23.

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Mi ritrovo a camminare per le solite viuzze periferiche alle sette di sera: la mia cara bionda ha avuto la bella idea di strillare al telefono fino a convincermi che li avrei raggiunti.

La voglia?

La sto cercando anch'io.

Salgo gli scalini sporchi a due a due, tenendo le mani nelle tasche della felpa. Pigio il campanello tre volte e butto per terra il mozzicone di sigaretta buttando fuori il fumo.

<<Mamma mia, ma te la smetti di riempirmi il pianerottolo di cicche? >>

<<Sempre grande accoglienza Dixton>> ridacchio baciandogli la guancia ed entrando come se fosse casa mia.

<<Riunione in corso>> mi avverte.

<<E perché allora la tua romantica e aggraziata ragazza mi ha rotto i timpani per farmi venire?>>

Ridacchia scuotendo la testa: <<Dai, vieni, siamo in cucina>>

Sono tutti seduti intorno al tavolo di legno rettangolare, anzi, altri stanno pure in piedi appoggiati ai vari mobili. Un alone di fumo annebbia leggermente la vista.

<<Mamma mia, che facce serie>> entro nella stanza guadagnandomi l'attenzione di tutti.

Sul tavolo sono ammucchiati diversi panetti di hashish, erba da pesare, alcune buste di coca e varie pasticche ancora da dividere in porzioni.

Traci si alza e mi salta letteralmente addosso.

<<Ma che centriamo noi qui?>> le sussurro tra i capelli.

<<Non lo so, me lo ha chiesto Dixton di venire>>

Ci guardiamo velocemente negli occhi e ridiamo la nostra attenzione ai nostri amici.

Mi siedo sul piano cucina, vicino al lavandino e comincio a far lavorare il grinder.

<<La banda di Sasha  sembra scomparsa nel nulla>> ricomincia a parlare Christian, uno degli spacciatori del gruppo.

<<Dopo l'attacco a Murphy e Zack...>> continua Alex.

Tranquilla,io mi creo il mio bel filtro ad "M" e incomincio a pressare la mista facendo rollare la cartina.

<<Si faranno vivi tra poco>>

Faccio scattare più volte la pietruzza del mio clipper per far attizzare bene la canna.

<<Cosa?>>

Alzo lo sguardo su Alex, seduto al tavolo intento a pesare l'erba.

<<Vogliono riprendersi il quartiere>>

Beh, sembra che a tutti i presenti sia passata la voglia di parlare.

<<Non ve lo aspettavate?>> il mio tono è un po' tanto da espertona <<Secondo voi, una delle più potenti gang di questa città si lascia sfuggire un quartiere come questo che è stato suo per non so quanto ed è finito in mano a dei quasi ventenni?>>

<<Come fai ad esserne così sicura?>> domanda Dixton perplesso.

<<Ti sei scordato che che fa la puttana con quelli?>>

Eccola, la melodiosa, fantastica, SIMPATICISSIMA voce di quel tenerissimo figlio di puttana.

<<Che cazzo hai detto?>> inizio ad incazzarmi e balzo giù da dove sono seduta per andare ad ammazzare quel cretino.

<<Calmi!>> mi blocca Murphy, mi solleva e mi rimette seduta <<Zack, non ricominciare che quello in torto su questa storia sei tu. Avril, seduta e fuma>>

Mi ha trattata come un cane?

Mi ha detto seduta e fuma?!

Faccio un tiro piuttosto lungo per evitare di saltare addosso pure a lui.

<<C'è stata una riunione a casa, ieri sera. Il loro guadagno sta scendendo: pensano che sia per via dei vostri affari che stanno aumentando>>

<<E tu ce lo dici solo ora, complimenti!>> sbraita Zack.

<<Zack, ti prego>> piagnucola Dixton.

<<Oh, ma che cazzo vuoi! Ma che Cristo di problemi hai?! Va a scopare con quella senza cervello>>

<<Come mi hai chiamata?>>Emily si alza devo dire con gran vigore, facendo stridere la sedia sul pavimento. 

<<Che è? Vuoi menarmi?>> rido portandomi di nuovo la canna alla bocca. <<Ti voglio ricordare che la mia faccia è già malconcia e che in mensa ieri non sembravi una molto che si sapesse difendere>>.

Alex urla con tutta la voce il mio nome, manco fosse mio padre.

Silenzio.

<<In che modo pensano di vendicarsi?>>

<<Mio padre vi voleva fare fuori>> faccio spallucce.

<<Liam?!>> mi interrompe bruscamente Traci <<Beh, non mi sorprende>> dice a voce più bassa scuotendo il capo.

Lei conosce da molto tempo mio padre e non le è mai piaciuto, ha visto anche mia madre ma evitiamo sempre di parlare di lei.

<<Farci fuori nel senso di...>> e il ragazzo che ha preso parola struscia il pollice sul suo collo come se fosse un coltello.

Annuisco sorridendo sorniona a labbra chiuse.

<<Ma Sasha dice che sarebbe troppo pericoloso per loro. Quindi hanno proposto una gara di moto cross, ma non tutti erano d'accordo, poi mi hanno sentita e hanno smesso di parlane>>

<<Quindi ragazzi allerta, direi che bisogna lavorare almeno in gruppi di quattro>>

Wow, Zack che non mi insulta dopo una cosa che ho detto? Stupendo.




Bravi ragazzi nei brutti quartieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora