Ti devo parlare

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Torno a casa e Nicolò non c'è.
Mi metto comoda con una maglietta di Nico che mi arriva poco sotto al culo e mi rilasso sentendo musica.
Mentre sto al pc mi arriva una mail.
Cazzo.
Avevo fatto richiesta per un lavoro per un giornale di moda, a Milano mentre io e Nicolò ci eravamo lasciati.
È il lavoro dei miei sogni e finalmente mi hanno accettata, nella mail c'è scritto che dovrei iniziare dalla prossima settimana.
Sono troppo felice, ma nello stesso tempo non so come la prenderà Nicolò dato che non gliene avevo parlato pensando fosse impossibile.
Mentre lo aspetto vado a cucinarmi qualcosa e quando parte una delle canzoni con cui sono fissata in questo periodo inizio a ballare con la musica ad altissimo volume.
"Sai è proprio bello stare a guardarti, ma non ce la facevo più" mi sento abbracciare da dietro da Nicolò che nel frattempo è tornato.
Mi fa spaventare, ma poi continuo a ballare con lui che mi stringe e lo provoco twerkandogli contro.
Mi immobilizza tra sé e il mobile e mi costringe a piegarmi .
"Non si fa così bimba, meriti una punizione" mi stringe una mano sul fondoschiena e mi lancia uno sguardo malizioso.
Rido e cerco di rialzarmi per baciarlo.
"Ti scopo così forte che non cammini per due giorni" mi sussurra all'orecchio.
"Nicolò c'è la pentola sul fuoco, ora si brucia tutto" Gli dico ridendo
"Ora non più" allunga una mano e chiude il fornello sorridendo.
Si toglie i jeans e i boxer e abbassa i miei slip.
Mi prende da dietro facendomi sussultare.
"Nico ti prego piano" reclino il collo per baciarlo e lo imploro quando aumenta la velocità delle spinte.
"Cosa?" Mi dice all'orecchio aumentando ancora le spinte e mi stringe una mano al collo.
Non riesco a trattenere i gemiti, ma fortunatamente la musica copre i rumori.
"Piccola vieni per me" mi sussurra e poi mi lascia qualche succhiotto sulla mascella.
Poco dopo vengo e lui subito dopo di me.
"Sei così sexy quando dici il mio nome" mi dice rivestendosi.
"Ora me lo dai un bacio come si deve?" Gli faccio il broncio.
"Ma certo vieni qui!" Spalanca le braccia e mi accoglie.
"Mi hai fatto davvero male"
"Mmm? Non mi sembrava prima eh"
"Che scemo che sei"
"Beh che c'è da mangiare?" Mi dice e tutto ad un tratto mi ritorna in mente il lavoro.
"Nicolò ti devo parlare"

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Mi sono sempre soffermata sulle mani, ma vogliamo parlare delle gambe di Nicolò? Io boh (a parte che a me i ragazzi con i tatuaggi sulle gambe fanno impazzire, ma lui proprio >>>>>

Mi sono sempre soffermata sulle mani, ma vogliamo parlare delle gambe di Nicolò? Io boh (a parte che a me i ragazzi con i tatuaggi sulle gambe fanno impazzire, ma lui proprio >>>>>

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