Capitolo 35

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“Buongiorno a tutti!” Esclamai con la più falsa aria di felicità non appena entrai in cucina.
Harry e Scar,che stavano armeggiando con i fornelli,si girarono verso di me ma il loro sorriso a trentadue denti sparì non appena si accorsero del mio livido.
“Cosa hai fatto alla guancia?” Mi domandò Harry preoccupato lasciando cadere sul tavolo la ciotola che teneva in mano.
“Niente Harry è che …”
Non ebbi il tempo di rispondere. Si avvicinò a me e appoggiò una mano sulla mia guancia sana scrutando il mio viso con i suoi bellissimi occhi.
“Bree …” Sussurrò.
“Fammi parlare.” Lo interruppi “Sta notte sono caduta dal letto e … sta mattina mi sono svegliata con questo ematoma. Avrò sbattuto sul comodino …” 
Harry sospirò chiudendo e riaprendo gli occhi velocemente:
“Non posso lasciarti sola nemmeno quando dormi?”
“Non preoccuparti. Non è nulla.” Dissi accarezzandogli i capelli.
Sorrise: “Hai già messo qualcosa?”
“Veramente no …”
“Vado a prenderti una pomata ok? Non muoverti da qui!” Disse poi correndo via dalla cucina.
Quanto amavo il mio Harry.
Alzai lo sguardo e incrociai quello di Scar. Mi guardava accigliata. Sicuramente,aveva capito che avevo appena detto una grande e grossa bugia. 
Scostò gli occhi sulla figura di Louis e lo fulminò con gli occhi. 
Sospirai. Non potevo mentire a Scar.
“Quindi … sei caduta dal letto?” Domandò ad alta voce guardando Louis che di rimando,la guardò accigliandosi.
“Perché guardi me?” Domandò lui con fare strafottente.
“Oh niente Louis.” 
“Sì,sono caduta dal letto.” Affermai distraendola e facendole spostare lo sguardo su di me.
“Dobbiamo parlare noi due,Bree.” Disse poi voltandosi di spalle e continuando il suo lavoro.
“Se volete,vi lascio da sole.” Disse Louis.
“Non preoccuparti. Parleremo più tardi.” Disse acida Scar senza voltarsi.
Sbuffai e mi sedetti su un divano,incrociando le gambe.
Poco dopo arrivò Harry,placando il fastidioso silenzio che era piombato improvvisamente in cucina. L’aria era pesante e tagliente.
“Ecco la pomata.” Disse inginocchiandosi di fronte a me e porgendomi una scatoletta.
“Grazie.” Sorrisi afferrandola e la aprii,estraendo la pomata.
“Vuoi una mano?” Mi domandò Harry.
“No grazie,faccio da sola.”
Tolsi il tappo che serrava il tubetto della pomata e ne feci uscire poca,facendola appoggiare su un dito. Portai la mano sulla guancia e a quel gesto,sentii il dolore pulsare. Gemetti di dolore chiudendo gli occhi.
Louis,si voltò verso di me con aria preoccupata.
Non riuscivo mai a capirlo,quel ragazzo.
“Piccola,vuoi una mano?” Ripeté Harry appoggiando le mani sulle mie ginocchia.
“Farebbe male lo stesso …” Sussurrai allontanando la mano. 
“Cosa succede?” 
Spostammo tutti lo sguardo in direzione della porta. Era entrato Zayn,che era stato fuori a fumare una sigaretta.
“Operazione in corso!” Scherzai io indicandomi la guancia.
Lo vidi sorridere e sfregarsi le mani.
“Un fantasma è venuto a trovarti sta notte?” Domandò sorridendo.
Annuii: “Probabilmente sì.” Risposi spostando lo sguardo verso Louis.
“Fa’ fare a me.” Disse poi Zayn avvicinandosi al lavabo della cucina. Si tolse il giubbotto,lo appoggiò su una sedia e aprì il getto d’acqua per lavarsi le mani.
Le asciugò con una presina e si avvicinò al divano,sedendosi poi accanto a me.
“mmmh … è solo un ematoma.” Disse appoggiando due dita sul mio mento.
“Lo so,ma fa male.” Sibilai a denti stretti.
“Lascia fare a me. Ti prometto che non ti farò male.”
“E se sentirò dolore?” Scherzai.
“In tal caso potrai tirarmi un ceffone e io la smetterò.” Sorrise.
Mi sorpresi della dolcezza e della simpatia di Zayn. Non si era mai comportato così tanto bene con me quelle poche volte in cui avevamo parlato.
Quella situazione,mi sarebbe servita da lezione: mai giudicare un libro dalla copertina.
Zayn era un tipo riservato,un po’ sulle sue. Ma ci bastava poco per tramutarlo in un angelo. 
Harry si alzò e si sedette di fronte a noi.
Zayn,prese in mano la pomata e se la spalmò sulla mano.
“Rilassati Bree …” Mi sussurrò appoggiando la mano sulla mia guancia.
Sussultai al contatto della sua mano fredda sulla mia pelle calda,ma non sentii alcun dolore. Le sue mani erano morbide e delicate,molto più delle mie che ero una ragazza. Cominciò a massaggiarmi delicatamente,sfregando l’indice e il pollice sul gonfiore che era comparso. Mi chiedevo,come poteva uno schiaffo procurare quel livido? Era Louis troppo forte o io troppo debole? Credo entrambe le cose. 
Improvvisamente,sentii Louis sbuffare e il mio sguardo si spostò su di lui.
Si alzò facendo strisciare violentemente la sedia sul pavimento e a passi veloci,uscì dalla cucina.
“Cos’ha Louis?” Domandò Zayn ad Harry senza distogliere lo sguardo dalla mia ferita.
Harry fece spallucce: “Non lo so,forse si stava semplicemente annoiando.”
Due secondi dopo,sentimmo la voce della televisione proveniente dal salotto. Louis la aveva accesa.
“Evidentemente non sopporta queste SCENE FORTI.” Disse Scar alludendo al fatto che Zayn mi stesse medicando. Forse Louis,si era sentito in colpa. 
Spostai lo sguardo sul viso di Zayn e non potei fare a meno di pensare che fosse bellissimo.
La sua pelle ambrata,i suoi occhi dolci color nocciola e quell’accenno di barbetta lo rendevano davvero affascinante. Mi morsi il labbro inferiore e continuai a fissarlo,cercando di non pensare a quel pizzico di fastidio che sentivo sulla guancia.
“Ho finito.” Disse poi Zayn qualche minuto dopo “Domani mattina starai meglio.” Sorrise.
“Grazie mille Zayn.” Dissi dandogli una pacca sulla spalla.
Si alzò e andò a lavarsi le mani appiccicose di pomata.
“Stai meglio?” Mi domandò Harry.
Annuii: “Passerà,non è niente.”

Dopo qualche minuto,ci ritrovammo tutti a tavola per consumare il pranzo che avevano preparato Scar ed Harry. Come al solito,mi sentivo una nullità visto che avrei dovuto cucinare io che ero una delle “donne di casa”. E invece,avevo dormito e poltrito per tutta la notte.
“E’ davvero buono.” Disse Harry con aria di supremazia.
“Non montarti troppo Styles.” Affermò Zayn.
Sentii gli altri sogghignare.
“Ognuno ha il suo talento,no?” Disse poi Harry.
“A cosa ti riferisci?” 
“Tu potresti fare il medico. Io il cuoco.”
Zayn rise: “Sì,hai ragione.”
“Io potrei farti da cavia!” Esclamò Niall spostando lo sguardo su Harry.
“Così magari una bella indigestione placherebbe il tuo incredibile e spaventoso appetito.” Gli disse Scar dandogli una pacca sulla schiena.
A tavola,si scatenò una risata.
Solo Louis non rideva,non riuscivo a capire il perché. Da quando aveva visto Zayn medicarmi,si stava comportando in maniera alquanto strana. 
Cercai di trovare il perché a quella domanda che balenava nella mia mente e subito esclusi il fatto che fosse geloso di me. Era impossibile,altrimenti non mi avrebbe picchiata la sera prima,appena gli avevo confessato il mio amore.
Sentii lo stomaco contorcesi. Dove avevo trovato il coraggio? Per quale motivo lo avevo fatto? Mi sarei risparmiata una figuraccia,una delusione e un livido sulla guancia.
Scossi il capo per allontanare quegli orribili pensieri e mi concentrai sui discorsi di cucina di Scar,Niall,Zayn ed Harry.
Il tempo passò così in fretta che non mi accorsi nemmeno che avevamo finito di pranzare. Spostai lo sguardo sul piatto e mi accorsi che non avevo,come al solito,mangiato tutto. 
Dovetti sopportare lo sguardo arrabbiato di Harry.
“Ho mangiato abbastanza.” Sussurrai inclinando il capo.
Annuii sospirando e allungò una mano verso la mia,che era appoggiata al bordo del tavolo. Mi accarezzò le nocche e mi sorrise,trasmettendomi sicurezza.
“Pronti per l’escursione?” Urlò Niall alzandosi da tavola.
“Ovvio che sì!” Esclamò Zayn prendendo Scar per i fianchi e abbracciandola. Lei sorrise e abbassò lo sguardo. Potei notare perfettamente le sue guance,diventare paonazze.
“Andiamo a fare questa escursione dai!” Disse Harry alzandosi da tavola,senza lasciare la mia mano. Mi alzai e lo guardai sorridendo.
“E tu Louis …?” Disse poi Harry guardando l’amico,ancora seduto. Il suo sguardo era posato altrove,le sue mani giunte e le sue labbra serrate.
“Boo? Cos’hai?”

Improvvisamente,Louis alzò lo sguardo e sorrise debolmente: “Non ho nulla. Andiamo dai ..” 
Prendemmo i nostri cappotti e uscimmo fuori. 
La giornata non sembrava delle peggiori. C’era freddo,molto freddo ma comunque era soleggiato.
Alle cinque però,dovevamo assolutamente tornare a casa o ci saremmo persi a causa del buio.
Ci lanciammo all’avventura camminando per i boschi innevati della cima.
Stringevo forte la mano di Harry e mi guardavo attorno meravigliata da tanta bellezza che era la natura lì.
Gli alberi,seppure spogli,erano decorati da alcuni fiocchi di neve che vi si erano appoggiati il giorno prima. Stavamo camminando lungo un sentiero retto,che ci avrebbe portati in un bosco di pini. Amavo il contrasto del bianco della neve con il verde dei pini in lontananza.
Riuscivo a scorgere delle piccole casette di legno,oltre il bosco.
Camminammo per qualche chilometro e finalmente arrivammo nella radura che stavamo cercando. 
“E’ fantastico!” Esclamò Niall.
La radura era enorme,aveva una perfetta forma circolare ed era attorniata da altissimi pini.
“E’ perfetta.” Sussurrai a bocca aperta guardandomi a destra e a sinistra.
“Battaglia di neve?” Domandò Zayn lasciandosi cadere per terra.
“Ci sto!” Esclamò Louis abbassandosi per prendere la neve.
“Io non gioco!” Urlò Scar alzando le mani al cielo e avvicinandosi a me. “Vieni con me?” Mi disse.
Annuii e lasciai andare la mano di Harry,per seguirla. 
Ci sedemmo su una roccia,anche lei ricoperta di neve e spostammo lo sguardo sui ragazzi che giocavano come dei bambini.
“Allora,cosa ti ha fatto Louis?” Mi domandò Scar dopo qualche secondo di silenzio.
Mi voltai verso di lei e vidi che non aveva distolto lo sguardo dei ragazzi.
Sospirai affondando le mani dentro la tasca del cappotto: “Mi ha dato uno schiaffo.”
“Uno?”
“Due. O forse tre.”
Sbuffò infastidita: “Quando la smetterai di farti trattare così?”
“Lo sai come la penso Scar. Ti prego,non rendere le cose ancora più difficili.”
“Potrei dirlo io ad Harry.”
“Non ci provare!” Esclamai puntandole un dito contro.
Fece una smorfia: “Sei una masochista!”
“Non è una novità …” Sussurrai abbassando lo sguardo.
Sentii il suo sguardo puntato su di me: “S – scusami Bree non … non volevo alludere a quello …”
“ … tranquilla.” La interruppi “Lo so che non lo hai fatto apposta.”
Sorrise debolmente e appoggiò una mano sulla mia gamba.
“Dimmi come è successo. Solo se ti va però.”
Sospirai pesantemente: “Sembrava tutto diverso. Per una volta,sentivo il bisogno di sentirmi sua. Non mi sentivo domata o usata. Mi sentivo amata.” Cercai di enfatizzare l’ultima parola “Mi è venuto spontaneo dirgli ti amo …”
“… gli hai detto che lo ami?” Scar strabuzzò gli occhi e schiuse la bocca per la sorpresa.
Annuii: “Ho detto che ne avvertivo il bisogno!”
“E poi cosa è successo?” Mi incalzò.
“Beh poi … mi ha picchiata.”
“C – come? Ti ha picchiata perché gli hai detto che lo amavi?”
Annuii.
“Questo stronzo è un pazzo!” Sibilò Scar a denti stretti.
“Lo so.”
Mi abbracciò,dandomi una pacca sulla schiena in segno di conforto.
“Non ho mai visto una persona più forte di te Bree. Davvero.” 

“Merda!” 
La voce di Zayn ci fece sobbalzare. Spostammo lo sguardo verso i ragazzi.
Vidi Harry con le mani tra i capelli,Louis per terra con le gambe incrociate,così come Niall e Zayn che continuava a fare avanti e indietro tra un pino e l’altro.
“Che succede?” Urlò Scar scendendo dalla roccia che ci aveva “ospitate” per quel piccolo arco di tempo.
“Ho perso il cellulare! Merda,merda,merda!” Urlò Zayn dando dei calci violenti al tronco dl’albero.
Scar lo abbracciò: “Non preoccuparti. Adesso lo cerchiamo. Ok?” 
Zayn sbuffò passandosi una mano sul ciuffo: “Cercherò di mantenere la calma soltanto perché ci sei tu.”
“Dividiamoci.” Disse Harry “Cerchiamo questo cellulare. Bree e Louis vengono con me,Niall viene con voi.”
Tutti annuirono e io maledissi Harry mentalmente. Perché noi con Louis? Perché dovevo averlo sempre tra i piedi? 
Ci dividemmo e cominciammo a camminare inoltrandosi nella foresta di pini. 
La cosa non era molto eccitante visto che stava calando la nebbia. Mi aggrappai ad Harry senza smettere di scrutare per terra,per trovare quel maledetto cellulare.
“Poteva stare più attento Zayn.” Dissi sbuffando.
Non ricevetti nessuna risposta. I ragazzi erano troppo impegnati a cercare.
Intanto,ci avvicinavamo sempre più al cuore della foresta e io avevo sempre più paura. 
Sobbalzai non appena sentii l’ululo di un lupo.
“Cazzo …” Imprecai irrigidendomi.
“Non preoccuparti Bree,i lupi sono lontani da noi.” Mi rassicurò Harry.
“A me sembrava vicino!” Cominciai a tremare e mi bloccai di scatto.
Harry si fermò e mi abbracciò: “Sai piccola,in montagna c’è l’eco. Fidati di me,non moriremo sbranati da un lupo.” Sorrise.
Cercai di tranquillizzarmi e ripresi a camminare a passi lenti. Stavolta però,il mio sguardo si spostava alle mie spalle. La paura di vedere un lupo di era impossessata del mio corpo e della mia mente.
Continuammo a camminare e più ci muovevamo,più non riuscivo a vedere. La nebbia si era fatta fitta,molto fitta.
“E adesso come cazzo facciamo a tornare indietro?” Domandai spaventata.
Harry si voltò verso di me e stava per parlare ma un rumore proveniente da dietro un albero ci fece zittire.
Mi insinuai tra i corpi di Harry e Louis e mi strinsi nel mio cappotto. 
Harry e Louis,erano immobili,qualche centimetro avanti a me.
C’era silenzio. Riuscivo a sentire solo il battito del mio cuore. Tremavo come una foglia,non sentivo più il sangue scorrere nelle vene.
“Che cazzo è stato?” Domandò Harry,palesemente spaventato.
Per tutto quel tempo,aveva cercato di stare calmo,ma non poteva più nascondere la sua evidente paura.
“Stiamo fermi.” Disse piano Louis scandendo bene le parole “Dobbiamo stare immobili.”

Facile a dirsi. Non riuscivo a stare immobile,le gambe mi tremavano e a breve sarei caduta per terra senza sensi.
Rimanemmo con il cuore in gola per diversi secondi. La paura mi rendeva immobile e incapace di intendere e di volere. 
Per questo motivo,mi accorsi che si trattava di Zayn,Scar e Niall solo dopo averli sentiti parlare.
Sentii Louis sospirare e vidi Harry ricomporsi passandosi una mano fra i capelli.
Chiusi gli occhi e mi lasciai cadere per terra.
“Ci avete fatto spaventare.” Dissi senza aprire gli occhi.
Sentii Niall sghignazzare: “Pensavi che fosse l’abominevole mostro delle nevi?”
Aprii gli occhi: “Non scherzare Niall,ce la stavamo facendo sotto.”
“Parla per te!” Esclamò Louis.
“Sta zitto,sembravi un paletto,tanto eri rigido!” protestò Harry.
“Da quale pulpito viene la predica!” Ribatté Louis.
Scoppiammo tutti a ridere.
“Inutile dire che siete delle femminucce!” Disse Zayn sorridendo.
“Fottiti Malik. Piuttosto,lo avete trovato il telefono?” Disse poi Harry.
Scar annuì estraendo il telefono fuori dalla tasca e mostrandocelo.
“Menomale. Sia lodato il cielo!” Disse Louis facendo una smorfia.
Fatto ciò,ci incamminammo verso casa. La serata si faceva sempre più cupa,grigia e fredda e sarebbe stato pericoloso rimanere ancora in giro.

Better Way || Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora