<<Ha solo quattro anni!>> esclamò mia madre, che buttò a terra il cesto di panni sporchi, facendoli cadere tutti a terra. Avevo le lacrime agli occhi, la bocca socchiusa e tanta paura. Paura della persona che reputavo più importante nella mia vita.
<<È una maleducata!>> esclamò a sua volta mio padre, girandosi verso di me
<<M-mami!>> corsi verso di lei e l'abbracciai forte. Lei si chinò alla mia stessa altezza e mi diede un piccolo bacio sulla fronte. Inziai a piangere.
<<Ora non piangere piccola stupidina>> disse papà, prendendo poi un'altra bottiglia di birra dal frigorifero. Erano le 11:30 di sera, era un sabato e mio padre era appena tornato da un bar ubriaco. Io non volevo salutarlo, avevo paura di lui quando beveva. Mi rifiutai anche di abbracciarlo. Quando mi proprose di giocare però non riuscii a rifiutare, ma per sbaglio lo colpii in volto. Perciò iniziò a picchiarmi. Era la prima sera che usava violenza con me. Le troppe bottiglie gli avevano fatto male. Per fortuna era intervenuta mia madre.
<<Stavate solo giocando!>> continuò proprio lei, stringendomi di piú a se.
<<N-non v-volevo fare m-male a papà >> dissi all'orecchio di mia madre, per timore della reazione di lui. Papà si avvicinò a me con passo pesante. Mia madre mi prese in braccio e mi allontanò da lui.
<<Sara, Jessica è mia figlia, decido io come educarla. Adesso dammi la bambina, dai! Le farò vedere io come si gioca veramente>> disse con uno sguardo omicidaOggi, lunedì
Mi svegliai per colpa del rumore assordante della sveglia, che suonò alle 6:40 precise. Mi alzai e raggiunsi il bagno. Sciacquai il volto, incantata dalla sensazione di freschezza che l'acqua mi donava. Poi restai immobile a guardarmi allo specchio, persa nei miei pensieri.
Appena finii andai in camera e indossai una felpa bianca e dei leggins neri.
<<Posso entrare?>> la porta si aprì lentamente, così vidi una sagoma familiare. Era quella di Tyler, con cui non parlavo da questo fine settimana.
<<Vieni>> dissi <<Cosa ti serve?>>
<<Volevo parlarti>> chiuse la porta.
<<Di cosa?>>
<<Di te>> fu la sua semplice risposta.
Mi girai verso di lui con un sopracciglio alzato.
<<Di me?>> annuì.
<<Come stai?>> chiese sedendosi sul letto ancora da rifare <<Ti sei un pò ripresa?>>
<<Secondo te?>> chiesi mentre finivo di farmi la treccia <<Insomma Tyler>>
<<Non ti va di andare a scuola?>>
<<No, proprio per niente>> risposi per poi infilare il giubotto, pronta ad uscire <<A te?>>
<<No, penso che nessuno voglia andare a scuola>> si alzò dal letto e venne verso di me. Prese lo zaino dal pavimento e me lo porse con un piccolo sorriso in volto.
<<Grazie>> lo caricai in spalla sempre sotto il suo sguardo indagatore.
<<Direi che è arrivato il momento di andare>>
<<Vuoi che ti accompagni o ci pensa Kyle?>> lui ancora non sapeva che avevo lasciato Kyle. Forse dovevo dirglielo. Mi guardai un pò intorno e poi mi decisi a parlare.
<<Io e Kyle ci siamo lasciati>> affermai, senza guardarlo negli occhi.
<<Vi siete lasciati?>>
<<Si. O meglio l'ho lasciato io>> deglutii nervosa, soprattutto quando Tyler si avvicinò lentamente a me.
<<E perché l'avresti fatto?>> chiese. Ormai non avevo via di fuga, perché ero schiacciata al muro.
<<Non parli?>>
<<No, non ho niente da dire>> dissi chinando ancora di più la testa. <<Devo andare>> stavo per andarmene, almeno stavo provando a farlo, ma lui mi bloccò. Posò il braccio sulla parete cosi che io non potessi passare. Non opposi neanche tanta resistenza, perché in fondo quel contatto mi piaceva.
<<Tu non vai da nessuna parte>>
<<Perché no?>>
<<Perché devi rispondere alla mia domanda>>
<<Farò tardi>>
<<Allora sbrigati a rispondere>> Sbruffai e alzai gli occhi al cielo
<<Non andavamo tanto d'accordo>> fu la mia risposta <<Contento?>>
<<Che stava succedendo tra di voi?>> aggrottó la fronte
<<Avanti Tyler! Cos'è un interrogatorio?>> cominciai a battere il piede sul pavimento, vogliosa di sotterrarmi per l'imbarazzo.
<<Sono solo curioso>> scrollò le spalle <<tutto qui>>
<<Veramente sembri uno stalker>>
<<Ti sbrighi a rispondere o vuoi fare ancora più tardi?>> lo fulminai con lo sguardo.
<<Non mi piaceva più, tutto qui. Posso andare adesso?>> finalmente mi lasciò passare.
<<Comunque vado a piedi>> comunicai per poi uscire di casa.
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Arrivata a scuola vidi in lontananza Chloe, Logan e Zac. Mi avvicinai senza pensarci due volte.
<<Ciao Jessica>> mi girai di colpo. Quando riconobbi Jennifer mi maledii mentalemente. Potevo far finta di non aver sentito?
<<Come stai?>> mi domandò, ma in realtà non era interessata.
<<Stavo meglio prima>> avrei voluto rispondere però mi limitai a dire <<Bene>>
<<Sai dov'è Tyler?>> chiese guardandosi intorno.
<<Era ancora a casa. Arriverà fra poco>>
<<Ti piace vivere con lui?>> ma che razza di domanda era?
Comunque feci spallucce.
<<Ci ho fatto l'abitutide>>
<<Io sarei contenta se fossi al posto tuo>> la guardai con un sopracciglio alzato, non capendo il significato della sua frase. Insomma era la fidanzata, poteva vederlo quando voleva.
<<Intendo dire, Tyler è bellissimo. Chiunque sarebbe contento di vivere con lui>>
<<Già>> chissà dove voleva arrivare con questo discorso.
<<Mi piacerebbe continuare a parlare con te ma Isabel mi sta aspettando. Ciao Jessica>> disse per poi andarsene.
<<Da quando siete amiche voi due?>> davanti a me apparve la figura magrolina di Chloe, che oggi aveva i capelli legati in una coda alta, ed era leggermente truccata
<<Non siamo amiche io e lei! Neanche per sogno!>>
<<Sicura?>>
<<Più che sicura!>>
<<Bene>> continuò <<Ho saputo...>>
<<Di me e Kyle?>> aggrontò la fronte.
<<No, di tua madre>> rispose <<Perché cosa è succeso con Kyle?>> mi guardai intorno e mi avvicinai a lei, sussurando
<<Prometti di non dirlo a nessuno>>
<<Te lo prometto Jess>> sussurrò a sua volta <<Siete andati a letto insieme?>> sgranai gli occhi, perplessa. Diventai rossa come un pomodoro.
<<Cosa? No!>>
<<Allora cosa?>>
<<L'ho lasciato>> restò senza parole <<o meglio, ho deciso di non frequentarlo più>>
<<Cosa!>> urlò, ma le intimai di abbassare la voce <<Scherzi?!>>
<<Ho per caso la faccia di una che scherza?>>
<<In effetti no>> disse <<è solo che è strano. E perché l'hai lasciato?>>
<<Non provavo più niente per lui. E poi molte volte era aggressivo. Anche troppo>>
<<C'è un'altro motivo, per caso?>> incrociò le braccia al petto. Sapevo che si riferiva a Tyler.
<<No Chloe, nessun altro motivo>>
<<Sicura?>>
<<Okay, ammetto che Tyler mi fa un certo effetto a volte>> ammisi ad alta voce <<Ma non ci siamo lasciati per questo>>
Annuì, anche se a testa china. La campanella suonò ed entrammo in classe.L'ora passò velocemente, così appena la campanella suonò mi diressi insieme a Chloe ai nostri armadietti per prendere i libri.
<<Quindi ancora non è uscita dall'ospedale?>>
<<Non ancora, ma spero lo faccia presto>> presi i libri e poggiai la spalla sull'armadietto, proprio come fece Chloe.
<<Diamine>> sbuffò, guardando una figura dietro le mie spalle.
<<Cosa succede?>>
<<Ragazze!>> esclamò una voce fin troppo familiare.
<<Ciao Tyler>> salutò Chloe, con un segno del capo.
<<Ciao>> continuai, facendo un piccolissimo sorriso.
<<Cosa vuoi?>> chiesi.
<<Chloe potresti lasciarmi un attimo da solo con Jessica?>>
<<C-certo, a dopo>> disse per poi sparire nel corridoio affollato.
<<Allora Johnson, cosa vuoi?>>
<<Voglio>> si interruppe un attimo <<finire il discorso con te>> alzai gli occhi al cielo. Cos'altro voleva sapere?
<<Non avevamo finito?>>
<<Direi proprio di no>>
<<Cosa altro vuoi sapere?>>
<<Volevo sapere come mai tutto d'un tratto sei diventata bugiarda>> domandò, facendo sparire il sorriso ammaliante dal suo volto.
<<Non capisco di cosa tu stia parlando>>
<<Mi spiego meglio allora. Oggi mi hai detto di aver lasciato Kyle perché non andava più bene tra voi, giusto?>> annuii con un sopraccigio alzato <<bene, peccato che oggi lo abbia visto baciarsi con un'altra ragazza, una del terzo anno>>
Restai paralizzata a guardarlo per alcuni istanti. Kyle era già fidanzato con un'altra? Questa era tutta l'importanza che mi aveva dato? Ero così facilmente rimpiazzabile?
<<Chi era?>> deglutii nervosa.
<<Si chiama Harper Williams, è una bellissima ragazza devo dire>>
<<Perché dici che sono bugiarda?>>
<<Perché se Kyle si stava baciando con Harper, significa che ti ha lasciato lui. Per stare con lei>>
<<Non mi ha lasciato lui! Non ha mai detto niente di questa ragazza>> mi fissò intensamente per svariati minuti e poi si decise a parlare.
<<Perché hai mentito?>>
<<Ma io non ho mentito Tyler!>> esclamai, forse con un tono troppo alto di voce <<Te lo giuro>>
<<Bene se la tua versione fosse quella vera e se dici che lui non conosceva Harper, allora come mai si è fidanzato con una ragazza che non ha mai visto in vita sua?>>
<<Tyler lui non conosceva nessuna Harper. O almeno io non ne sapevo nulla>>
<<E se nei giorni in cui non eravate insieme, magari lui in giro e tu a casa, fosse uscito con lei?>>
<<Tyler perché sei così strano?>>
<<Voglio solo farti aprire gli occhi Jessica. Penso che Kyle ti abbia sempre tradita mentre eravate insieme>> fu l'ultima cosa che mi disse, prima di sparire nel nulla.
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Il Mio Amato Fratellastro (IN REVISIONE)
Romance[Completa] Jessica Ross, diciassette anni, vive ad Hollywood con sua madre Sara, una donna che nonostante le difficoltà passate è riuscita a prendersi cura della figlia e a non farle mancare niente. È una ragazza che crede nell'amicizia e non si las...