Mi sveglio e non ho la minima voglia di alzarmi.
"Ehi buongiorno" mi stringe ancora di più a sé e mi coccola.
Prendo il telefono e scrivo a Giulia che non sarei andata.
"Tranquilla dai riposati" mi dice, la ringrazio e poso di nuovo il telefono.
Passo tutta la giornata a letto con Nicolò che mi fa le coccole.
È davvero dolce, lo guardo negli occhi mentre mia accarezza delicatamente una guancia con il pollice.
"Ti amo" Gli dico avvicinandomi a sfiorare le sue labbra.
"Anche io" mi morde leggermente e poi mi bacia.
Mi allontano per osservarlo mentre seguo il contorno dei suoi zigomi e della sua mascella con il dito.
"Sei così bello amore" Gli dico sorridendo "come fai a stare con me?"
"Lo sei anche tu e hai anche tantissime altre qualità"
"Tipo? Romperti sempre le palle?"
"È il tuo modo di dimostrarmi che mi ami, giusto?"
"Certo"
"Ecco vedi?" Mi sorride.
"Nico?"
"Dimmi"
"Facciamo una festa? Per festeggiare la gravidanza e rivelare a tutti che è un bimbo? Daaai invitiamo tutti i nostri amici!"
"Se ti fa felice tutto quello che vuoi"
Lo bacio e iniziamo a pianificare la festa.
Arriva il giorno della festa e ci sono tutti, ho invitato Marina, Eleonora, Alessia, i miei colleghi e un'altra mia vecchia amica e ci sono vari amici di Nicolò.
Vedo Nicolò socializzare con il figlio della mia amica e mi si scioglie il cuore, tanto che vado a dargli un bacino sulla spalla e lui si gira e mi sorride.
"Ci sai fare con i bambini" Gli dico e lui in risposta mi abbraccia
"Immagina con nostro figlio come sarà bello" rido e lo bacio.
"Vado a prendere altra birra che l'hanno finita tutta" dico a Nico e sciolgo l'abbraccio.
"Hai bisogno di una mano?"
"No no figurati!"
Vado in cucina e poco dopo sento una presenza dietro di me.
"Lascia che ti aiuti" dice un ragazzo con i capelli rossi, prendendo un cartone di birre
"Nicolò stavolta ha esagerato, cazzo una botta te la darei anche se sei incinta" mi guarda e io vorrei tirargli un ceffone, ma ho le mani impegnate, perciò mi limito a fulminarlo con lo sguardo.
"No grazie" Gli dico secca, voltandomi verso la porta.
"Comunque piacere Gionata"
"Piacere, la ragazza di Nicolò" gli sorrido scocciata.
"Dai, nome? Così ti cerco su Instagram, immagino che foto che metti, col culo che hai"
"No grazie non ci tengo" esco dalla cucina, come Dylan e Umberto mi vedono uscire seguita da Gionata e mi guardano con un'espressione interrogativa.
