Camila spinse Lauren contro il bracciolo del divano, tenendo le spalle recalcitranti della ragazza immobilizzate contro il sofà.Lo sguardo cagnesco della corvina alludeva ad un venturo scenario esageratamente vendicativo. Camila intuì che, con quella mossa azzardata, aveva firmato la sua disdetta. Ma non le importava... Non in quel momento, almeno, dove spadroneggiare il predominio eclissava qualsiasi certificata rivalsa.
«Camila.» Ringhiò a denti stretti Lauren, contraendo i muscoli «Non sai in che guaio ti stai cacc..» Le labbra della cubana prosciugarono le sue parole.
Incespicò inizialmente, perché il buio della stanza intralciava la sicurezza nei movimenti. Comunque riuscì a catturare il labbro superiore della corvina tra i denti e lo tirò leggermente, strappando un gemito gutturale a Lauren che, successivamente, camuffò come un grugnito, ma era troppo tardi. Per quanto si opponesse, Camila lo percepiva il desiderio che scalpitava in lei, che le stringeva le gambe, le mozzava il respiro, la coglieva impreparata.
«Sei logorroica.» Mormorò seducentemente, facendo aderire i suoi fianchi a quelli della ragazza sotto di lei.
Lauren inspirò profondamente, sopprimendo un gemito che le stava già, insolentemente, percorrendo le labbra.
«E, come ti ho già detto, sono io a dover parlare.» Puntualizzò raucamente la cubana, mentre si premurava di imprigionare i polsi di Lauren sopra la sua testa.
«Non so cosa tu..» Cominciò Lauren, ma le parole le si frantumarono di netto quando la cubana assestò una spinta calcolata contro il suo bacino, sfregando con irruenta foga i loro sessi.
«Sei veramente in un gua..» Non si arrese Lauren, ma Camila stavolta le torturò il collo con un morso imprevisto, mentre i loro seni cozzarono l'un l'altro e i bacini, inevitabilmente, si cercarono.
«Ti ho già spiegato..» Riprese Camila, accennando un sorriso compiaciuto mentre si crogiolava sulla pelle seviziata di Lauren «Che adesso...» Depositò una scia di baci sull'arcata del collo, conquidendo il lobo dell'orecchio. Lauren dovette conficcare i denti nel labbro per non tubare. «Parlo io.» Ribadì Camila, attenuando la frizione fra i loro corpi, come per sottintendere che Lauren avrebbe subito una punizione ogni volta che avrebbe trasceso le sue imposizioni.
«Ti piace, farmi impazzire, ti piace molto.» Sibilò Camila quando ottenne una temporanea resa da parte dell'altra «Non capisco mai cosa vuoi, ma soprattutto.. Chi sei.» Specificò la cubana, con un pizzico di rammarico nel tono che travestì dietro rapidi morsi sul collo dell'altra.
«A volte sembri una ragazzina indifesa che per proteggersi usa il sarcasmo. Altre volte, invece, assomigli ad una donna altezzosa che sottovaluta tutti.. Non so quale delle due sia peggio.» Esordì Camila, spiegando minuziosamente il suo punto di vista, tastando con le labbra le clavicole della cubana un po' per sfuggire al buio, un po' per nascondersi in esso.
«A volte sembra che tu sia disposta a cambiare, a migliorarti. Altre volte, invece, sembra che non te ne importi nulla di niente e nessuno.» Adesso calcava i segmenti di pelle dell'altra con la punta della lingua, leccando i brividi che pullulavano sull'incavo del collo.
Lauren, inaspettatamente, arcuò la schiena, ricercando un contatto con i fianchi di Camila. La cubana la stava provocando e benché la mente fosse acerrima all'ascesa della cubana, il suo corpo si modellava al suo volere, lasciandosi governare senza pudore. Quella gliela avrebbe fatta pagare cara, molto cara.
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Fight Back
Fanfiction14/04/2018 #6 in fanfiction 05/04/2018 #7 in fanfiction 28/03/2018 #11 in fanfiction 26/03/2018 #14 in fanfiction Lauren si classifica per le finale dei mondiali, ma viene amaramente battuta dalla sua rivale. Dopo tale sconfitta la sua vita subisc...