Lauren decise di festeggiare la meritata vittoria con una bottiglia di vodka, ma non avendo possibilità di procurarsene una autonomamente, incaricò Lucy di quell'incombenza.Decise che quella notte avrebbe vinto non una ma due volte, perché era fermamente convinta di saper resistere alla deprecabile tentazione, anche un po' villana, di andare a letto con Lucy. Così da ristabilire una parvenza d'equilibrio nel loro rapporto ambivalente.
Erano sedute davanti a due bicchieri di vodka, la bottiglia era già dimezzata, lo stomaco bruciava sempre meno per via dell'abitudine che pian piano aveva assunto. Le risate erano sempre più ravvicinate e prodotte per futilità che di norma non avrebbero fatto ridere nessuno, ma soggiogate dall'alcol anche lo svolazzare della tenda era un pretesto per sbellicarsi.
Lauren alzò il bicchiere e fece un brindisi in onore della sua vincita, anche se non sfamò la curiosità di Lucy nel sapere a quale misteriosa scommessa si stesse riferendo. Comunque, la mora non fece troppe domande, dato che il buon umore di Lauren aveva la nomea di essere volubilmente raro... Tanto per fare un eufemismo.
Ad un certo punto, ormai erano già le undici passate e restava solo un goccio di vodka nel vetro squadrato, Lucy allungò la mano sul tavolo e sfiorò il braccio di Lauren, facendo scorrere due dita fino al suo gomito; dopodiché aggirò il tavolino che le separava e si sedette sulle sue ginocchia, accarezzando la pelle scoperta di Lauren fino alle scapole.
«No.» Si oppose la corvina quando Lucy accostò le labbra alle sue, tramandandole una zaffata di alcol.
«Perché?» Si accigliò la ragazza, la quale aveva ricevuto tanti rimbrotti da Lauren, ma mai un rifiuto.
«Perché..» Alzò lo sguardo su di lei e impietosamente decapitò le sue malriposte speranze «Tu crederai che questo cambi qualcosa, ma io non provo niente per te.» Forse fu l'alcol a darle il coraggio necessario per non apostrofare Lucy con tono insolente, ma semplicemente ammettendo una verità che fino a quel momento aveva espresso solo con rimbrotti autoritari.
Lucy rimase stupita, non solo dalla risposta che la fece trasalire, incapace di nascondere un dolore tanto invasivo, ma anche per il modo mite con il quale Lauren animò quella frase.
«Non mi interessa.» Mentì infine, avventandosi nuovamente sulle labbra carnose di Lauren che stavolta non ebbe tempo di replicare o sottrarsi alla volontà di Lucy.
La corvina non solo era disinibita dall'alcol, ma era anche umana e se dopo aver fatto il punto della situazione Lucy insisteva a volerla, strusciandosi e gemendo sopra di lei, beh, allora la sua flemma cedeva rovinosamente al desiderio.
Ricambiò il bacio, avvertendo piano piano il piacere insinuarsi nel suo basso ventre, propagarsi nella schiena con delle scosse elettriche che si addensavano sulla nuca. Quando l'afferrò per le natiche per portarla a letto... squillò il telefono.
Lauren si voltò insospettita a ispezionare l'origine del suono. Era venerdì sera, mezzanotte inoltrata.. Chi diamine poteva cercarla a quell'ora?
«Lascia stare.» Sussurrò Lucy, afferrandole di nuovo le guance e catturando le sue labbra umide e turgide nelle sue.
Eppure il telefono non smetteva di vibrare, e quel suono molesto distraeva non poco Lauren, infondendole delle congettura nefaste che l'angosciavano a dismisura. Spostò con poca delicatezza Lucy, scivolando via dalla sua presa e afferrò il telefono. Il numero lampeggiava sullo schermo, ma non sapeva a chi appartenesse perché non era stato salvato in rubrica. La cosa la insospettì ancora di più.
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Fight Back
Fanfiction14/04/2018 #6 in fanfiction 05/04/2018 #7 in fanfiction 28/03/2018 #11 in fanfiction 26/03/2018 #14 in fanfiction Lauren si classifica per le finale dei mondiali, ma viene amaramente battuta dalla sua rivale. Dopo tale sconfitta la sua vita subisc...