Non siate lettori silenziosi, per piacere.
I don't speak in this way.
«Harry?» domando confusa aprendo la porta per vederlo meglio. Dallo spioncino della porta avevo riconosciuto la sua inconfondibile figura slanciata ma avevo bisogno di conferme, per assicurarmi non fosse un semplice scherzo della mia mente malsana.
«Posso entrare?» mi domanda con la sua voce roca e mi rendo conto che è realmente lui, lì davanti la mia porta. La sua domanda non ha una mia risposta ma non si preoccupa realmente dato che entra spingendomi leggermente.
«Che ci fai qui?»
«Avevo capito che la tua storiella da famiglia felice non era vera e dato che sono solo anche io, ti faccio compagnia.» mi spiega semplicemente. Continuo a guardarlo confusa e chiudo la porta a chiave.
«In che senso?» domando guardandolo mentre si muove senza imbarazzo nella mia cucina, posando delle buste sul tavolo, poi si sfila il cappotto sistemandolo sulla sedia.
«Ho portato un po' di mangiare, ci deprimeremo insieme almeno.» continua prendendo le cose dalle buste. «Pizza, graffette, varie cose con la nutella, caramelle.»
«È Natale, non l'ingrasso.» lo blocco ridendo e alza lo sguardo verso di me sorridendo.
«Il cibo mi rende felice, a te no?» domanda sistemando le cose sul tavolo.
«Si, un po' si.» rispondo prendendo la tovaglia e le posate.
«Ma dove vai? Andiamo sul divano!» urla portando i cartoni in salone. Rido posando di nuovo tutto e mi siedo sul divano affianco a lui.
«Che ne sai che è falso quello che ho raccontato?»
«Non ti ho mai sentita parlare dei tuoi genitori, non ti hanno mai chiamata, non hai nemmeno una loro foto per tutta la casa.» mi spiega aprendo il cartone di pizza. «Se non la mangi si fredda.»
«Tu invece come mai non lo passi con i tuoi?» gli chiedo dopo essermi ripresa dai miei pensieri.
«Mia mamma e mia sorella vorrebbero, ma sono molto impegnate con il lavoro, verranno a trovarmi a febbraio.» mi risponde semplicemente accendendo la televisione.
«Come mai proprio febbraio?» gli chiedo ancora. Questo ragazzo mi sorprende giorno per giorno, non pensavo mi avesse mai notato ed invece è qui sul mio divano mentre mangiamo schifezze e parliamo come se fossimo amici da sempre. È strano, molto, lo noti subito quando ti guarda, come se volesse leggerti dentro, scavare affondo nei tuoi sentimenti e prevedere le tue mosse, ma sono troppo curiosa di sapere cosa nasconde, perché è qui con me?
«Il primo febbraio è il mio compleanno.» risponde portando di nuovo i suoi occhi verdi su di me, gelandomi sul posto. Sorrido e annuisco semplicemente, cercando di rilassarmi.
«Quanti anni hai?»
«Ho 23 anni, tu?»
«23 anni? Sembri molto più grande.» affermo sorpresa e lui ride leggermente. «Ne ho 20, comunque.»
«Me lo dicono tutti.» ammette. «Tu invece sembri più piccola.»
«Me lo dicono tutti.» ripeto cercando di imitarlo con la voce bassa e muovendo le mani.
«Non parlo così!» dice lanciandomi il cuscino e scoppio a ridere, iniziando una battaglia di cuscini.
Trascorriamo la serata così, tra battute e risate e mi rendo conto di non essere mai stata così bene con un ragazzo.
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Strange but Magnetic; Harry Styles
Fanfic«Perché è così strano?» «È molto freddo, distaccato e introverso. Stava sempre con noi ma pensavo ci odiasse. Te ne accorgerai subito da come ti guarderà.» Cindy e Harry.