresti iniziare con lo smettere di ignorarmi ed iniziare ad ignorare quel biondo che ti segue ovunque.» risponde alzando gli occhi al cielo. «E poi potremmo provare a stare insieme, senza dirlo a nessuno se ti fa più piacere.»

«Con gli altri quasi non ci parlo più.» sussurro alzando le spalle mentre guardo in basso per l'imbarazzo, ripensando solo alla sua frase che rimbombava nella mia mente: provare a stare insieme.

«Certo, ti sei isolata da tutti, stai solo con quel coso biondo.» ripete facendomi sorridere mentre lui sembra davvero convinto che mi interessi Cole. «Certo, ridi pure.»

«Sei per caso geloso?» domando alzandomi dal mio posto, lasciando perdere ogni mio pensiero per sedermi sulle sue gambe, facendolo sorprendere quasi quanto il mio io interiore.

«No, certo. Mi fa molto piacere che ci stai intorno. Non sapevo se ti piacessero i biondi.» commenta portando una mano sulla mia gamba e l'altra dietro la mia schiena per stringermi a lui.

«È il fascino degli occhi chiari.» commento spostando i capelli dalla sua fronte per guardare meglio i suoi meravigliosi occhi verdi.

«Ma lui non ha gli occhi marroni?» domanda curioso facendomi alzare le spalle disinteressata, nemmeno li ricordavo più.

«Li guardi più tu che io.» sussurro strofinando il naso contro il suo mentre si avvicina per baciarmi. «Allora proviamoci.»

«Davvero?» domanda sorpreso ed annuisco. Harry porta entrambe le mani sulle mie guance e mi bacia, lasciando incontrare le nostre lingue. Mi era mancato e non riuscivo a farne a meno, forse avrei sofferto oppure sarebbe stata la scelta migliore della mia vita, questo non lo sapevo e potevo scoprirlo solo vivendo ed affrontando questa situazione. «Dovremmo andare via per un paio di giorni, viverci l'inizio con calma.»

«Proprio perché dovremmo vivercele con calma non dovremmo andare in vacanza da soli, non credi?» domando curiosa e lui alza gli occhi al cielo, poi torna a baciarmi lasciando perdere il discorso per alcuni minuti.

«È il mio compleanno tra pochi giorni, dovrei festeggiarlo con mia madre e mia sorella.» mi informa appena mi lascia riprendere fiato ed io annuisco, arrendendomi ad ogni sua richiesta. Avevo perso così tanto la condizione del tempo che non mi ricordavo nemmeno il suo compleanno, ero pessima. «Andiamo a Miami?»

«Andiamo dove vuoi basta che faccia caldo, mi sono annoiata di questo freddo.» rispondo e lui ride portando subito una mano nei suoi jeans per prendere il cellulare. «Così sarà la nostra vita? Spendere i soldi in giro per il mondo?»

«Non ti piace?» domanda mentre scrive velocemente un messaggio a qualcuno, chiedendo di organizzare il suo viaggio per domani in mattinata tardi. «Sono felice di averti finalmente tra le mie braccia.» sussurra poi, lasciandomi senza parole.

«Sono sempre stata tra le tue braccia, ci siamo solo rincorsi un po'.» aggiungo e lui ride scuotendo la testa.

«Rincorsi un po'? Mi sento come se avessi fatto il giro del mondo a piedi, di corsa, in due giorni.» commenta ironicamente ed io mi lascio scappare una risata mentre gli accarezzo la guancia e affondo letteralmente il dito nelle sue fossette sulle guance che si creavano ogni volta anche con un semplice sorriso. «Che ne dici se andiamo sul letto?» domanda poi mentre mi bacia la guancia scendendo sul collo.

«Dovremmo sistemare la cucina, non credi?» domando guardando la tavola ancora da sparecchiare ma lui è totalmente contrariato da ciò che ho detto quindi fa finta di non aver sentito prendendomi in braccio e portandomi nella camera da letto, con le coperte ancora sfatte per prima. «Non ti sei stancato già per prima?»

«Infatti sei tu che pensi male, io voglio solo dormire.» risponde Harry dopo avermi steso sul letto. Lui prima di raggiungermi si sfila la maglia che decido di recuperare velocemente per dormire comodamente, senza i jeans che mi fasciavano le gambe. «Sono felice, mi sento strano.»

«In che senso?» domando sporgendomi verso di lui nel buio totale della stanza. Con l'orecchio poggiato sul suo petto potevo sentire il battito del suo cuore che era rilassato, come sempre.

«Mi sento bene, sono calmo, è una bella sensazione no?» domanda ironico ed annuisco, lasciandogli un bacio sulle labbra prima di chiudere gli occhi. «Credo proprio che ci meritiamo questa tranquillità.» sussurra poco prima che mi addormentassi, lasciandomi con il sorriso. Forse aveva proprio ragione.

Strange but Magnetic; Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora