Il Mio Amato Fratellastro (IN REVISIONE)

16- Dubbi

Ci stavamo baciando. Tyler Jonhson, il ragazzo più strano sulla faccia della terra, stava baciando me.
Inizialmente mi sentii dannatamente in colpa. Insomma, aveva baciato Chloe, ed io Kyle, affermando che mi piaceva sul serio.
Ma questo senso di colpa svanì quando mi accorsi che il suo cuore batteva da impazzire e soprattutto quando capii che desideravo quel contatto più di qualsiasi altra cosa.
A rovinare il momento fu l'immagine del sorriso di Chloe che si presentò nella mia testa. Scansai Tyler in modo brusco, facendolo indietreggiare.
<<Tyler no!>
<<Cosa no?>>
<<Non possiamo!>>
<<Non possiamo?>> domandò incredulo.
<<Esatto. Tu hai appena baciato Chloe... state insieme?>>
<<Io non sto con Chloe>>
<<E allora perché l'hai baciata?>> la sua risposta mi sorprese. L'aveva baciata per puro divertimento? Era un donnaiolo come aveva detto Kyle?
<<Quindi fammi capire, tu la stai prendendo in giro?>>
<<Io...>> il suo silenzio fu un colpo al cuore. Giocava con i sentimenti delle ragazze, le baciava solo per vantarsene poi con i suoi amici. Quindi stava facendo lo stesso con me.
Il mio volto si trasformò in un misto di delusione e disprezzo, così cercò di rimediare al danno fatto.
<<Jess, ti prego, non ricominciamo a discutere. Ero solo un pò brillo e non so nemmeno io perchè l'ho fatto>>
<<Bene>> annuii, facendogli capire di voler chiudere il discorso.
<<A me tu->>
<<Io cosa? Tu prendi in giro tutte Ty, è questa la verità!>>
<<Jess calmati dai>> mi toccò la spalla ma io scansai la sua mano con molta violenza.
<<Vai in camera tua Tyler. Non voglio nè vederti nè ascoltarti. Sparisici>>
<<E del nostro bacio che mi dici?>>
<<Niente! Non ho niente da dirti!>> lui senza pensarci due volte andò via dalla mia camera, sbruffando e sbattendo la porta. Io mi addormentai all'istante, tra mille pensieri e domande.
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La mattina seguente, essendo sabato, mi svegliai alle dieci e trenta e andai subito a fare colazione. Mangiai del latte con i biscotti, nel silenzio più assoluto, visto che mamma e Michael non c'erano e Tyler dormiva ancora.
Mi arrivò un messaggio da parte Kyle. Mi chiedeva di uscire con lui quello stesso pomeriggio. Rifiutai perchè avevo molto da studiare.
<<Già sveglia?>> mi girai di scatto appena sentii la voce impastata da sonno di Tyler, che era a petto nudo. Anche se la vista del suo fisico me lo impediva, decisi di ignorarlo totalmente e continuai a fare la mia colazione.
<<Jess parlami, non fare la bambina!>> esclamò andando verso il frigorifero per prendere un pò di succo alla pesca. La sua constatazione mi infastidii e non poco ma continuai a mostrarmi indefferente.
Non smetteva di fissarmi, ciò non mi permise di mangiare tranquillamente.
<<Potresti smetterla di fissarmi perfavore>> mi alzai per posare la tazza e i biscotti.
<<Hai detto che non vuoi parlarmi. Eppure lo stai facendo>> scrollò le spalle con fare divertito.
<<Smettila Tyler, giuro che non ti sopporto più e ti odio da morire quando fai così>>
<<Tranquillizati Jess>>
<<Smettila di parlarmi> gli puntai un dito contro, furiosa.
<<Sei lunatica>> continuò lui. Presi il cellulare e inviai un messaggio a Kyle, dicendogli di aver cambiato idea e che quel pomeriggio mi avrebbe fatto piacere uscire. Non avrei sopportato un secondo di più la costante presenza del mio fratellastro.
<<A chi scrivi?>> Tyler si sporse in avanti per sbirciare, ma feci in tempo ad allontanare il telefono, così non lesse nulla.
<<Non sono cavoli tuoi>> risposi posando il cellulare sul tavolo.
<<Dai dimmelo, a chi stavi scrivendo?>> mi arresi, tanto avrebbe insistito.
<<A Kyle. Prima mi aveva chiesto di uscire ma avevo detto di no. Ora però ho cambiato idea, non ho intenzione di passare un intero pomeriggio con te>> dissi per poi salire in camera mia. Iniziai a scegliere i vestiti per quel pomeriggio e optai per una maglietta rosa corta e dei jeans neri. Mi truccai leggermente e, dopo pranzo, cominciai a fare un pò di compiti.
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Tyler pov's

Mentre ero in salone a guardare il mio film preferito qualcuno suonò alla porta. Mi alzai di malavoglia dal divano e andai ad aprire. Davanti a me trovai quello stupido di Kyle.
<<Ciao, che ti serve?>>
<<Sono qui perché io e Jessica dobbiamo uscire>> rispose per poi entrare in casa e guardarsi intorno come se non l'avesse mai vista prima d'ora. Chiusi la porta alle mie spalle e andai a sedermi sul divano, per continuare a guardare il film.
<<È in camera sua?>> domandò prima di salire le scale.
<<Penso proprio di si>> riuscii a trattarlo bene e non aprire una futile discussione. Era solo un cafone e non valeva la pena discuterci.
Però non riuscivo proprio a capire Jessica cosa ci trovasse in lui. Non aveva niente in più di me. Ero sicuro che si sarebbe stancata presto della sua presenza.

Jessica pov's

Mi svegliai. Mi ero addormentata sul libro di storia. Ero tutta sudata, oh cavolo! La porta si aprì improvvisamente, rivelando la figura preoccupata di Kyle.
<<Jess sono dieci minuti che busso!>> si avvicinò a me a passo felpato.
<<Si lo so scusa è che mi sono addormentata>>
<<Capisco... vuoi restare a casa?>> l'idea mi allettava, ma non potevo di certo cacciarlo.
<<No, usciamo. Vado solo a rinfrescarmi un pò >> mi alzai dalla sedia e andai verso il bagno, che era di fronte la mia camera.
Tutta la voglia che avevo di uscire era passatta completamente.
Bugia.
Non avevo mai avuto voglia di uscire. Avevo detto di sì solo per non stare con Tyler, ma a questo punto avrei preferito lui.
Sciacquai il volto, scordandomi però di essere truccata. Mi ritrovai con tutto il mascare calato.
<<Cazzo!>>
<<Si vede che non ti va di uscire con lui>> mi voltai di scatto nella direzione di Tyler che era entrato nel bagno, chiudendosi la porta alle spalle.
<<Come scusa?>> feci finta di non aver sentito. Asciugai il volto.
<<Hai capito bene. Ammettilo che non ti va di uscire con quello scemo>> insistette, offendendolo come sempre e avvicinandosi minaccioso a me.
<<Io voglio uscire con lui>> risposi titubante. Tyler sorrise.
<<Okay, forse non tanto, ma solo perché mi sono appena svegliata>> mentii, chinando la testa. Il suo sguardo magnetico mi metteva in soggezione.
<<Tu lo ami?>>
<<Come?>>
<<Tu ami Kyle?>>