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Non siate lettori silenziosi, per piacere.

Give me my bra!

Chiusi l'armadietto con la mano, sbattendolo frustrata

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Chiusi l'armadietto con la mano, sbattendolo frustrata. A volte mi domandavo cosa ci volesse ad avvisarmi che il prof mancava. Era tanto difficile? E pure non mi pareva complicato. Le prime due ore erano di buca e io non avevo nessuno con cui trascorrerle, così mentre camminavo nel giardino della scuola, mi venne in mente di chiamare Gemma.

«Tesoro!» rispose subito con la sua solita voce squillante e sorrisi quando sapevo che era davvero contenta di sentirmi.

«Gemma, come stai?» domando mentre prendo posto sotto il solito albero, dove passavo sempre le giornate o le ore buca.

«Sto bene, sto lavorando a nuovo vestiti e mi piacerebbe molto farteli vedere quando sono finiti.»

«Sarei onorata di vedere i tuoi capolavori.» ammetto. Gemma era veramente brava a disegnare e soprattutto a creare vestiti.

«Ma non parliamo di me, parliamo di te! Come è andata su quell'aereo?» domanda curiosa e sento già l'imbarazzo crescere. «Ha visto l'intimo?» domanda e mi copro il viso per l'imbarazzo.

«Si.» sussurro e subito la sento urlare. «Gemma!» la riprendo mentre lei canta e la immagino ballare. «È stata l'ultima volta.» ammetto e lei sbuffa sonoramente.

«Certo, ci credo.» ripete e sorrido, sentendomi sicura di me. L'ha promesso Harry, è stata l'ultima volta.

Infilo le mani tra i suoi capelli, chiedendo di più. La sua lingua si muove esperta, sa dove puntare e gli sono grata di accontentare ogni mia richiesta. Le sue mani, come la prima volta, sono sul mio seno e non c'è niente di meglio di sentirlo contro di me. Arrivo di nuovo al mio limite e si alza di nuovo, stendendosi contro di me.

«Se tu non fossi vergine potrei darti molto di più di questo.» commenta di nuovo mentre poggia la testa sul mio petto. «Anche se stiamo già a tre in meno di due ore, non immagino il resto.» commenta semplicemente e mi copro il viso imbarazzata mentre torna su di me.
Era una droga.

«Mi stai ascoltando?» urla Gemma dall'altro capo del telefono e ritorno in me, cancellando i ricordi dalla mia testa.

«Si scusami, dimmi.»

«Ho detto, domani andate in vacanza per due settimane, che ne dite di venire in baita al mare con noi?» domanda contenta e sospiro presa alla sprovvista.

«Devo dirlo ad Harry, non lo so.» rispondo e lei sbuffa, immagino stia scuotendo la testa.

«Venite dai! Giuro che ti do tutti i miei completini così ti divertirai a far morire mio fratello.» urla e rido in risposta. Gemma è così diretta nelle sue cose.

«Mi presterai anche il costume che volevo io?» domando, curiosa di sapere fino a dove si sarebbe spinta.

«Si, poi ti compro pure una busta di preservativi perché non penso che Harry abbia tanto autocontrollo.» commenta e scoppiamo a ridere.

«Potrebbe non bastarcene una.» sussurro e Gemma continua a ridere.

«Ti ho convinto brutta pervertita! Vi aspetto domani sera!» dice e sento schioccare un bacio prima che attacchi il cellulare.

«Con chi parlavi?» domanda Harry sedendosi accanto a me. Resto sorpresa dal vederlo, ciò mi fa capire che la prima ora è passata. Sfortunatamente noto che ha capito che le maglie strette mi fanno un certo effetto, dato che oggi indossa una maglia nera molto stretta. Si scuote i capelli sfilando gli occhiali da sole per metterli. «Allora?»

«Con tua sorella.» ammetto e lui si gira confuso verso di me, poi spunta un sorrisetto tra le sue labbra e so che sta pensando a qualcosa di sporco.

«Gli hai detto che ho gradito il completino?» domanda curioso dopo essersi avvicinando al mio orecchio, così che potessi sentire solo io. Lo spingo leggermente e ciò lo fa ridere di più. «Lo prendo per un si.»

«Ci ha invitato alla baita al mare.» ammetto, lasciando perdere il suo commento e lui annuisce.

«Vuoi andare?» domanda curioso, portando la sua attenzione su di me. A volte resto sorpresa di quanta gente porti l'attenzione su Harry, e lui in realtà non si accorge di nulla, anzi ultimamente il suo unico interesse sono io. Non so come spiegare le sensazioni che provo quando mi è accanto, ma Gemma mi ha detto che sono molto simili a quelle dell'innamoramento. Anche da quello che leggo nei libri, sono sempre queste le idee che si hanno prima di essere convinti di essere innamorati. Forse non lo ammetto perché ho paura di quello che possa provare lui, non so cosa ci vede in me. Se una ragazza da conquistare per scopare e scaricare, o lo attraggo veramente. Sempre Gemma mi dice che Harry così preso non l'ha mai visto, ma vorrei avere conferme dal diretto interessato, che non me ne da.

«Tu mi vuoi portare?» domando come se fosse normale e lui rimase sorpreso dalla domanda, che lo spiazzò per pochi secondi.

«Ti porterei ovunque con me.» rispose poi e sorrisi, poggiando la testa sul suo petto. «Se non fossimo a scuola te lo dimostrerei.» disse come se fosse una cosa normale e sentii il sangue scorrere velocemente alle mie guance. «Ti imbarazzi perché sai benissimo cosa farei vero? Dove potrebbe stare la mia bocca, le mie mani.» sussurrò avvicinandosi al mio orecchio e stavo per sentirmi male, a salvarmi fu Zayn che si sedette disinteressato difronte a noi. «Non mi sfuggirai così, so che durante tutta la giornata ora penserai alla mia lingua.» terminò con un semplice bacio sul collo, facendomi anche sentire i suoi denti, come se volesse lasciarmi un succhiotto, ma non potesse dare spettacolo.

«Esami di merda.» sussurrò Zayn ma ero completamente assorta da Harry che dovetti portare la mano sulla sua gamba e stringerla quando la sua mano finì dietro la mia schiena.

«Che succede?» domandai a Zayn, sentendomi in colpa per non considerarlo, maledicendo la mani di Harry che intanto mi slacciarono silenziosamente il reggiseno. Trattenni il respiro quando, avvantaggiato dal fatto che non avessi le spalline, lo sfilo velocemente. Zayn intanto parlava e spiegava qualcosa da cui era tremendamente avvilito, ma mentirei se dicessi che lo stavo ascoltando. «Che fai?» sussurrai mentre lui lo infilò nella sua cartella posta sulle sue gambe.

«Se lo rivuoi seguimi.» disse semplicemente prima di alzarsi. «Zayn, supererai quest'esame come gli altri, non ti avvilire.» continuò, poi andò via.

Strange but Magnetic; Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora