Tornai a casa ancora più confusa di prima.
Dopo il nostro bacio ero letteralmente scappata e avevo corso fino a casa.
Perché lo aveva fatto? E perché il mio cuore aveva preso a battere forte?
Ero così agitata e mi sentii tremendamente in colpa, perché non sapevo come dirlo a Tyler. Certo, io e lui non stavamo insieme ed ero libera di fare ciò che volevo, eppure mi sentii una traditrice perché gli avevo giurato di provare forti sentimenti per lui.
Entrata dentro casa corsi subito in camera mia. Ero stanca, mi sentivo persa, delusa da me stessa. E se Ethan provava veramente sentimenti per me e io, come una stupida, baciandolo, gli avevo fatto credere di ricambiare? Mi buttai a peso morto sul letto. Avevo estremamente bisogno di confidarmi con qualcuno. Ma con chi potevo farlo? Io e Chloe, oramai, non ci salutavamo neanche, con Logan parlavo poco e niente... come potevo fare? Parlare da sola, con il muro, dimostrando di essere una pazza? Decisi di alzarmi per indossare il pigiama. Poi mi coricai sotto le coperte, presi un libro dal cassetto del comodino e iniziai a leggere. Quel libro lo conoscevo a memoria, mi piaceva troppo. Dopo poco sentii qualcuno bussare alla porta della stanza. Di malavoglia mi alzai per aprire e trovai davanti a me un Tyler assonnato che, però, non riusciva a dormire. I capelli, come sempre, erano spettinati e indossava una maglietta a maniche corte blu con dei pantaloni lunghi.
<<Come fai a stare a maniche corte con questo gelo?>> chiesi, poi lo feci entrare. Tyler non rispose alla mia domanda, che in realtà era più che altro un'esclamazione. Si sedette sul mio letto e continuò a fissarmi.
<<Tyler che hai?>>
<<Dov'eri? Ti ho chiamato dieci volte al telefono, perché non rispondevi? Dove ti ha portata quel cretino di Ethan?>>
<<Quel cretino di Ethan, come lo chiami tu, mi ha portata in un luogo per lui molto importante!>> e mi ha anche baciata. Si, dovevo proprio dirglielo.
<<È cosi importante per lui il suo letto?! O vorresti negare che->>
<<Non ci sono andata a letto Tyler! Perché pensi questo?>>
<<Lo penso, perché...lo penso!>>
<<Mi consideri una di quelle ragazze facili? Beh, ti sbagli di grosso!>>
<<Non ti considero una facile Jess>>
<<E allora? Perché hai così tanti dubbi? Ethan non è cattivo, quante volte devo dirtelo ancora?>>
<<No, non me lo devi più dire, ti credo. Sono stato uno stupido a pensare una cosa del genere, mi dispiace. Però, solo per una conferma, giurami che tra di voi non è successo niente di niente. Giuralo>>
<<Lo giuro Tyler. Tra me e Ethan non è successo ne succederà mai niente>>
mentii spudoratamente, sentendomi uno schifo.
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Il mattino dopo mi svegliai con un groppo in gola. Mi sentivo in colpa per aver mentito.
Mi alzai dal letto comodo, indossai le ciabatte e andai verso la cucina. Dormivano ancora tutti, essendo molto presto. Scaldai il latte nel pentolino, aggiunsi il caffè e preparai un buonissimo cappuccino che, con questo freddo, ci voleva proprio. Fuori nevicava poco. Quando finii di berlo sciaquai la tazza sotto l'acqua del rubinetto e poi me ne andai vicino alla finestra per osservare il cielo grigio coperto di nuvole e la neve scendere pian piano. Non sapevo per quale assurdo motivo ma sentii la necessità di stare con una persona, la persona a cui pensavo costantemente. Salii velocemente le scale che portavano al piano superiore e aprii la porta che si trovava alla mia destra. Tyler era li, che dormiva beatamente, con la luce del giorno che entrava leggermente dalle persiane. Mi avvicinai a lui, cercando di non far rumore, e mi sedetti a terra, così da poter vedere meglio il suo viso. Era bellissimo anche mentre dormiva. Accarezzai lievemente i suoi capelli, fino ad arrivare alla guancia. In quel momento ebbi una conferma, la più importante, la conferma che cercavo da tempo. Io amavo Tyler e volevo stare con lui. Dovevo dirgli che io e Ethan ci eravamo baciati. Lo doveva sapere.
Decisi di uscire dalla stanza, subito dopo avergli dato un bacio dolce e lieve sulle labbra socchiuse.
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Era ora di pranzo ed aveva smesso di nevicare. Michael cucinava, visto che ormai era migliorato parecchio, mia madre stirava e Tyler era ancora in camera sua a non fare niente. Raggiunsi mia madre in camera sua per parlare un pò.
<<Mamma, posso?>>
<<Certo tesoro>> prese una camicia dal letto e stirò anche quella.
<<Vuoi una mano?>>
<<Stai tranquilla, faccio io>>
<<Se ti servo dimmelo, però>> mi sedetti sul letto. Dovevo confidarmi con qualcuno? Chi poteva aiutarmi se non mia madre? <<Mamma, devo raccontarti una cosa>>
<<Cosa tesoro? Vuoi per caso dirmi che ti sei presa una bella cotta per un ragazzo? E che quel ragazzo è Tyler?>> rimasi sorpresa. Ma come era possibile? Io non lo avevo detto a nessuno.
<<Abbassa la voce! Come hai fatto a capirlo?>>
<<Amore mio, sono tua madre, ti conosco come le mie tasche>>
<<Si, il ragazzo che mi piace è Tyler e anche a lui piaccio io. Solo che, ieri sera, Ethan, un mio amico, mi ha portato in un posto, la sua vecchia casa, voleva parlarmi della sua vita. Ma alla fine ci siamo baciati e non so come dirlo a Tyler. Ho paura che possa rimanerci male>>
<<Jessica se gli piaci è ovvio che ci rimarrà male ma, secondo te, continuare a mentire servirà a qualcosa? E poi lo sai che le bugie prima o poi vengono a galla>>
<<Tu non hai mai mentito ad un ragazzo?>>
<<Si, ho mentito. Ma lo sai come è andata a finire? L'ha scoperto e mi ha lasciata. Ecco perché ti consiglio di parlarne con Tyler>> era concentrata nello stirare una camicia a quadri blu di Michael. Così mi venne spontaneo farle una domanda.
<<Hai mai mentito a Michael?>> mamma lasciò delicatamente il ferro da stiro e mi guardò. Non si aspettava affatto quella domanda, forse avevo esagerato.
<<No. Non l'ho mai fatto>>
<<Scusa mamma, forse non->>
<<Tranquilla Jess, è solo una domanda>> riprese in mano il ferro e continuò a stirare, questa volta con molta più concentrazione. Avevo voglia di parlare con mia madre come non avevamo mai fatto prima, volevo farle delle domande riguardo la sua adolescenza, magari per prendere esempio o solo per sapere cose in più sulla sua vita.
<<Sei mai stata indecisa tra due ragazzi?>> deglutii. Non sapevo neanche io il motivo di quella domanda.
<<Questo non mi è mai capitato. Ma se posso darti un consiglio, tra due ragazzi scegli sempre il secondo. Se avessi amato davvero il primo, l'altro non sarebbe proprio esistito>> quella risposta mi lasciò con l'amaro in bocca e una strana sensazione di smarrimento.
<<È pronto il pranzo>> urlò Michale, dal piano inferiore, quindi scendemmo giù e ad aspettarci c'era un buon profumo.
<<Tyler?>> chiese mia madre al posto mio.
<<È da un suo amico>> rispose. Mamma annuii. Parlammo molto durante il pranzo del più e del meno. Eravamo molto affiatati, ridevamo, facevamo discorsi seri. E questo momento mi fece finalmente rendere conto che avevo trovato la pace, avevo una nuova famiglia.
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Il Mio Amato Fratellastro (IN REVISIONE)
Romance[Completa] Jessica Ross, diciassette anni, vive ad Hollywood con sua madre Sara, una donna che nonostante le difficoltà passate è riuscita a prendersi cura della figlia e a non farle mancare niente. È una ragazza che crede nell'amicizia e non si las...