Non siate lettori silenziosi, per piacere.
In questo capitolo ci sono descrizioni forti, se non siete interessati passate oltre.
I wanna do that.
Harry's pov.
Mandai a fanculo la cena, la torta, le candeline e pure il ristorante quando Cindy ammise che indossava il baby-doll.
Cristo, il baby-doll. Non l'intimo, ma tutto il completo. Guidai velocemente tra le strade sperando di non ricevere nessuna multa, ma ci speravo ben poco dato che ero a 135km/h.Quando mi fermai fuori casa sperai che Gemma avesse avuto il buon senso di andarsene a fanculo questa sera e di potermi godere Cindy in ogni fottuto angolo e superficie della casa. Sulla porta di casa, trovai un post-it che mi confermava ciò che avevo pensato, Gemma aveva deciso di uscire. Cindy mi seguiva silenziosa e forse ero io a correre troppo così cercai di pensare alle pecore dentro un bosco, e mi poggiai al muro vicino la cucina. Mi guardò inizialmente confusa, poi iniziò a sfilarsi i tacchi e fece scendere la cerniera del vestito.
«Andiamo?» domandò completamente rossa in viso mentre mi dava le spalle, così da farmi intravedere il suo completo bianco in pizzo. La presi per il braccio velocemente e la portai nella mia camera, chiudendo a chiave la porta. Non saremmo usciti da lì molto presto. Le sue mani tremavano mentre mi sbottonavano lentamente la camicia e per la prima volta nella mia vita capii quando i miei amici dicevano che l'eccitazione a volte arriva alla testa e non al cazzo. Mi stesi accanto a lei e la tirai su di me, perché iniziai a vedere quasi sfocato quando le tolsi il vestito. Era una visione e non potevo non godermela. Mi sfilò lentamente la camicia e guardò la mia espressione confusa. «C'è qualcosa che non va?» domandò ed annuii. La sua faccia era preoccupata e me la sarei scopata ancora di più ora che pensava di non essere abbastanza.
«Voglio avere la completa visione di te su di me, con questo dannato coso. Fai quello che vuoi, io mi godo la vista.» dissi facendole l'occhiolino e lei rise, facendo tornare il rossore sulle sue guance. Si avvicinò a me baciandomi il collo e il petto, come io spesso facevo con lei e mi dovevo quasi congratulare con lei, imparava in fretta. Portai le mie mani sulla sua schiena e afferrai subito il gancio del reggiseno, ma non volevo già privarla di quella meraviglia. Feci scendere le mani fino al suo fondo schiena, trovandolo in gran parte scoperto. «Perché non ti alzi e mi fai vedere come ti sta?» domandai mentre mi lasciava i succhiotti sul collo. Sorrise e si alzò con i piedi sul letto. Portai la schiena contro la testata e la guardai mentre girava su se stessa. Era una dea, non c'erano altre definizioni. Presi la sua mano e la tirai di nuovo si di me, facendola cadere a cavalcioni.
«Voglio farlo.» sussurrò, tornando a baciarmi. Sorrisi, decidendo di prendere in mano la situazione. Era venuto il momento di far divertire anche lei. Dopo averle lasciato succhiotti per la maggior parte del corpo le sfilai tristemente il completino. «Ne indosserò tanti altri Harry, non preoccuparti.» disse mentre lo allontanava con i piedi.
«Lo spero.» sussurrai, prima di tornare a baciarla. Le mie mani scesero subito verso la sua intimità, sapevo cosa fare per farla stare bene, avevo imparato ben presto tutto il suo corpo. Fortunatamente eravamo soli, le sue urla riempivano l'intera casa e il mio nome rimbombava in tutte le stanze. Scesi a completare il mio lavoro con la bocca e le sue piccole e sottili mani si infilarono tra i miei capelli, facendomi capire che non mi avrebbe fatto allontanare finché non avrei completato tutto. Quando venne, mi leccai le dita e le labbra, poi tornai a dedicarmi a lei. Durante tutta la serata non sapevo se avevo più voglia io o lei, che continuava a stringermi e cercava di spogliarmi in tutti i modi.
Le sue mani graffiavano la mia schiena mentre ci dedicammo ad una lunga sessione di baci. Amavo le sue labbra contro le mie, sembravano essere perfette per me e non volevo mai allontanarmi. Mi strofinai contro di lei, adorando sentirla sussurrare il mio nome in continuazione. Sarebbe diventato quasi un ossessione, avrei sentito la sua voce per sempre. Contro ogni voglia mi dovetti allontanare, cercando nel mio fottuto portafoglio il preservativo. Dopo aver buttato tutto per aria, tornai su di lei che intanto mi guardava e rideva.
«Perché non me li togli?» domandai indicando i miei boxer e lei sospirò, facendo poi scendere lentamente le mani dalla mia schiena ai miei boxer. Solo quando li allontanai con i piedi mi resi conto che stavo trattenendo il respiro. Infilai velocemente il preservativo e portai la fronte contro la sua. «Sei sicura? Possiamo fermarci.» ammisi e sperai dicesse di no, la mia eccitazione era diventata troppo dolorosa per provvedere da solo, ma avrei rispettato ogni sua scelta. Lei annuii e si spinse verso di me. «Io non l'ho mai-» iniziai ma le parole mi morirono in bocca. «Non l'ho mai fatto con una ragazza vergine. Farò piano, lo giuro. Devi dirmelo se ti faccio male.» ammisi e lei annuì di nuovo, portando le mani dietro il mio collo.
Presi un profondo respiro per poi entrare finalmente in lei. La sentii trattenere il respiro e conficcare le unghia dentro la mia schiena. Portai una mano contro la testata del letto, così da non pressarli troppo con il mio peso. Come avevo immaginato in tutti questi mesi, era meraviglioso. Mi mossi quasi impercettibilmente e non capivo se il suo gemere fosse per il dolore o per il piacere.
«Muoviti, lentamente.» sussurrò quando capì che ero profondamente confuso e seguii i suoi ordini, muovendomi nel modo più lento che conoscessi. Dopo forse minuti mi fece segno di velocizzare e la accontentai. Riuscimmo ad arrivare ad una velocità abbastanza elevata e dovetti portare la testa nell'incavo del suo collo quando sentivo di essere vicino alla fine. «Vai più piano, non voglio finisca subito.» sussurrò di nuovo e sorrisi baciandole il collo. Ancora una volta, ovviamente, l'accontentai, e prolungai di molto l'arrivo dell'orgasmo. Non riuscii però a trattenermi quando porto la sua gamba stretta vicino al mio bacino. La sentivo completamente contro di me, le sue pareti si strinsero intorno a me e venimmo insieme.
Era esattamente il miglior compleanno della mia vita.
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Strange but Magnetic; Harry Styles
Fiksi Penggemar«Perché è così strano?» «È molto freddo, distaccato e introverso. Stava sempre con noi ma pensavo ci odiasse. Te ne accorgerai subito da come ti guarderà.» Cindy e Harry.