Aprii gli occhi lentamente. Strano,avevo dormito tranquillamente,non avevo avuto incubi. Voltai la testa a sinistra,in direzione del mio orologio. Spalancai gli occhi:
“Le dieci?”
Non mi ero mai svegliata così tardi. Fuori nevicava forte ma in casa c’era sempre caldo. Merito del mio Harry che pur di proteggermi e non farmi morire di freddo,teneva i riscaldamenti sempre accesi.
Scostai via le coperte saltellando fuori dalla stanza. Quel giorno,sarebbero arrivati Scars e Niall. Non vedevo l’ora di riabbracciarli dopo tanto tempo. Scesi lentamente le scale per poi arrivare in salotto.
“Harry?” Chiamai mio fratello e lo sentii canticchiare. Sorridendo,entrai in cucina.
“Buongiorno riccio.” Dissi dandogli un bacio sulla guancia.
“Ben svegliata.” Rispose lui aprendo il frigo. “Cosa ti preparo per colazione?”
Mi sedetti affondando il mento tra le ginocchia prima di rispondere:
“Ehm … una tazza di the va bene.”
Si voltò verso di me mostrando un sorriso: “Arriva subito principessa.”
Mentre Harry armeggiava con il pentolino e lo scatolo di the in polvere,vidi sul tavolo un foglio. Allungai il braccio,lo presi e lo lessi.
“A quanto pare domani hai una festa.” Dissi riposando il biglietto d’invito.
“Sì.” Rispose accendendo i fornelli.
“Chi fa gli anni? Qui non c’è nessun nome.”
“Oh sì che c’è il nome. Sta scritto dietro.”
Ripresi il biglietto e lessi il nome: Louis Tomlinson.
Mi si strinse il cuore solo leggendo il suo nome. Avevo completamente dimenticato che era il 23 dicembre. Avevo perso la cognizione del tempo,già da un bel po’. Io e i miei stupidi problemi.
“Ah …” Dissi abbassando lo sguardo mentre riponevo il biglietto sul tavolo.
“Cosa c’è?” Mi domandò Harry posando la tazza di the fumante davanti ai miei occhi.
“Puoi prendermi i biscotti?” Cercai di cambiare discorso. Pensare a Louis mi rendeva nervosa.
“Certo.” Prese i biscotti appoggiandoli accanto alla tazza e si sedette di fronte a me.
“Perché quella faccia?”
Harry,perché devi leggermi negli occhi?
“Non ho niente Harry,davvero.”
“Mmh … sicura?”
Bevvi un sorso di the: “Ma certo.”
“Non voglio che tu resti sola a casa. Così ho detto a Louis che porterò anche te alla festa.”
Quasi sputai il the.
Mi accigliai: “Ma Harry,oggi vengono Scars e Niall!”
Spalancò gli occhi come se non lo avesse saputo: “Lo avevo totalmente dimenticato.”
Sorrisi liberandomi di un peso. Non volevo andare alla festa di quel maniaco,piena di prostitute,alcool e fumo. Piuttosto avrei preferito rimanere a casa da sola fino a notte fonda.
“Come puoi dimenticare certe cose?”
“E’ che sono molto impegnato in questi giorni. Beh,devo uscire.” Disse infilando il cappotto.
“Dove vai?” Seguii il suo corpo con gli occhi.
“Torno subito. Devo andare a fare la spesa,altrimenti i nostri cari cugini non trovano nulla. Che sbadato che sono!” Venne accanto a me per darmi un bacio sulla fronte.
“Tranquillo Harry. Ti aspetto qui,ok?”
“A dopo piccola.”
Uscì dalla cucina e poco dopo sentii la porta di casa sbattere.
Finii la mia colazione almeno mezz’ora dopo. Ero sempre lenta a mangiare e in realtà avrei preferito rimanere a digiuno,visto che i problemi che avevo mi scombussolavano lo stomaco. Ma non potevo farlo,non potevo far soffrire Harry.
Mi alzai mogiamente dalla sedia e ripulii la cucina. Sospirando,mi avviai in camera mia a prendere un cambio. Accesi la radio mentre facevo una doccia calda cercando di eliminare i brutti pensieri (cosa praticamente impossibile).
Uscii dalla doccia,cambiai la fascia che ricopriva le mie ferite e indossai i miei amati leggins insieme alla mia amata felpa.
Stavo per scendere in salotto quando intravidi la porta di camera di mio fratello aperta. Pian piano,a piccoli passi,mi avvicinai ed entrai. Non avrei voluto farlo,ma qualcosa mi spinse ad entrare in quella stanza e frugare in un cassetto dove trovai una fotografia. La presi fra le mani tremanti e rimasi a fissarla a lungo. Era una fotografia che ritraeva Harry e Louis l’anno precedente. Mi persi a guardare gli occhi blu di quel ragazzo che mi aveva cambiato e rovinato la vita. A vederlo così,non sembrava un bastardo. Sembrava così dolce. Una di quelle persone sempre pronte ad aiutarti,sempre disponibili. Il suo sorriso faceva stringere il mio piccolo cuore in una morsa. Sentii le farfalle nello stomaco,mentre lo guardavo.
Scesi le scale tenendo stretta quella fotografia,presi un foglio,una penna e mi sedetti sul divano a gambe incrociate.
“Ciao Louis. Oggi è il 23 dicembre e, può sembrare strano,ma sto rivivendo le stesse emozioni che ho provato non appena ti ho visto la prima volta. So perfettamente che non leggerai mai questa lettera. Noi siamo diversi ed è per questo che siamo distanti. Tu ami la vita. Non hai problemi. Hai sempre il sorriso stampato in faccia e questo ti fa onore,anche se quel maledetto sorriso mi fa innamorare ogni volta che lo guardo. Sei da ammirare davvero. La tua forza di vivere,il tuo coraggio nell’affrontare le cose … sai,un po’ ti invidio. Ti direi che ti odio perché sei un lurido bastardo. Davvero, fai schifo. Ma … posso anche elencare i motivi per cui io sono innamorata di te. Hai capito bene,innamorata. Si dice che non si può amare una persona che non conosci realmente,che non ti sta accanto. E sarebbe il colmo essere innamorati di una persona che ti tratta male,che abusa di te sessualmente. Ma io lo sono. Io amo i tuoi occhi. Amo il loro colore,blu come il mare … io amo il mare. Amo il tuo sorriso così spontaneo,così sincero. Morirei se non ti vedessi ridere anche solo per un giorno. Amo il tuo essere bambino,e contemporaneamente uomo che non vede l’ora di scappare di casa e vivere la sua vita. Amo la tua insicurezza. Perché è così che sei: insicuro. Ti spacci per il ragazzo più bello e popolare della scuola ma sei insicuro. Te lo leggo negli occhi,è come se qualcosa mi legasse a te. Amo quando abbassi lo sguardo,e ciocche dei tuoi capelli color bronzo ti ricoprono la fronte. Non puoi nemmeno immaginare cosa succede dentro di me ogni volta che ti vedo,ogni volta che ti avvicini,ogni volta che mi parli. Detto questo,non so più cosa scriverti. Credo di essermi sfogata e abbastanza. Ah si e.. ti odio. Si,ti odio perché ti amo e non posso averti.”
Ripiegai il foglio a metà e solo in quell’istante mi accorsi delle lacrime che stavano rigando il mio viso. Ad un tratto,mi sentii debole,sentii le mie mani e le mie gambe tremare. Tirai un lungo sospiro e asciugai le lacrime,cercando di alzarmi,pian piano.
Salii in fretta le scale e riposai la fotografia in camera di Harry per poi correre in camera mia. Avevo bisogno di distrarmi,così presi la lettera che avevo appena scritto,e la nascosi in mezzo ad alcuni libri riposti su uno scaffale. Sempre sospirando,sistemai il mio letto,spolverai la scrivania e piegai i vestiti. Era passata almeno un’ora e ancora stavo tremando. Scesi giù in salotto e presi il cellulare per chiamare Harry,che ormai era fuori da un bel po’, ma sentii qualcuno suonare alla porta. Corsi sollevata ad aprire,finalmente Harry era tornato,finalmente mi sarei sentita meglio. Già,perché i suoi occhi mi facevano stare meglio. Aprii la porta ma ciò che vidi non furono i ricci castani di Harry.

STAI LEGGENDO
Better Way || Louis Tomlinson
FanficBree Styles,è una ragazza sola. Sua madre è morta quando lei era ancora piccola,suo padre è sempre impegnato con il lavoro,è assente nella sua vita. L'unica persona per cui lei continua a vivere è suo fratello Harry. Lui è l'unico che la capisce e c...