Tyler pov's
<<Sara!>> esclamai, gettando la sigaretta a terra e calpestandola.
<<Adesso tu mi speghi cosa diamine stai facendo e perchè non sei a scuola!>> si avvicinò minacciosamente a me.
<<Sara ti prego solo di non dire niente a mio padre>> la implorai quasi, ma scosse la testa, rifiutandosi nettamente di difendermi.
<<Tyler fila a casa. Subito!>> mi trascinò in macchina. Appena entrammo in casa buttò la sua borsa sul divano e chiamò mia padre. Lo vidi scendere le scale mentre si abbottonava la camicia.
Quando i nostri sguardi si incrociarono chinai la testa. Stavolta non l'avrei passata liscia.
<<Ti ha chiamata la scuola?>> chiese avvicandosi a me.
<<No a scuola non c'è proprio andato>>
<<Come? Hai marinato la scuola?>> esclamò con un tono di voce così alto da farmi rabbrividire. Era paonazzo dalla rabbia <<Dove l'hai incontrato?>> domandò rivolto a Sara, senza però smettere di fissarmi.
<<Ad un bar al centro con dei suoi amici. Stavano fumando>>
<<Fila in camera tua!>> urlò <<Ora Tyler e dopo ne riparliamo per bene!>> senza esitare oltre corsi in camera mia.
Ero abituato a questo tipo di rimproveri, eppure continuavo a non sopportarli. Insomma, da adolescenti le stupidaggini si fanno, ma mio padre questo non lo capiva. In realtà già da tempo non riusciva a capirmi.
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Jessica pov'sMancava solo un'ora alla fine di quella giornata scolastica e avevo troppo sonno.
<<Che ne dici Jess?>> mi chiese Kyle, risvegliandomi dai miei pensieri.
<<Scusa Kyle non ti stavo ascoltando, puoi ripetere?>>
<<Dicevo, ti va di vederci oggi pomeriggio? Almeno studiamo insieme>> propose, sempre con un sorriso raggiante.
<<Si è una buona idea>> accettai volentieri. Aveva sbagliato nei confronti di Tyler, lo sapevo bene, ma non potevo rinunciare all'unica persona che si era dimostrata disponibile nei mie confronti. Kyle ed io potevamo diventare amici e non doveva importarmi se a Tyler l'idea non piaceva. Non era lui a decidere con chi dovevo e potevo frequentarmi.
<<Però possiamo fare a casa tua? Oggi mio padre invita dei suoi colleghi e non vuole essere disturbato>>
Per un attimo lo guardai titubante. Poi mi ricordai del discorso mentale fatto cinque secondi prima e mi convinsi di avere ragione e di non dover dare spiegazioni al mio fratellastro.
<<Si, va bene>>
<<A Tyler invece? Non penso gli farà piacere>>
Scrollai le spalle.
<<Senti Jess mi dispiace davvero per ieri. Sono stato un idiota a reagire così>> chinò la testa e mi parve davvero pentito.
Così annuii e gli sorrisi.
Le lezioni finirono, uscii di fretta dall'aula e mi avviai verso casa.
___________________________<<Mamma sono a casa!>> regnava un silenzio spaventoso.
<<Mamma!>> urlai ancora.
<<Jessica tua madre è uscita a fare la spesa>> mi disse Michael vestito di tutto punto. Stava scendendo le scale.
<<Ah>> era parecchio abbattuto. Forse sapeva di Tyler.
<<Michael devo dirti una cosa che riguarda Tyler>>
<<So già tutto, tranquilla. Ma grazie. Vuoi un piatto di pasta?>>
<<No tranquillo mi faccio un panino.>>
<<Bene, allora io vado, ho una riunione con dei colleghi>>
Prese le chiavi della sua auto e uscì di casa. Finalmente sola mi preparai un panino e decisi di mangiarlo in camera mia davanti ad una serie tv. Così mi recai al piano superiore, ma appena aprì la porta della mia stanza, vidi Tyler seduto sul letto che sfogliava le pagine di Tutta colpa delle stelle.
<<Cosa ci fai qui?>> chiesi infastidita. Era una mancanza di rispetto entrare nella mia stanza quando non c'ero. Io non l'avevo mai fatto con lui.
<<Un ciao Tyler come stai non sarebbe male, sai>> esordì, poggiando il libro sul comodino.
<<Non hai risposto alla mia domanda. Dimmi che cavolo ci fai qui>>
<<Mi dai un pò del tuo panino?>> sbuffai spazientita.
<<Okay, okay, la smetto di fare l'idiota>> alzò le mani in segno di arresa <<Tua madre è una spiona e anche tu> mi puntò un dito contro.
<<Come scusa?>>
Si avvicinò a me a passo lento.
<<Tua madre è una spiona. Ha raccontato a mio padre che ho marinato la scuola. E tu stavi per farlo poco fa>>
<<Non dare della spiona a mia madre visto che la conosci da molto poco. E poi l'ha fatto sicuramente per il tuo bene>>
<<Oh certo come no! E tu invece perché stavi per fare la spia?>>
<<Senti Tyler, pensa quello che ti pare>> ignorai la sua presenza e mi stesi sul letto a mangiare con tranquillità il panino. Ma lui rimase fisso a guardarmi, dandomi parecchio fastidio.
<<Vuoi rimanere a fissarmi tutto il giorno o ti deciderai a tornare nella tua stanza? Fai impressione>> lui non rispose. Al contrario si avvicinò e si sedette sul letto accanto a me. Guardava il vuoto immerso nei suoi pensieri.
Restammo così più del previsto, ognuno immerso nei propri pensieri, fin quando non suonarono il campanello.
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Tyler pov'sAndai ad aprire e trovai davanti a me tre figure maschili. Erano Logan, Justin e Zac.
<<Ciao ragazzi>> li salutai sbadigliando. Non ero in vena di passare del tempo con loro. Volevo riposarmi e poi stare in stanza da solo con Jess non mi dispiaceva.
<<Ei amico. Siamo qui per Jessica, ricordi?>> chiese Zac sorridendo.
<<Si lo so. Entrate dai>> li ospitai in casa e tutto quanti si avviarono verso il piano superiore. Li seguii. Bussarono alla porta e Jessica aprì subito.
<<E voi siete?>> chiese aggrottando la fronte.
<<Siamo gli amici di Tyler. Piacere io sono Logan>> il ragazzo dai capelli castani porse la mano a Jessica e lei si presentò.
<<Sono Jessica, piacere>>
<<Io sono Zac>> si presentò il più timido del gruppo.
<<Io Justin>>
<<Ciao Justin>> rispose lei.
<<Sei molto carina!>> esclamò Zac. La mia sorellastra arrossì al complimento. A me invece diede molto fastidio, anche se non sapevo perché.
<<Grazie! Scusate ma dovrei studiare>> li liquidò. Sapevo che non avrebbe studiato. Chiuse la porta e noi ci avviammo verso la mia stanza. Bloccai Zac sulla soglia della porta.
<<Amico vacci piano>> lo avvisai cercando di mascherare quella strana sensazione di fastidio che provavo.
<<Si Tyler stai tranquillo>> disse poggiando una mano sulla mia spalla <<Non fare il geloso>> continuò per poi sdraiarsi sul mio comodo letto.
Proprio in quel momento suonò un'altra volta il campanello e scesi al piano inferiore. Ma Jessica mi superò rapidamente e corse ad aprire con il sorriso in faccia. Chi diavolo era?
<<Ciao Kyle!>> lo salutò invitandolo dentro casa.
<<Che cazzo ci fa lui qui?>> domandai scioccato. Dopo l'accaduto dell'ultima volta aveva avuto il coraggio di invitarlo di nuovo?
Era proprio una stronza!
Anche i miei amici ci raggiunsero. Rimasero tutti a bocca aperta, tranne Zac.
<<Ei Kyle come va?>> gli diede una pacca sulla spalla.
<<Bene Zac, è un piacere vederti>>
<<Non sapevo aveste ancora rapporti>> sussurrai all'orecchio del mio amico.
<<Non abbiamo mai litigato>> scrollò le spalle con indifferenza.
<<Bene Kyle, entra, andiamo a studiare>> Jessica prese la mano di Kyle per poi portarlo in camera sua.
<<Wow! Hai una sorellastra amica del tuo nemico>> mi derise Logan avvicinandosi a me.
<<Che sfiga!>> esclamò Zac, guadagnandosi un'occhiataccia da parte mia.
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Il Mio Amato Fratellastro (IN REVISIONE)
Romance[Completa] Jessica Ross, diciassette anni, vive ad Hollywood con sua madre Sara, una donna che nonostante le difficoltà passate è riuscita a prendersi cura della figlia e a non farle mancare niente. È una ragazza che crede nell'amicizia e non si las...