Mi ritrovo a camminare per le solite viuzze periferiche alle sette di sera: la mia cara bionda ha avuto la bella idea di strillare al telefono fino a convincermi che li avrei raggiunti.
La voglia?
La sto cercando anch'io.
Salgo gli scalini sporchi a due a due, tenendo le mani nelle tasche della felpa. Pigio il campanello tre volte e butto per terra il mozzicone di sigaretta buttando fuori il fumo.
<<Mamma mia, ma te la smetti di riempirmi il pianerottolo di cicche? >>
<<Sempre grande accoglienza Dixton>> ridacchio baciandogli la guancia ed entrando come se fosse casa mia.
<<Riunione in corso>> mi avverte.
<<E perché allora la tua romantica e aggraziata ragazza mi ha rotto i timpani per farmi venire?>>
Ridacchia scuotendo la testa: <<Dai, vieni, siamo in cucina>>
Sono tutti seduti intorno al tavolo di legno rettangolare, anzi, altri stanno pure in piedi appoggiati ai vari mobili. Un alone di fumo annebbia leggermente la vista.
<<Mamma mia, che facce serie>> entro nella stanza guadagnandomi l'attenzione di tutti.
Sul tavolo sono ammucchiati diversi panetti di hashish, erba da pesare, alcune buste di coca e varie pasticche ancora da dividere in porzioni.
Traci si alza e mi salta letteralmente addosso.
<<Ma che centriamo noi qui?>> le sussurro tra i capelli.
<<Non lo so, me lo ha chiesto Dixton di venire>>
Ci guardiamo velocemente negli occhi e ridiamo la nostra attenzione ai nostri amici.
Mi siedo sul piano cucina, vicino al lavandino e comincio a far lavorare il grinder.
<<La banda di Sasha sembra scomparsa nel nulla>> ricomincia a parlare Christian, uno degli spacciatori del gruppo.
<<Dopo l'attacco a Murphy e Zack...>> continua Alex.
Tranquilla,io mi creo il mio bel filtro ad "M" e incomincio a pressare la mista facendo rollare la cartina.
<<Si faranno vivi tra poco>>
Faccio scattare più volte la pietruzza del mio clipper per far attizzare bene la canna.
<<Cosa?>>
Alzo lo sguardo su Alex, seduto al tavolo intento a pesare l'erba.
<<Vogliono riprendersi il quartiere>>
Beh, sembra che a tutti i presenti sia passata la voglia di parlare.
<<Non ve lo aspettavate?>> il mio tono è un po' tanto da espertona <<Secondo voi, una delle più potenti gang di questa città si lascia sfuggire un quartiere come questo che è stato suo per non so quanto ed è finito in mano a dei quasi ventenni?>>
<<Come fai ad esserne così sicura?>> domanda Dixton perplesso.
<<Ti sei scordato che che fa la puttana con quelli?>>
Eccola, la melodiosa, fantastica, SIMPATICISSIMA voce di quel tenerissimo figlio di puttana.
<<Che cazzo hai detto?>> inizio ad incazzarmi e balzo giù da dove sono seduta per andare ad ammazzare quel cretino.
<<Calmi!>> mi blocca Murphy, mi solleva e mi rimette seduta <<Zack, non ricominciare che quello in torto su questa storia sei tu. Avril, seduta e fuma>>
Mi ha trattata come un cane?
Mi ha detto seduta e fuma?!
Faccio un tiro piuttosto lungo per evitare di saltare addosso pure a lui.
<<C'è stata una riunione a casa, ieri sera. Il loro guadagno sta scendendo: pensano che sia per via dei vostri affari che stanno aumentando>>
<<E tu ce lo dici solo ora, complimenti!>> sbraita Zack.
<<Zack, ti prego>> piagnucola Dixton.
<<Oh, ma che cazzo vuoi! Ma che Cristo di problemi hai?! Va a scopare con quella senza cervello>>
<<Come mi hai chiamata?>>Emily si alza devo dire con gran vigore, facendo stridere la sedia sul pavimento.
<<Che è? Vuoi menarmi?>> rido portandomi di nuovo la canna alla bocca. <<Ti voglio ricordare che la mia faccia è già malconcia e che in mensa ieri non sembravi una molto che si sapesse difendere>>.
Alex urla con tutta la voce il mio nome, manco fosse mio padre.
Silenzio.
<<In che modo pensano di vendicarsi?>>
<<Mio padre vi voleva fare fuori>> faccio spallucce.
<<Liam?!>> mi interrompe bruscamente Traci <<Beh, non mi sorprende>> dice a voce più bassa scuotendo il capo.
Lei conosce da molto tempo mio padre e non le è mai piaciuto, ha visto anche mia madre ma evitiamo sempre di parlare di lei.
<<Farci fuori nel senso di...>> e il ragazzo che ha preso parola struscia il pollice sul suo collo come se fosse un coltello.
Annuisco sorridendo sorniona a labbra chiuse.
<<Ma Sasha dice che sarebbe troppo pericoloso per loro. Quindi hanno proposto una gara di moto cross, ma non tutti erano d'accordo, poi mi hanno sentita e hanno smesso di parlane>>
<<Quindi ragazzi allerta, direi che bisogna lavorare almeno in gruppi di quattro>>
Wow, Zack che non mi insulta dopo una cosa che ho detto? Stupendo.
STAI LEGGENDO
Bravi ragazzi nei brutti quartieri
Teen FictionAvril, quasi 17 anni un padre alcolizzato e violento, una sorella di sei anni da accudire e proteggere, e una madre che non si sa più dove sia. Zack, 19 anni, spacciatore del quartiere in cui vive anche Avril, occhi freddi, corpo tatuato e un pass...