Passiamo la giornata in giro in esplorazione fin quando non abbiamo fame, quindi Nicolò si ferma in mezzo al nulla e parcheggia.
Caccia una busta dal bagagliaio e si incammina.
"Perché ti sei fermato qui? Dove mangiamo? Io ho fame" Gli dico come una bambina lagnosa aggrappandomi al suo braccio.
"Ora vedrai" mi da un bacio sulla fronte e mi trascina con sé.
Abbiamo solo vegetazione intorno, non c'è ombra di essere umano intorno a noi, né case né niente.
Arrivato all'ombra caccia una coperta dalla busta e la sistema.
"Non ci credo un pic nic" inizio a battere le mani.
"Beh ci ho provato già una volta in modo tradizionale, stavolta voglio sorprenderti in modo che tu non mi possa dire di no" mi abbraccia.
"Se vuoi ti rispondo ora"
"No no goditi questa giornata" mi bacia dolcemente.
Ci sediamo sulla coperta e inizio ad aprire le scatole di cibo confezionato che ha portato.
"Beh non è il massimo però..."
"Il massimo ce l'ho già" Gli rispondo, appoggiandomi alla sua spalla e lasciandomi coccolare.
"Ehi hai preso anche i miei tramezzini preferiti dimmi se non dovrei amarti" dico dando un morso al mio tramezzino vegan.
Mangiamo e decidiamo di rimanere ancora un po' lì da soli.
Nicolò si stende appoggiando la testa alle mie gambe e io gli faccio le coccole e lo bacio.
"Sei la cosa più bella che mi sia potuta succedere, con tutti i tuoi difetti e i casini che combini" Gli dico accarezzandogli le guance.
Sembra un bimbo così, si lascia coccolare e penso che in fondo ho sempre preteso anche troppo da lui.
È così fragile, l'ho sempre visto come un tipo forte, ma mi accorgo solo ora che in realtà anche lui a volte ha bisogno di dimostrazioni.
"Lol se continui ad accarezzarmi la fronte mi addormento" mi dice con gli occhi chiusi, sorridendo.
"Fa niente, intanto devo guidare io"
"Nooo scherzavo, a stasera ci voglio arrivare, voglio almeno sapere se mi avresti sposato di nuovo"
"Che scemo che sei! Vado piano, promesso" Gli dico chinandomi e baciandolo.
