Aggiusto le valigie così quando Nicolò tornerà sarà tutto pronto.
Decido di fare un giro in centro e vado a fare un po' di shopping.
Torna a prendermi in hotel che sono le 20.
"Perfetto possiamo andare" prende le valigie e le porta verso la macchina.
Mi fermo alla reception per pagare ma "il conto è già stato saldato" per cui vado in macchina.
"Nicolò per caso c'entri tu con la mia camera già pagata?"
"Non so di cosa tu stia parlando" mi risponde, col sorriso stampato.
"Nicolò dobbiamo parlarne di questa cosa, non va bene"
"Sei mia moglie, perché non dovrei"
"Perché appunto, voglio contribuire alla nostra famiglia.... fa strano essere chiamata moglie eh" rido.
"Piccola chi guadagna di più in famiglia? Fin quando stai con
me non ti faccio cacciare manco un euro"
"Nicolò non va bene!"
"Eddai lasciati coccolare su"
Mi cinge le spalle con un braccio e mi da un bacio sulla guancia.
"Non devi" gli dico mentre lo abbraccio.
Andiamo in macchina e accendo la radio.
"Piccola dobbiamo andare a fare la spesa prima di tornare a casa"
"Non puoi andarci tu? Nico io devo sfasciare tutte le valigie"
"Va bene, vuoi qualcosa in particolare?"
"Non sono incinta mi dispiace! Non ho voglie"
"Peccato ci speravo" mi guarda e sorride.
"Nicolò attento!" Gli dico io, vedendolo distratto.
Mi lascia a casa portandomi su le valigie.
"Torno subito" mi da un bacio a stampo e poi va via.
Mentre è fuori prendo qualcosa dal frigorifero e inizio a cucinare.
Aspetto Nicolò e quando arriva lo accolgo con addosso solo un completino intimo che lascia poco all'immaginazione e sopra una vestaglia di seta rosa.
"Buonasera" mi dice Nico venendomi ad abbracciare da dietro mentre sto cucinando.
"Ehi ciao amore"
"Che hai cucinato di buono?"
Si stringe a me e mi bacia il collo.
"Sorpresa!"
