"Torno subito" mi dice prima di lasciarmi un bacio sulla testa.
"Va bene..."
"Ehi? Mi sorridi?"
Gli faccio un sorriso forzato.
"Facciamo una cosa"
"Cosa devi fare?"
"Vieni con me! Ti da fastidio che vada da Eleonora, allora vieni con me"
"No Nico..."
"Lol muoviti"
Mi trascina fino alla porta e non vuole sentire ragioni, per cui accetto.
Metto la sua felpa, che è la prima cosa per coprirmi che trovo ed usciamo.
Andiamo a piedi, Eleonora abita vicino e mentre camminiamo Nicolò mi tiene un braccio intorno alla vita.
Arriviamo e io insisto di aspettarlo fuori ma lui citofona e si infila nel portone portandomi con sè.
Appena Ele ci apre c'è un momento di imbarazzo, ma poi ci fa entrare.
Nicolò le richiede parte dell'erba che lei ha nascosto a casa sua ed Eleonora gliela va a prendere.
"Come cambiano le cose! Una volta ero io a chiedere l'erba a te" dice scherzando mentre torna da camera sua con un pacchetto in mano.
Nicolò sta allo scherzo, mentre io rimango impassibile, lui se ne accorge e mi prende per mano.
"Ehi dobbiamo andare ti ricordi, avevamo quell'impegno?"
Lo guardo male, ma dato che anche io voglio andarmene, fingo di ricordare e ci avviamo alla porta.
Appena usciamo cerca di abbracciarmi ma mi allontano.
"Lol?"
"Mmm?"
"Che hai?" Mi blocca appena giriamo l'angolo.
"Niente..."
"Si certo niente!"
"È che mi da fastidio vedervi scherzare, stare così vicini..."
"Lol!"
"Che c'è?"
"Vieni qua stupida"
"No"
"Puoi avere tutti i dubbi che vuoi, ma intanto l'unica ragazza che voglio io sei tu"
Lo guardo.
Si avvicina al mio orecchio e mi sussurra "torniamo a casa che mi faccio perdonare"
Mi sorride e io alzo gli occhi al cielo ridendo.
"Andiamo?"
Annuisco e mi incammino, prendendolo per mano.
Mi da un bacio sulla guancia e poi stacca la mano dalla mia e la mette nella tasca posteriore dei miei jeans.
