Better Way || Louis Tomlinson

Capitolo 18

HARRY’S POV

Non so come era successo,non so cosa mi aveva spinto a farlo. Mi ero ritrovato a baciare una ragazza,quella ragazza che avevo conosciuto grazie a Louis. Si chiamava Summer ed era a dir poco bellissima. I suoi lineamenti erano perfetti,quasi disegnati da uno che se ne intende. Non potevo dire di conoscerla bene ma quel poco che le avevo parlato,mi era servito per capire che era la dolcezza ritratta a persona. Ci eravamo ritrovati in camera del mio migliore amico,a fare l’amore. O forse non dovrei chiamarlo amore.

Tra un bicchiere e l’altro,tra un ballo e una chiacchierata,avevo avvertito necessariamente il bisogno delle sue grandi labbra. L’avevo presa per mano e l’avevo portata in quella camera.

Il suo esile corpo ancora coperto dall’intimo si muoveva sinuosamente sul mio. Le sue labbra stavano baciando il mio petto e io stavo a guardarla con gli occhi socchiusi per il piacere che mi stava procurando. Le sue mani scesero a sfiorarmi l’erezione da sopra i boxer e fremetti al contatto. Avevo bisogno di più. Era incredibile come una ragazza potesse provocare quella sensazione che stavo provando in quel momento. Strinsi le lenzuola con le dita mordendomi il labbro.

La sua bocca si fermò su un lembo di pelle del mio petto e cominciò a succhiare con violenza. Si rialzò qualche secondo dopo per ammirare il suo lavoretto e sorridermi. Ricambiai il sorriso cercando di sembrare il più tranquillo possibile,anche se avevo bisogno di possederla. Era strano,non mi era mai successo. La presi per le spalle costringendola a chinarsi su di me. Avvicinai il mio viso al suo e presi a baciarla con dolcezza,mentre le mie mani accarezzavano i suoi capelli morbidi,corvini e dannatamente profumati.

Mi stava facendo impazzire,letteralmente. 

Le mie mani scesero ad accarezzarle la schiena e a disegnare cerchi immaginari su di essa. Sentivo il suo bacino sfregarsi sul mio,segno evidente del bisogno che anche lei aveva di me. Preso dall’eccitazione e da quella continua necessità che cresceva sempre di più,la spinsi sotto il mio corpo con una mossa. 

Mi guardò mordendosi il labbro e mi innamorai del suo sguardo. I suoi occhi erano grandi e profondi,ti ci potevi perdere. Senza perdere quel contatto visivo,che mi incantava,fece scivolare la mano tra i nostri corpi,cominciando a giocare con l’elastico dei miei boxer.

Abbassai lo sguardo e la guardai mentre armeggiava esperta su quello strato di stoffa che cominciava a darmi fastidio. Dopo qualche mossa per provocarmi,sfilò i miei boxer facendoli scivolare ai piedi del letto. Le sorrisi soddisfatto dopo quella mossa e presi a baciarla di nuovo,ma stavolta con più foga. 

La mia mano scivolò sotto la sua schiena e sganciai il suo reggiseno. Abbassai le bretelle di questo,strappandoglielo via e lanciandolo in un punto indefinito della stanza. Mentre continuavo a baciarla,la mia mano scese a sfiorarle gli slip,che spostai a sinistra con un dito,intrufolandone un altro dentro la sua intimità.

Inarcò la schiena allontanando le sue labbra dalle mie e gemendo senza ritegno,provocando in me ulteriore eccitazione. Continuai con il mio lavoro. Amavo vederla godere,vederla così vulnerabile. Era uno spettacolo per i miei occhi. 

Quando mi accorsi che stava per raggiungere l’apice del piacere,tolsi le dita e sfilai i suoi slip. 

Presi a baciarle il collo sfregando il mio bacino sul suo. Prese il mio viso tra le mani e mi fece spostare gli occhi sui suoi.

La guardai per qualche secondo respirando affannosamente,così come lei. Senza perdere di vista i miei occhi,allargò le gambe guardandomi in modo supplichevole. Non volevo arrivare a tanto,ma non riuscivo a resisterle. 

Annuii e mi alzai: “Louis dovrebbe avere un preservativo da qualche parte.” Dissi aprendo un cassetto.

Lei mi guardava impaziente,come se avesse immediato bisogno di sentirsi mia,di essere posseduta.