34.

3.7K 151 2
                                    

Non siate lettori silenziosi, per piacere.

I brought this.

«Smettila!» sussurro di nuovo verso Harry mentre mi copro il viso, ma il suo cellulare resta fisso puntato verso il mio viso

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«Smettila!» sussurro di nuovo verso Harry mentre mi copro il viso, ma il suo cellulare resta fisso puntato verso il mio viso.

«Fatti fare una foto.» dice cercando di trattenersi dal ridere. La gente intorno a noi ci guardava come se fossimo due pazzi in un ristorante di lusso al centro Midtown Manhattan. Quando siamo entrati probabilmente pensavano che non saremmo riusciti nemmeno a pagare quello che avremmo mangiato e forse avevamo anche sbagliato a salire 20 piani, quando poi Harry ha detto il suo cognome tutti lo hanno salutato, poi gli occhi curiosi si sono spostati su di me, che cercavo di nascondermi dietro la figura di Harry.

«Ci guardano tutti.» sussurro guardandomi intorno, ma Harry alza le spalle scattandomi altre foto.

«Pensali tutti nudi.» dice Harry ridendo mentre posa il cellulare. «Oppure pensa che ho più soldi di tutti loro e a breve comprerò il ristorante.»

«Comprerai questo ristorante?» domando curiosa. Non sapevo che Harry si occupasse d'affari, avevo capito invece che se ne stava nell'ombra aspettando di prendere prima o poi il suo posto.

«È un bel posto, non credi? È il ristorante più famoso sulla 5th Avenue e la 27th Street, mi piace.» risponde come se stesse comprando una calamita per un ricordo. «Poi è uno dei pochi settori che ci manca, quindi perché no.»

«Se ti occupi di aziende perché studi al campus?» domando ancora, volevo scoprire chi era il ragazzo seduto difronte a me.

«Tu segui psicologia e altri corsi a caso, io faccio solo corsi a caso.» risponde semplicemente portando lo sguardo su di me. «In realtà seguo corsi di economia, ma anche letteratura mi piace.»

«Quindi concluderai i tuoi studi in economia? Perché non capisco che posto hai tu nell'azienda, dato che sei a Londra a studiare.»

«L'azienda è di mio nonno, io sono il successore a tutti gli effetti, quindi si concluderò con economia, ma mi piace anche variare.»

«Ma l'azienda è Styles, il cognome è il tuo.» sussurro, non riuscendo a capire come avesse il cognome del nonno.

«Ho il cognome di mia madre, non quello di mio padre. Non ho idea di chi sia e non voglio saperlo.» conclude con un tono distaccato, a spezzare il discorso è la cameriera.

«Signori, desiderate altro?» domanda guardando esclusivamente Harry. Vorrei schioccarle le dita davanti agli occhi e dirle che porta due piatti perché ci sono due persone, non perché Harry mangia molto, ma forse lei non lo ha capito.

«Io vorrei una New York cheesecake. Tu piccola?» domanda Harry, spostando lo sguardo su di me, facendolo spostare anche alla cameriera che finalmente si rende conto di me, ma poi torna subito su di Harry.

«Vorrei questo qui, s'mores?» domando curiosa, la foto sembrava allettante. La cameriera si avvicina a me e segna il nome della torta che indicavo.

«Certamente.» annuisce poi e cammina velocemente verso la cucina con i nostri ordini. La guardo muoverei e mi domando quanto sia scomodo camminare su quei tacchi a spillo e soprattutto perché farle indossare quelle trappole mortali.

«Torno subito.» sussurra Harry alzandosi dal tavolo, facendo ricadere di nuovo tutti gli occhi dei presenti in sala su di lui. Annuisco, aspettando che si allontani per vedere dove va, ma prima di andarsene porta la mano sotto il mio mento e mi stampa un bacio sulle labbra, poi segue i passi della cameriera e scompare dietro la porta dello staff. Abbasso la testa al tavolo, dove intanto la cameriera ha portato le torte e sospiro, cercando di riprendere possesso delle mie azioni. Alzo la mano che ancora trema sulla forchetta e sospiro di nuovo quando sento il brusio dei commenti delle persone. «È buono?» commenta Harry sedendosi difronte a me e tiro un sospiro di sollievo.

«Ancora devo assaggiarla.» rispondo prima di impugnare la forchetta per assaggiare il dolce.

«Spero di si perché sei nel primo ristorante Styles, tesoro.» aggiunge versandomi del vino.

«Festeggi?» domando ironica indicando il vino e lui annuisce alzando il bicchiere.

«Dovresti essere tu a festeggiare, questo locale è un regalo per te.» dice prima di spingere il bicchiere contro il mio, per poi prenderne un sorso.

«Per me? In che senso?» domando allarmata. Mi ha comprato un ristorante a New York?

«Hai dei gusti sicuramente migliori dei miei nel ammobiliare un locale e sicuramente anche nelle decisioni del menù, io ho scelto un dolce tipico e tu un dolce che non conoscevi, non ci vuole nessun corso di psicologia per capire che sai cosa può attirare la gente quindi mi fido di te, fallo tu.» mi spiega alzando di nuovo le spalle e rido, prendendo il mio bicchiere.

«Tu sei pazzo.» commento spingendo il mio bicchiere contro quello di Harry.

«Altrimenti sarebbe troppo noioso.» dice ridendo, poi torna a mangiare il suo dolce.

Strange but Magnetic; Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora