Quando finalmente mi sveglio Nicolò è poggiato al mio letto e dorme, per cui aspetto cercando di non svegliarlo muovendomi.
"Lol! Oddio menomale da quanto sei sveglia? Dovevi svegliarmi piccola"
Noto che ha gli occhi gonfi e rossi dal pianto, non l'ho mai visto così.
"Cazzo ho rischiato di perdere anche te! Non avrei saputo cosa fare"
"Che è successo?"
"Hai avuto un'emorragia mentre ti operavano, era abbastanza grave, ti hanno tenuta lì dentro un sacco di tempo"
"Sssh è tutto ok, vieni qui" mi sposto sul letto e gli faccio spazio.
"Nico mi dispiace"
"È colpa mia..."
"Non è colpa tua amore! È stata colpa della tua ex, non tua! Non potevi prevedere che sarebbe arrivata a tanto, non potevi nemmeno prevedere che saremmo tornati insieme!"
"Si ma..."
"Niente ma, saresti stato un bravo padre, sei un bravo ragazzo e un bravo fidanzato, niente ma Nico, ora basta, non ce la faccio a vederti così e non poter fare nulla"
Annuisce e mi bacia il collo.
Mi tengono un po' sotto osservazione, quindi rimarremo in ospedale per qualche giorno.
"Nico vai a casa a riposare, io sto bene"
"No rimango qui"
"Sicuro? Dovresti riposarti, sei stanchissimo"
"Sto bene qui con te"
Lo abbraccio e gli faccio i grattini mentre lui posa la testa sulla mia spalla.
Dopo qualche ora vengono a trovarmi i ragazzi tutti dispiaciuti dato che Nico li aveva avvisati.
"Ragà sto bene, non è un funerale, non ci arrendiamo, finché non ce la faremo ad avere una famiglia" dico appena li vedo entrare tutti tristi.
"È che ormai ci eravamo abituati all'idea che saremmo diventati zii" mi risponde Arturo.
"E lo diventerete, fidati!"
Passiamo la giornata insieme e poi vanno via.
Cerco di fargli convincere Nicolò ad andare, ma non vuole lasciarmi sola, quindi dormiamo abbracciati stretti stretti nel mio letto avendo sempre paura che lui possa cadere muovendomi.
