Non siate lettori silenziosi, per piacere.
Arriviamo a 35 stelline? ✨
Scusate gli errori, non vedo ancora benissimo ma avevo una voglia matta di scrivere. Se ci sono errori potete farmeli notare così correggo subito!💖A picture is worth 1000 words.
I giorni trascorrevano tra la voglia di rivedere Harry e la paura di vederlo tornare con un idea diversa da quella che mi aveva lasciato intendere dalla sua lettera. Spesso mi chiedevo cosa stava facendo, cosa stava pensando, se stava bene... chissà. Era così bravo a sparire che avevo paura di perderlo, anche se non era mio.
Il silenzio della biblioteca mi trasmetteva tanta tranquillità, i libri mi ascoltavano sempre, a differenza dei miei amici che non si erano nemmeno resi conto che stavo male. Posai il dito sui libri e cercai quello di storia, il professore ci aveva assegnato una ricerca sulla seconda guerra mondiale ed io non avevo un punto di partenza. Appena trovai quello che mi interessava cercai di tirarlo via, ma una mano dal lato opposto mi fermava.
«Questo libro mi serve.» sussurrai insistendo mentre sentivo una voce maschile dall'altro lato degli scaffali dire cose poco comprensibili e forse poco carine.
«Serve anche a me!» affermò il ragazzo lasciando il libro, per poi trovarmelo dopo pochi secondi davanti a me. «Ma io ti conosco!» continuò sorridendo e solo allora mi girai verso di lui, completamente disinteressata.
«Tu sei il cameriere del ristorante?» domandai confusa, cercando di collegare la sua figura in qualche posto. La sciarpa grigia gli donava molto perché faceva risaltare i suoi occhi chiari ed i capelli scombinati gli davano l'aria da cattivo ragazzo in contrasto con il viso dolce. Continuai a tenere il libro stretto tra le mie braccia, da bravo gentiluomo doveva lasciarlo prima a me e poi a lui.
«Piacere, Cody.» dice allungando la mano verso di me, così da poterla stringere e annuire, guardai poi i tavoli per studiare e ne era libero solo uno dietro di me, sperai di fargli capire che avevo una certa ansia e fretta. «A cosa ti serve la biografia di Hitler?» domanda indicando il libro tra le mie mani. «Non è sicuramente un bel libro, era un folle.»
«Devo fare una ricerca per un compito di storia, è per domani e ho realmente bisogno di questo libro.» rispondo, pregandolo quasi con lo sguardo di lasciarmi quel maledetto libro e soprattutto di lasciarmi da sola.
«Anche io ho lo stesso compito, penso che siamo nella stessa classe.» dice, annuendo quasi per convincersi.
«Non ti ho mai visto.» sussurro guardandomi intorno, la conversazione iniziava ad essere imbarazzante e scomoda. Dovevo ancora scrivere quel progetto per il professore di storia ed il tempo non era dalla mia parte.
«Non frequento, lavoro al ristorante.» spiega velocemente, poi fa un leggero cenno al tavolo dietro di me. «Che ne dici se studiamo insieme?» domanda lasciandomi completamente spiazzata.
«Non posso, domani devo consegnare urgentemente questo progetto che incide sulla maggior parte del voto finale.» rispondo cercando di non risultare antipatica. «Possiamo vederci nel fine settimana per un caffè.»
«Certo!» annuisce contento. «Allora ti lascio il libro, mi dai il tuo numero?» domanda cacciando il cellulare dalla sua tasca. Annuisco scrivendo velocemente il mio numero, poi mi dileguo velocemente salutandolo con la mano. Poso i libri sul tavolo e mi immergo completamente nelle mie letture, lasciando perdere i miei pensieri e soprattutto il mio cellulare, che in quest'ultimo periodo controllavo troppo spesso. Harry aveva creato un profilo Instagram e postava milioni di scatti dei suoi viaggi, questo mi aveva fatto capire il suo viaggio, da New York si era spostato per vari posti bellissimi, come Miami, Chicago, San Francisco, Los Angeles e posti migliori ancora. Ormai sono due giorni che non posta niente e questo non mi da tranquillità, forse sta tornando? Oppure è con un'altra ragazza?
Lasciai andare i pensieri e scrissi finalmente quella ricerca, senza nemmeno rileggerla perché ero stanca, stanca da morire e volevo solo tornare a casa, buttarmi sotto la doccia con l'acqua bollente e dormire, cosa che feci e appena toccai il materasso i miei occhi si chiusero istantaneamente, ma a farmeli riaprire fu il suono che avevo impostato per i nuovo post di Harry su Instagram.
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@harrystyles: hi tokyo🇯🇵Lascio un sospiro di sollievo, era ancora lontano da Londra ed era con un adorabile cane. Poso il cellulare sul comodino e sbuffo, rigirandomi nel letto più volte finché non mi convinco di accendere la tv e di trascorrere così il tempo. Controllo le chat su whatsapp e ormai nemmeno Gemma mi scrive più, il gruppo dei ragazzi era 'completamente immerso negli esami' ed io ero l'unica scema a stare da sola.
Forse però la fortuna stava girando dalla mia parte e nella mia vita era entrato Harry, come un tornado aveva smosso tutto e speravo solo che non rompesse tutto ma anzi, le aggiustasse. Questo mese lontani forse aveva fatto capite a me tante cose e non vedevo l'ora che tornava.
A disturbarmi fu la notifica di un messaggio da un numero sconosciuto, che aprii velocemente con la speranza che fosse Harry o Gemma, in realtà era Cody che mi informava che quello era il suo numero e mi indicava dove incontrarci sabato pomeriggio. Sbuffai alzando gli occhi al cielo e sistemai le coperte di nuovo per stendermi, ma ancora una volta il cellulare mi interruppe e pensai che forse era meglio spegnerlo, ma prima dovevo assolutamente controllare e mi lasciò senza parole.
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@harrystyles: call me when the party is over.
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Strange but Magnetic; Harry Styles
Fanfiction«Perché è così strano?» «È molto freddo, distaccato e introverso. Stava sempre con noi ma pensavo ci odiasse. Te ne accorgerai subito da come ti guarderà.» Cindy e Harry.