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<<Non se ne parla>> mi alzo innervosita dalla sedia alla ricerca di un pacchetto di sigarette.

Sento le occhiaia pulsare sotto i miei occhi e i miei nervi sono a fior di pelle per il sonno mancato: alla fine gli altri si erano addormentati sul divano e non me la sentivo di svegliarli per farmi dare il cambio, così sono finita a stare su quella sedia per tutta la notte.

Traci e Emily hanno saltato pure loro scuola e sono piombate in casa di Murphy alle otto suonando come dannate.

<<Avril devi starne fuori>> sbuffa il nigeriano incrociando le braccia al petto.

<<Io non me ne sto a guardare mentre vi andate a schiantare a tutta velocità contro un muro>> mi afferro i capelli e mi appoggio al frigorifero.

<<Ci hanno attaccati due volte, alle spalle>> ecco le stesse parole pronunciate da Zack uscire dalla bocca di Alex.

<<Sono più grandi, meglio armati, più numerosi e hanno più alleanze tra le bande>> riprendo la mia ricerca di qualche sigaretta << Hanno sparato a Zack ieri notte, ha perso un botto di sangue. E non faranno così solo con lui, lo farann...>>

Mi blocco all'entrata silenziosa e acciaccata del moribondo: strascica i piedi nudi sul pavimento mentre si gratta un pettorale nudo.

Oh si, lui si che è un gran figo.

Lo guardiamo mentre si versa del caffè in una tazza e mentre rassicura Emily di stare bene.

<<Come stai amico?>> finalmente Murphy parla <<Hai una faccia un po' da buttare>>

Si siede sulla sedia, da cui ero scattata, digrignando i denti per il male.

<<Avril ha ragione>> dice finalmente lanciandomi il suo pacchetto che finisce per terra per la poca forza impressa. Mi chino ed estraggo finalmente una sigaretta.

<<Sia lodato il cielo, qualcuno che ha un po' di sale in zucca>>

<<Loro giocano da bastardi?>> continua con voce roca e sguardo basso <<Saremo anche noi dei bastardi>>

Silenzio.

La frase è molto bella e toccante, ma non ho capito allora cosa vogliono fare, cosa vuole fare?

Beve un sorso, ci guarda e sbuffa: <<Faremo una soffiata anonima alla polizia, li faremo mettere in galera uno ad uno e così ci ingrazieremo anche quei pulotti del cazzo>>

Ecco il cuore che mi si blocca.

Tutti cominciano a ragionare sulla proposta trovandola accettabile e fattibile, tirano fuori pro e contro, ma io non riesco a sentire le loro voci. 

In quel modo la mia più grande paura si sarebbe realizzata.

Inizio a scuotere la testa più volte.

<<Assolutamente no>> dico pacata con la sigaretta accesa ancora a mezz'aria.

<<A me sembra un'idea bastarda, da codardi, ma fattibile>> fa spallucce Murphy.

<<No, è fuori discussione>> faccio un tiro nervosa e mi allungo ancora un po' il caffè col rum.

<<Perché?>> guardo la mia migliore amica abbastanza stupita, veramente mi ha chiesto "perché"?

<<Perché mio padre è della banda di Sasha>> gesticolo <<non posso permettermi che vada in prigione>>

<<Beh, non credo che siate legati da un'enorme affetto voi due>> prende parola Emily.

Bravi ragazzi nei brutti quartieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora