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Non siate lettori silenziosi, per piacere.

In questo capitolo ci sono descrizioni forti, se non siete interessati passate oltre.

Be quiet.

«Potrebbe vederci qualcuno

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«Potrebbe vederci qualcuno.» sussurrai semplicemente mentre le sue mani scesero verso i miei slip. La sentinella della ragione stava urlando e correndo nel mio cervello cercando di svegliarmi da questo stato, ma la mia dea interiore probabilmente la stava picchiando o preparando una camomilla e dei pop corn, perché non aveva alcuna intenzione di farmi fermare.

«Fanculo.» sussurrò Harry con voce roca e sentii una strana sensazione nel basso ventre che mi fece sospirare. «Come posso fermarmi?» domandò quasi come se si sentisse colpevole di non riuscirci. avrei tanto voluto rispondergli che non avevo alcuna intenzione di fermarlo, ma non sapevo come ammetterlo.

«Possiamo andare in camera tua.» sospirai dopo pochi secondi, quando mi accorsi che Harry veramente voleva fermarsi, ma la mia pelle aveva ancora bisogno del suo tocco. In movimenti velocissimi Harry mi strinse a se per uscire dalla piscina e mi strinsi a lui attaccando il mio petto al suo. La casa era ancora vuota e ringraziai chiunque ci fosse nei cieli per questo. Mentre andavano in camera sua guardavo le gocce sulle sue spalle, e ricambiai il suo favore, baciandogli il collo e la spalla su cuoi ero poggiata. Non durò molto, perché mi fece stendere velocemente sul letto e chiuse la porta a chiave, prima di tornare su di me. Riprese esattamente da dove si era fermato, la sua bocca e una mani sul mio seno e la mani libera che mi scioglieva il pezzo del costume di sotto. Non sapevo esattamente cosa stava per succedere, ma sapevo che non avremmo fatto sesso ora. Sentivo la sensazione del mio ventre crescere sempre di più e mi domandai se era questa la sensazione di cui tutti parlavano. Le mie domande trovarono pace quando finalmente le dita di Harry toccarono il punto dove ne avevo più bisogno. Mi ero sempre chiesta se delle dita potessero realmente calmare delle sensazioni così forti, ora era tutto spiegato.

«Se non abbassi la voce non ti garantisco di riuscire controllarmi.» sussurrò e mi resi subito conto che ero troppo rumorosa. Portai una mano sulla mia bocca, non riuscendo a stare zitta e sentii le guance prendere fuoco. La piccola risata di Harry non favorí l'imbarazzo, ma passò subito in secondo piano quando iniziò a muovere le dita lentamente. Inarcai la schiena mordendomi il labbro, ma non riuscii a trattenere molto, così decise di baciarmi cercando di tapparmi la bocca. Infilai la mano tra i suoi capelli stringendoli e tirandoli, mentre con l'altra stringevo le lenzuola. Non capivo se il piacere che provassi era dovuto al fatto che fosse la prima volta o perché lui fosse esperto, e quindi sapeva perfettamente cosa fare. Ben presto però le dita mi risultarono quasi insufficienti e volevo arrivare al limite più velocemente, ma lui nel farmi aspettare quasi ci godeva.

«Fai qualcosa.» sussurrai semplicemente e ride, mentre mi baciava il collo, poi iniziò a scendere lentamente sul mio corpo, lasciandomi una sia di baci fin quando le sue labbra presero il posto delle sue dita. Volevo quasi picchiarmi quando iniziai ad urlare il suo nome, ma sembrava soddisfarlo e non se ne preoccupò, anzi. Cercai di trattenermi il più possibile, ma era davvero complicato, le sue mani erano ovunque sul mio corpo e probabilmente avrei ripetuto questa scena milioni di volte nella mia testa. Sentii la sensazione crescere finché non urlai per l'ultima volta e suo nome e venni.

Sentivo il cuore battere in un modo troppo velocemente, avevo ancora gli occhi chiusi e quando li aprii mi pentii amaramente, perché trovai Harry a leccarsi le dita e le labbra, con i capelli completamente disordinati. Sorride leggermente quando mi trovò a guardarlo e si stese accanto a me. Non so per quanto tempo rimanemmo così, minuti o forse ore ma non mi importava, i miei muscoli si erano completamente rilassati e non avevano intenzione di muoversi.

Sospirai, facendo scorrere lo sguardo sul suo corpo e il suo costume era ormai troppo stretto. La testa mi pulsava e mi sentivo come se non stessi vivendo io la mia vita, come se non mi stessi muovendo io mentre mi misi a cavalcioni su di lui incrociavo e mi mossi contro il suo bacino. Harry alzò di scatto gli occhi verso di me e esprimevano piacere da tutte le parti. Le sue mani veloci erano sui miei fianchi e mi accompagnavano nei movimenti e questa volta a cercare di contenersi non ero io, ma lui. Sussurrava il mio nome leggermente, mentre teneva gli occhi ben fissi su di me. Continuai a seguire le sue istruzioni, come se fossi dominata dal suo sguardo, anche se ero io sopra di lui. La sensazione che mi aveva abbandonato era tornata a travolgermi anche più forte di prima e non vedevo l'ora di arrivare al limite insieme a lui. Le sue mani mi mossero più lentamente, come se gli piacesse sentire ogni parte di me contro di lui e lo vidi gettare la testa all'indietro quando lo feci più volte, sempre più piano.

«Fanculo.» sussurrava, alternato al mio nome e sorrisi, sentendomi potente. Afferrò la mia mano e la guidò nel suo costume, senza che la mia opposizione. «Ti prego fa qualcosa.» sussurrò e sorrisi. Volevo godermi la sua vista mentre si disperava e non mossi la mia mano, anzi la spostai, portando la sua sul mio seno. Iniziai a baciargli il collo lentamente e sembrava piacergli molto, ma allo stesso tempo mi pregava di portarlo al limite il più velocemente possibile. Solo quando sentii che stavo per raggiungere il massimo del piacere anche io, fermai i movimenti lenti sul suo bacino e infilai la mano nel suo costume, muovendola velocemente. Quando capí che era vicino al venire, spostò la mia mano e mi fece strusciare il mio bacino contro il suo, trasformando il suo costume in una spugna.

Strange but Magnetic; Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora