Torno a casa che è sera tardi e trovo Nicolò sul divano che appena mi sente entrare scatta in piedi e viene verso di me.
"Dove sei stata? Stai bene? Oddio sei gelata vieni" mi stringe a sè per riscaldarmi e io sono così stanca che non faccio nemmeno resistenza.
"Avevo perso le speranze, però ti ho preparato la cena, vado a riscaldarla?"
Faccio no con la testa e chiudo gli occhi poggiando la testa alla sua spalla.
"Bimba scusami, davvero non volevo sono un coglione non so cosa mi è preso" mi dice baciandomi i polsi.
"Tesoro mi dispiace... ti prego perdonami... ero troppo incazzato e tu non c'entravi niente" mi dice con gli occhi lucidi.
"In realtà non c'entra niente nemmeno lui" indica con la testa il telefono e io lo guardo aspettando che continui.
"Sono un cretino, deve arrivare qualcuno che vuole allontanarti da me per farmi capire che non ti tratto come meriteresti..."
Lo guardo negli occhi e lui ricambia lo sguardo, è sincero.
"Non ti ho mai detto niente di quello che ti ha detto lui... ti ho sempre dato per scontata è c'è voluto quel messaggio per farmi capire che sto sbagliando totalmente con te..."
"Ehi Nico non è vero, è tutto ok..." gli accarezzo una guancia.
"Ti amo piccola, non saprei stare senza di te" mi abbraccia dolcemente e mi da un bacio sui capelli.
"È tutto ok... anche io ti amo"
"Sicura?"
"Ma certo" lo bacio, mentre lui fissa i lividi e li accarezza delicatamente.
"Ti prego non avere paura di me, non succederà più".
Annuisco.
"Ehi vieni a letto? Sono stanca"
"Ma certo"
Mi segue in camera e dopo essermi fatta una doccia mi sistemo sotto le coperte.
"Buonanotte bimba" mi dice mantenendo le distanze.
"Buonanotte" Gli dico attirandolo verso di me.
Mi bacia e lo sento sorridere, come si stacca inizia a farmi carezze al viso e mi addormento rilassandomi con le sue coccole.
