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Non siate lettori silenziosi, per piacere.

In questo capitolo ci sono descrizioni forti, se non siete interessati passate oltre.

Are you crazy?

Guardo Charlie mentre corre intorno alla piscina di casa Styles

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Guardo Charlie mentre corre intorno alla piscina di casa Styles. Gemma, durante la spesa, ha trovato un piccolo cagnolino indifeso e ha deciso di portarlo a casa. Dopo averlo lavato e portato dal veterinario, l'ha lasciato libero per casa.

Mi stendo di nuovo sul lettino, abbassando gli occhiali da sole sul naso. Mi avevano lasciato da sola con Harry a casa e mentre lui si dedicava alla palestra, io mi dedicavo al cagnolino e alla piscina. Mi sentivo quasi trasportata in un altro corpo, mi vedevo dall'esterno e sembravo una donna milionaria che si godeva i piaceri della vita, quando ero una semplice nerd che si stava adattando a ciò che un ragazzo gli mostrava. La piscina di casa Styles era enorme, e come Harry, ne avevano una interna ed uno esterna.
Anche se poi, così interna non era. Più mi guardavo intorno e più mi domandavo quanto fosse costato creare un enorme tetto di vetro trasparente per ricoprire questo pezzo di giardino. Era come se fossi in giardino, solo che ero in questa bolla di vetro ed era uno spettacolo surreale quello che si mostrava, dato che fuori c'era la tempesta, ma io intanto ero stesa sul lettino con gli occhiali da sole dovuti alle luci 'naturali' che illuminavano questo spazio, facendolo sembrare un meraviglioso giorno di sole.

Decisi di alzarmi e di concedermi una nuotata nella meravigliosa piscina riscaldata e mentre mi immergevo ripensavo ai milioni di libri letti, di quante storie d'amore avevo letto, soprattutto tra semplici ragazze e milionari. A volte erano considerate letture trash, e forse era vero, ma quando si ha bisogno di sognare ad occhi aperti erano per me, le migliori letture.

Quando mi poggiai al bordo piscina, mi resi conto che non ero più sola, ma mi aveva raggiunto Harry. «Buongiorno signorina.» disse semplicemente mentre scendeva le scale della piscina. Sorrisi, rimanendo poggiata al bordo della piscina. Iniziò a nuotare senza darmi fastidio e sorridi, socchiudendo gli occhi. Volevo godermi questi momenti di relax senza nessuno, prima di essere costretti a tornare alle nostre vite da perfetti studenti. A risvegliarmi dai miei pensieri è sempre lui, che mi abbraccia da dietro, portando il mento sulla mia spalla.

«Ti sei allenato?» domando, lasciando i miei occhi chiusi. Le sue mani si poggiano delicatamente sui miei fianchi e quasi mi riporta in mente la scena a casa sua, nella sua cucina.

«Ho scaricato un po' di tensione.» ammette, facendomi girare verso di lui. Poggio velocemente le mani sulle sue spalle, spalancano di gli occhi.

«Ma sei pazzo?» domando confusa mentre lui ride leggermente. A differenza mia, lui tocca perfettamente a terra, mentre io galleggio. Sbuffo, cercando di allontanarmi da lui e tornare alla ricerca della calma interiore, ma non mi lascia muovere. «Mi stavo rilassando. Idiota.» continuo e lui alza gli occhi al cielo.

«Calmati tesoro, altrimenti fai svegliare anche il cane.» commenta mentre con gli occhi indica il piccolo cagnolino che si era addormentato sulla mia asciugamano. Era adorabile. Riporto poi gli occhi ad Harry, che intanto mi guardava con lo stesso sguardo che aveva usato nella sua cucina, oppure quando in hotel aveva ammesso che ero la sua tentazione più grande. Continuava ad avvicinarsi lentamente e sapevo che stava per baciarmi, conoscevo quasi perfettamente quello sguardo, ma decisi di non fare nulla, anzi poggiai le spalle contro la parete della piscina e incrociai le gambe dietro la sua schiena. Lo prese come un invito a velocizzare i movimenti, così subito poggiò le labbra sulle mie. Sospirai quasi come se mi fossi tolta un peso dalle spalle e presi l'iniziativa di intrecciare le nostre lingue. Forse dopo avrei dovuto fare i conti con le domande poste da Harry, oppure avrebbe lasciato perdere. Non lo sapevo ma sinceramente non mi interessava. Perché avrei dovuto negarlo? Come lui aveva voglia di baciarmi, anche io in quel momento avevo voglia di farlo.

Le sue labbra si muovevano veloci sulle mia, quasi fameliche e irruente, come se aspettassero questo momento dall'ultima volta che ci eravamo baciati. Le sue mani erano premute sui miei fianchi e mi spostava velocemente a suo piacere. Mi spinse completamente contro il muro, poggiandosi contro di me, consapevole che il suo amico dei piani bassi fosse pronto e vigile sulla mia intimità, o forse era quello che sperava. Harry muoveva le sue labbra velocemente e in modo esperto sulle mie, quasi non riuscivo a stargli dietro ma questo sembrò non interessargli molto. Si allontanò dalle mie labbra e cercai di riprendere il respiro regolare, ma non mi diede molto tempo che iniziò a torturare il mio collo e la mia spalla. Erano dei baci diversi da quelli che di solito mi dava, bruciavano a contatto con la mia pelle ed ero sicura che mi stesse lasciando un succhiotto. Portai la testa all'indietro, lasciandogli campo libero e sentii le sue labbra curvarsi in un sorriso mentre continuavano il loro lavoro. Mi strinsi contro il suo corpo quando mi alzo di poco da dentro l'acqua, facendo strusciare i nostri bacini, scoprendomi anche la parte del seno che poco fa era immersa. Probabilmente mordermi sarebbe diventato il suo hobby preferito, perché sembrava non stancarsi mai. Le sue mani si muovevano veloci dietro la mia schiena e raggiunsero i fili del costume, slacciandolo velocemente. Ora, più di prima, non riuscivo a capire perché non riuscissi a fermarlo, consapevole che sua madre o sua sorella potevano entrare e trovarci in quella posizione. Eppure questo pensiero mi diede un ulteriore scarica di adrenalina, mentre lui scese a baciarmi il seno.

In 20 anni della mia vita nessuno mi aveva mai toccato così, nessuno aveva mai avuto il permesso di vedermi senza la maglia, non uscivo mai di casa senza il reggiseno anche con le felpe larghe. E invece ora ero in una piscina all'aperto mentre Harry mi aveva sciolto il costume e fatto scivolare sul fondo della piscina. Eppure non mi ero mai sentita così viva. Mentre mi mordeva il capezzolo capii tutte le sensazioni che prima leggevo solo nei libri, e le sentivo molto più amplificate. Affondai la mano tra i suoi capelli quando decise di portare la sua sul mio seno scoperto e sapevo che non si sarebbe calmato finché non lo avrei fermato, il problema è che ci sarebbe dovuta essere una terza persona a fermare me.

Strange but Magnetic; Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora