Capitolo 27

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SCAR’S POV
Avevo passato una bellissima giornata insieme a Zayn. Non avevamo parlato molto. Cercavo sempre di prendere un discorso,sperando di portarlo a un termine ma lui non mi era molto d’aiuto. Zayn era un ragazzo che stava sulle sue,non gli piaceva molto parlare. Preferiva usare il linguaggio degli occhi. Continuava a fissarmi da almeno dieci minuti mentre mangiavo lentamente il mio piatto di pasta. 
Mi aveva portata in un ristorante in periferia e stavamo decidendo sul da farsi visto che fuori si era messo a piovere a dirotto.
“Allora cosa vuoi fare dopo?” Domandai balbettando mentre giocherellavo con la forchetta.
Zayn aveva il mento appoggiato sulle mani,i suoi occhi erano socchiusi e scrutavano ogni centimetro della mia faccia. Le sue labbra di incurvarono in un sorriso:
“Non lo so piccola,dimmi tu.” Rispose.
Era sicuro di sé,sapeva perfettamente che provocava in me una voglia di baciarlo e non smettere più. Era così provocante,così bello,così affascinante e misterioso. 
Mi persi nei suoi bellissimi occhi nocciola,dove potevo vederci il mare e schiusi le labbra fissandolo. Lo vidi ridacchiare e subito mi ricomposi affondando la forchetta nel piatto.
“Ecco … non lo so … potremmo andare al cinema.” Proposi abbassando lo sguardo.
Allungò la mano verso la mia e con i pollici mi accarezzò le nocche senza abbassare lo sguardo,continuando a fissarmi negli occhi.
Sentii le guance avvampare,mi sentivo terribilmente in imbarazzo.
“Direi che è un ottima idea.” Disse ritraendo la mano e sorridendo.
Annuii chiudendo gli occhi mentre un sorriso da ebete mi si dipingeva in faccia. Continuò a mangiare quello che aveva ordinato alzando di tanto in tanto gli occhi per guardarmi e bearsi della mia espressione timida e imbarazzata.
Voltai lo sguardo verso la finestra,osservando le grandi gocce d’acqua che venivano giù. 
“Che film vuoi vedere?” Domandai.
Scrollò le spalle continuando a masticare.
Era una risposta quella? A me non sembrava. 
Lo guardai con aria interrogativa posando la forchetta sul piatto. Non avevo più fame,quel ragazzo mi faceva venire i crampi allo stomaco di quanto era perfetto.
“A me va bene qualsiasi film.” Disse poi appoggiandosi allo schienale della sedia e incrociando le gambe sotto il tavolo. 
“Preferisci horror? Azione? Fantascienza? Amore?” 
Scosse il capo: “Davvero dolcezza,puoi scegliere tu.” 
Sospirai al suono di quelle parole cercando di mantenere la calma. Lo guardai di sottecchi e lo vidi mordersi il labbro e sorridere beffardamente. 
“Allora andiamo a vedere il nuovo film che …”
“… quello d’amore?” Mi interruppe.
Schiusi le labbra e socchiusi gli occhi chiedendomi come facesse a leggermi nel pensiero. Sorrisi annuendo: “Esatto,quello. Il trailer in televisione mi ha incuriosita.”
“Va bene.” Rispose.
Finimmo di mangiare,ci alzammo e ci dirigemmo verso la cassa. Cercai in tutti i modi di fargli capire che volevo pagare io il conto,ma era impossibile discutere con lui. Sbuffai appoggiando i gomiti sul bancone mentre lui usciva fuori il portafogli dalla tasca posteriore dei jeans.
Lo guardai con aria sognante ammirando i suoi lineamenti perfetti. Era davvero bello. Il suo fascino mi ricordava tanto gli attori mediterranei. Non poteva essere inglese,i suoi tratti erano … diversi. 
Pagò e si voltò verso di me facendomi risvegliare da tutti i sogni poco casti che stavo facendo su di lui e mostrandomi un sorriso a trentadue denti. Dio,che sorriso. Dio,che occhi. 
Cercai di non dare a vedere il mio imbarazzo. Mi sentivo così piccola confronto a lui.
“Andiamo?” Disse allungando la mano verso di me.
Annuii accettando il suo gesto e appoggiando la mano sulla sua. La strinse forte facendomi sussultare e mi accompagnò all’uscita del ristorante.
Arrivati davanti alla porta,ci accorgemmo che pioveva troppo forte ed era impossibile arrivare in macchina senza bagnarci.
“Cosa facciamo?” Domandai titubante rivolgendo gli occhi verso Zayn.
Scrollò le spalle senza distogliere lo sguardo dal cielo.
“Un brutto acquazzone.” Disse più a sé stesso che a me.
“Zayn … ?” Cercai di svegliarlo.
“Mmh?” Si voltò verso di me aggrottando le sopracciglia.
“Cosa facciamo?” Ripetei sentendomi stupida.
“Possiamo aspettare che smetta.” Disse infilando una mano in tasca “oppure possiamo correre fino alla macchina cercando di non scivolare e di bagnarci il meno possibile.” Sorrise “riuscirai in questa impresa?” Sorrise.
Sbuffai: “Credo proprio di no.” Dissi guardando le pozzanghere enormi che si stavano creando per terra.
Lasciò andare la mia mano e lo guardai accigliata. Lo guardai mentre si sfilava il cappotto e me lo porgeva.
“Vuoi che lo metta?” Domandai.
“Certo. Copriti la testa e aspettami lì.” Disse indicando il marciapiede dalla parte opposta. “Io arrivo subito.” 
Senza darmi il tempo di rispondere,cominciò a correre verso la macchina. 
“Aspetta …” Dissi allungando la mano. Non volevo che si bagnasse e morisse di freddo per me. Però,era un gesto davvero carino da parte sua. Sorrisi abbassando lo sguardo e spostandomi velocemente sul marciapiede opposto. Mi strinsi nel cappotto di Zayn sentendomi in colpa per il fatto che glielo stavo inzuppando di acqua. 
Due minuti dopo,lo visi arrivare in macchina. Si fermò accanto a me,cercando di non far schizzare l’acqua. Scesi velocemente dal marciapiede e aprii la portiera della macchina,infilandomi dentro di corsa e lamentandomi per il troppo freddo.
Tolsi il cappotto dalla testa e lo appoggiai sulle mie ginocchia sospirando.
“Tutto bene?” Mi domandò Zayn prima di partire.
“Sì. Grazie.” Sorrisi cercando di fargli capire quanto gli fossi riconoscente in quel momento. “Dove lo poso?” Dissi alludendomi al cappotto.
“Posalo dietro. Poi ci penso io ad asciugarlo.” Disse partendo.
L’acqua aveva fatto annebbiare completamente i vetri. Staccai la schiena dal sedile e passai una mano sopra il vetro del mio finestrino per riuscire a vedere qualcosa fuori. 
“Ci vorranno dieci minuti prima di arrivare al cinema.” Disse Zayn continuando a guardare la strada.
“D’accordo.” Risposi. “posso accendere la stufa?” Domandai imbarazzata.
Mi guardò sorridendo: “Dolcezza,stai tremando.” Mi disse.
Annuii: “Lo so.”
Allungò una mano sul cruscotto e premette un bottone. In meno di cinque secondi,cominciò ad uscire aria calda dalle piccole fessure sul cruscotto e mi sentii risollevata. Il viaggio al caldo mi rasserenava in un certo senso.
“Zayn?” Lo chiamai cercando di placare quell’orribile silenzio.
“Cosa c’è?” Domandò lui.
“Tu non sei inglese vero?” 
Sorrise: “E come lo hai capito?”
Mi voltai a fissarlo. “I tuoi tratti sono troppo mediterranei.”
“Wow.” Rispose lui.
“Ho indovinato?”
Si limitò ad annuire e in quel momento,mi risentii un’altra volta in imbarazzo. Cosa gli avrei detto adesso?

“Vediamo se riesci ad indovinare da dove vengo.” Disse poi.
Mi grattai la testa spostando gli occhi altrove: “Credo che tu sia Africano.” Dissi convinta.
“Devi indovinare lo stato.” Sorrise.
“Davvero credi che io ricordi tutti gli stati in Africa?” 
Scoppiò a ridere: “Sai dolcezza,mi sembravi una tipa intelligente.” Scherzò.
“Io sono intelligente.” Risi mentre incrociavo le braccia al petto.
Lanciò un’occhiata veloce verso di me prima di ghignare piano.
“Marocco?” Domandai poi io indicandolo con l’indice.
“Sbagliato.” Disse.
“Ehm … Tunisia?” 
“Andiamo,non esistono solo il Marocco e la Tunisia.” Rise.
“Dammi un’altra possibilità,dai!” Dissi.
“D’accordo. Altre due possibilità.”
“Iraq?”
Scosse il capo.
“Mi arrendo.” Dissi alzando le braccia al cielo.
Lo vidi mentre scuoteva la testa e rideva divertito.
“Ti prendi gioco di me?” Domandai io sorridendo.
“Non vai molto d’accordo con la geografia. Sono Pakistano.”
Portai una mano sulla fronte: “Oh Dio,avevo completamente dimenticato l’esistenza del Pakistan!” 
“Non dire stupidaggini,lo so che non ne sapevi l’esistenza.”
Socchiusi gli occhi: “Mi stai prendendo per una stupida.”
Sorrise: “Scherzo piccola.” 
“E cosa ci fai qui in Inghilterra?” Domandai poi.
Aspettai qualche secondo la sua risposta.
“Se non vuoi dirmelo non sei obbligato. Scusami …” Dissi abbassando lo sguardo.
Mi guardò spostando velocemente lo sguardo dalla strada a me,da me alla strada:
“Cosa piccola?Non ti ho sentito,scusami.”
“Ti ho chiesto come mai sei qui in Inghilterra.”
“Mia mamma è inglese.” Si limitò a rispondere.
“Capisco.” Dissi.
Affondai le mani dentro le tasche del cappotto pensando a cosa potevo dirgli,ma non avevo completamente idee che mi passavano per la mente.
Scossi il capo voltando lo sguardo verso il finestrino.
“Siamo arrivati?” Domandai incredula.
“Sì.” Rispose.
Fortunatamente,il viaggio era finito. Per quanto tempo avrei dovuto soffrire il fatto che Zayn era uno di poche parole? Mi metteva ansia. Sbuffavo in continuazione però,stavo bene con lui. Non avrei desiderato essere in nessun altro posto in quel momento.
Mentre Zayn parcheggiava,decisi di prendere il telefono e mandare un messaggio a Bree. Chissà che cosa stava facendo.
“A chi scrivi?” Mi domandò Zayn.
Alzai lo sguardo riposando il cellulare in tasca.
“A mia cugina.”
Corrugò la fronte.
“Bree.” Dissi poi intuendo che non aveva capito a chi mi stavo riferendo.
“Ah capisco.” Disse spegnendo la macchina. “pronta a scendere?” Mi domandò poi.
Annuii aprendo lentamente la portiera della macchina. 
Scesi di corsa intrufolandomi nel grande salone che era il cinema,seguita da Zayn.
“Sei senza cappotto?” Domandai.
Annuì: “E’ tutto inzuppato.” Rispose.
“Scusami.” Dissi abbassando lo sguardo.
Zayn appoggiò due dita sul mio mento facendomi alzare il viso in modo che potessi guardarlo bene negli occhi.
“Non preoccuparti piccola. Ho voluto farlo io di mia spontanea volontà.” Sorrise intrappolando la lingua fra i denti e in quell’esatto momento,sentii lo stomaco rivoltarsi. Era perfetto.
Abbozzai un leggero sorriso cercando di controllarmi,anche se i miei occhi esprimevano perfettamente quello che stavo provando in quel momento. Infatti,lo vidi abbassare la testa e scuoterla lentamente,sorridendo.
Sentii le guance avvamparsi e voltai lo sguardo altrove.
“Entriamo?” Mi disse Zayn rompendo il silenzio.
Annuii incrociando le braccia al petto. 
Camminò verso la biglietteria e lo seguii. 
Prese i due biglietti e me ne porse uno.
“Pronta a piangere?” Mi domandò.
Annuii. Ero una tipa molto emotiva. Piangevo sempre,tutte le volte che guardavo un film commovente. Afferrai il biglietto e ci incamminammo insieme verso la sala numero 3. 
Era appena iniziata la pubblicità quando entrammo. C’era molto buio e non riuscivo a vedere bene. Zayn afferrò la mia mano e mi invitò a seguirlo. Sentivo la sua pelle calda a contatto con la mia. Sentivo le gambe tremare,quel ragazzo mi piaceva da morire.
Ci sedemmo e il film iniziò. Era davvero una bellissima storia e le lacrime,non tardarono a scendere. 
Zayn se ne accorse e strinse la mia mano cercando di tranquillizzarmi.
“Stai tranquillo,non è niente.” Lo rassicurai mentre tiravo su con il naso.
Con i pollici,sfregava le nocche della mia mano fredda e tremolante. Mi sentivo al sicuro sotto il suo tocco.
Alla fine del film,quando si accesero le luci,mi accorsi che avevo finito due pacchi di fazzoletti. 
“Wow,hai il naso rosso!” Esclamò Zayn scrutandomi con quei bellissimi occhi nocciola.
Sorrisi,nascondendo il viso dietro l’ultimo fazzoletto che mi era rimasto. 
Lo scostò e portò una mia ciocca di capelli dietro l’orecchio mordendosi il labbro.
“Come sei dolce.” Disse piano,quasi sussurrando.
Mi morsi il labbro sorridendo: “Grazie.” Dissi con voce fievole.
Uscimmo fuori dal cinema. Pioveva ancora e si era fatto tardi.
“Mi accompagni a casa?” Domandai a Zayn mentre salivo in macchina.
“Certo.” Rispose.
“D’accordo …” Sussurrai. 
Mi voltai a guardare fuori. La nebbia si faceva sempre più fitta ed era terribilmente inquietante. Non mi era mai piaciuto il brutto tempo. Quantomeno,ero insieme a Zayn.
In men che non si dica,arrivammo davanti la porta di casa Styles. Ero ancora immersa nei miei pensieri quando Zayn mi chiamò. Mi voltai di scatto verso di lui cercando di formulare una frase adeguata dopo il bellissimo pomeriggio che avevamo passato insieme.
“G- grazie.” Riuscii a dire solo quello. 
Zayn allungò una mano e cominciò ad accarezzarmi lentamente il collo. 
Lo guardai ammaliata dai suoi lineamenti perfetti. Avvicinò le sue labbra alle mie,chiudendo gli occhi. Mi sporsi lentamente verso di lui,quasi bramando le sue labbra e chiusi gli occhi anche io. Avvolsi le mani attorno al suo collo e sentii il sapore delle sue labbra sulle mie. Cominciò a muoverle lentamente inclinando la testa verso sinistra. 
Le sue mani si mossero velocemente sulla mia schiena,provocandomi dei brividi. 
Sorrisi nel bacio premendo più forte le dita sulla sua pelle. Desideravo di più.
Sfregò la sua lingua sul mio labbro inferiore chiedendo l’accesso alla mia bocca. Schiusi leggermente le labbra facendo incrociare le nostre lingue. 
Il bacio csi stava facendo sempre meno casto e questo mi spaventava. Fortunatamente,dopo qualche minuto,Zayn si allontanò mostrandomi uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
Ricambiai abbassando lo sguardo,imbarazzata.
“Ci vediamo piccola.” Mi disse.
“D’accordo,ciao.” Risposi. 
Uscii dalla macchina e corsi verso casa cercando di bagnarmi il meno possibile. Suonai al campanello e venne ad aprirmi Harry.
“Ciao Scar.” Disse invitandomi ad entrare.
Sfregai i piedi sul tappeto sull’uscio di casa e tolsi il cappotto lamentandomi per il troppo freddo.
“Dov’è Bree?” Domandai ad Harry.
“Sopra.” Rispose lui.
Gli diedi un bacio sulla guancia e salii velocemente le scale,desiderosa di raccontare tutto quello che mi era successo a Bree.
Aprii di scatto la porta di camera sua e la trovai raggomitolata sul letto,mentre scriveva su un diario.
“Ciao Bree.” Dissi chiudendo la porta alle mie spalle.
Alzò lo sguardo e mi sorrise debolmente. Le era sicuramente successo qualcosa. I suoi occhi erano lucidi,le sue gambe tremavano e le sue labbra erano dannatamente gonfie.

Better Way || Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora