Capitolo 29

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Fui svegliata da Scar,che stava tranquillamente saltando sul mio letto mentre canticchiava una canzoncina fastidiosa di qualche pubblicità.
Aprii gli occhi mugugnando qualcosa. Presi il cuscino alla mia destra e glielo lanciai addosso facendola cadere a peso morto sul materasso.
“Si può sapere che cazzo fai?” le domandai acida mentre mi strofinavo gli occhi.
Sorrise sistemandosi i capelli in una coda alta: “Oggi è il 31 dicembre.” Un sorriso smagliante si dipinse sulla sua faccia.
Schiusi gli occhi sbadigliando,senza badare a mettere la mano davanti alla bocca.
“E allora?” Sputai.
“E allora si va a mare!” Esclamò rialzandosi e cominciando di nuovo a saltellare sul letto.
Feci sprofondare la mia testa sul cuscino,coprendomi il viso con i capelli ancora scompigliati.
“Ho sonno!” Mi lamentai rigirandomi sul letto.
“E dai Bree,alzati!” Il tono di voce di Scar,era simile a quello di una bambina di sei anni che deve andare a comparare la sua bambola preferita. “Smettila di fare l’antipatica e vai a cambiarti!”
“Io antipatica?” urlai puntandomi l’indice in faccia “Non sono io quella che salta da mezz’ora sul letto della mia migliore amica,che sta MORENDO di sonno!” Esclamai enfatizzando le ultime parole.
“Scusa.” Disse poi Scar sedendosi sul letto e stringendosi un cuscino al petto.
Sorrisi: “Sei perdonata.”
Ricambiò il sorriso e riposò il cuscino al suo posto: “Magari,avrei dovuto svegliarti con meno violenza.”
Risi: “Si. Avresti dovuto.”
“Facciamo una cosa” si alzò sistemandosi i pantaloni del pigiama “vado a lavarmi. Tu aspettami qui e nel frattempo,fatti una bella dormita.” Si diresse verso il bagno saltellando.
Sorrisi: “Quanto può durare una doccia? Mezz’ora? Secondo te potrei riaddormentarmi e risvegliarmi tranquillamente in trenta minuti?”
Fece una smorfia: “Fa come vuoi Bree.”
Entrò in bagno e rimasi sola con il silenzio.
Incrociai le gambe sul letto e legai i miei capelli fissando un punto indefinito della stanza. Era il 31 dicembre. Era arrivato il fatidico giorno. 
In spiaggia,sarebbe venuto anche Louis e avrei passato il peggior Capodanno di sempre. 
Affondai le mani tra i capelli cercando di trattenere le lacrime.
Avevo deciso di dire a mio fratello che ero indisposta e che non potevo fare il bagno. Così,mi sarei risparmiata la sua ramanzina. Mi sentivo così in colpa,non volevo mentirgli.
Mi alzai mogiamente dal letto e mi diressi verso la finestra,sperando di trovare almeno un metro e mezzo di neve. Niente. Era rimasto solo un po’ di ghiaccio per terra. In ogni caso,mi sembrava un’ide assurda quella di andare a mare,in Inghilterra,la notte di Capodanno. Era una cosa insensata,pericolosa. C’era troppo freddo.
Sbuffai al pensiero che dovevo andarci per forza altrimenti avrei rovinato tutti i progetti di mio fratello che non vedeva l’ora di mettersi in viaggio. 
Andai verso l’armadio e aprii entrambe le ante roteando gli occhi un po’ a destra e un po’ a sinistra,cercando qualcosa da mettere nel borsone. Saremmo rimasti in spiaggia per quattro lunghi giorni.
Presi un paio di pantaloni grigi e una felpa blu,da mettere durante il viaggio. Saremmo partiti alle tre del pomeriggio ed erano già le dieci. 
Mentre sistemavo il mio borsone,sentii qualcuno bussare alla porta.
“Chi è?” Domandai riponendo una sciarpa dentro il borsone.
“Sono io.” Disse Harry dall’altro lato della porta.
Andai ad aprirgli e lo vidi,perfetto e impeccabile come al solito. Sorrise facendo spazio alle sue fossette e mi accarezzò una guancia:
“Piccola,ci sono dei cambiamenti.” Disse mettendo le mani in tasca.
Corrugai la fronte: “Che cambiamenti?”
Sospirò: “Louis ha detto di avere una casa in montagna. Non ne conoscevo l’esistenza ma … insomma,andremo lì,non più in spiaggia.”
“In montagna?” Domandai sorpresa. Non ci ero mai stata e a dire la verità,l’idea di sostare su una di quegli ammassi di roccia enormi,mi metteva ansia e paura.
Harry annuì: “La spiaggia è lontana,non sappiamo esattamente dov’è. Non sappiamo dove alloggiare e possibilmente l’acqua sarà ghiacciata.”
Risi leggermente: “Te lo avevo detto che era una pessima idea,Harold.”scherzai.
Mi diede un buffetto sulla guancia: “Avvisa Scar. Io e Niall usciamo a comprare le ultime cose.”
“D’accordo.” Risposi.
Mi lasciò un dolce bacio sulla guancia prima di sparire lungo il corridoio.
Rientrai in camera mia e proprio in quel momento,Scar uscì dalla doccia.
“Novità.” Dissi mentre prendevo in mano la roba per cambiarmi.
“Che succede?” Domandò Scar avvolgendosi un asciugamano in testa.
“Non andiamo più a mare,andiamo in montagna.”
Strabuzzò gli occhi: “davvero?” 
Corrugai la fronte: “Sì Scar,perché?”
Saltellò battendo tre volte le mani e sorrise: “Ho sempre sognato di andare in montagna. Magari,incontriamo l’abominevole uomo delle nevi.”
Sorrisi facendo una smorfia: “Torno subito.” Dissi poi infilandomi in bagno.
Aprii il getto caldo della doccia e mi spogliai velocemente. Si moriva di freddo. Le mie mani erano completamente intorpidite per l’aria gelida che c’era in bagno. Scar aveva lasciato la finestra aperta.
Mi rilassai sotto la doccia insaponandomi lentamente. Avevo ancora molto tempo e volevo dedicarlo a me stessa.
Pensai che ero stata fortunata,in un certo senso. Non sarei dovuta rimanere a guardare gli altri mentre facevano il bagno. Non avrei dovuto morire dal freddo e la montagna,anche se inquietante,mi incuriosiva.
Avrei dovuto mettere qualcosa di più pesante. In alte vette,c’è ancora più freddo. Pensai che avrei potuto passare un Capodanno perfetto,se solo non ci fosse stato Tomlinson tra i piedi. Sentii una scossa oltrepassarmi il corpo e salire e scendere nella mia schiena. Attraversò tutta la mia spina dorsale per poi soffermarsi sul collo,che dovetti massaggiare.
Inspirai lentamente mentre facevo scivolare via il sapone che ricopriva il mio corpo per intero. 
Rimasi sotto la doccia per almeno un quarto d’ora. 
Mi asciugai e mi vestii in fretta e furia.
Uscii fuori dal bagno e trovai Scar a sistemare le ultime cose nel borsone.
“Mi ero attrezzata male!” Disse tirando fuori un bikini dal borsone.
Risi sonoramente scuotendo il capo a destra e sinistra.
“Chissà Scar,magari se indossi questo bikini,potrai attirare l’abominevole uomo delle nevi. Così lo vedrai e colmerai questo grande vuoto che hai dentro!” Dissi scherzosamente tirandole via dalle mani il bikini e lanciandolo per terra.
Corse a raccoglierlo: “Non sei divertente Bree Styles!” Esclamò.
Risi lasciandomi scivolare sul letto.
“la tua borsa è pronta?” Mi domandò Scar.
Annuii: “Fortunatamente non avevo ancora messo nulla dentro il mio borsone. E così,ho potuto fare tutto in fretta.”
Rimanemmo in silenzio per qualche secondo.
“Zayn viene?” Domandai poi a Scar vedendola indaffarata con il cellulare.
Mi guardò sorridendo e portandosi una ciocca di capelli dietro all’orecchio:
“Sì,viene.”
Vidi le sue guance avvampare di rossore e un senso di tristezza mi invase facendomi venire i crampi allo stomaco.
Presto Scar sarebbe ritornata in Irlanda. Non l’avrei rivista più fino a quando non sarebbe finita la scuola. E lei,non avrebbe potuto più vedere Zayn.
Mi accigliai,cercando di non dare a vedere il fastidio che quei pensieri mi stava procurando.
“Qualcosa non va?” Mi domandò Scar.
“Mi fai sempre la stessa domanda.” Risposi dirigendo lo sguardo altrove.
Fece spallucce e si sedette accanto a me,sul letto:
“Perché sembra davvero che ci sia qualcosa che non va.” Affermò sicura.
Sbuffai: “Non voglio che tu vada via.” Dissi puntando i miei occhi sui suoi.
Sorrise debolmente accogliendomi un uno degli abbracci più belli in assoluto:
“Lo sai che in estate tornerò. E rimarrò sino a settembre. Anche Niall,naturalmente.”
Annuii cercando di trattenere le lacrime. I miei occhi bruciavano,pulsavano. Come avrei fatto senza di lei?
C’era Harry,lo so. Ma … una presenza femminile era sempre un conforto. Ad Harry non potevo raccontare certe cose.
“Ragazze,scendete!”
Sentimmo la voce di Niall dal piano di sotto.
“Arriviamo!” urlò di rimando Scar prima di guardarmi con sguardo comprensivo.
Le sorrisi dolcemente: “Andiamo.” Sussurrai.
Scesi le scale seguita da Scar e quello che vidi davanti alla porta fece contrarre i muscoli del mio corpo.
Louis era già arrivato. Sorrideva,mostrando la parte più dolce e perfetta di lui. Più lo guardavo e più me ne innamoravo. I suoi occhi socchiusi,esprimevano allegria e dolcezza. Avrei tanto voluto abbracciarlo. 
Lui ed Harry,stavano parlando di quanto tempo avremmo impiegato per arrivare in montagna. Un’ora di viaggio.
“Ciao Bree.” Mi disse Louis facendo un gesto con la mano.
“Ciao Louis.” Risposi.
Sentii una mano appoggiarsi sulla mia spalla,era Scar.
Mi voltai sorridendo,cercando di tranquillizzarla. Riuscivo a sentire anche io la sua tensione e la sua preoccupazione dopo aver visto Louis sull’uscio della porta.
“Tutto bene vero?” Mi domandò.
Sbuffai: “Non chiedermelo sempre. E’ tutto apposto. Non può farmi nulla adesso.”
Mi sorpassò arrivando in salotto e si sedette sul divano senza distogliere lo sguardo dal mio.
Le feci segnale per dirle che doveva stare tranquilla.
“Siete pronte?” Domandò Harry a me e Scar.
“Sì,siamo pronte.” Rispose Scar “E Zayn?”
Harry e Louis si scambiarono un’occhiata veloce prima di ritornare a posizionare gli occhi su Scar.
“Sta arrivando.” Disse Louis “Non lo sapevi?”
Scar scrollò le spalle: “Il cellulare l’ho messo in borsa.”
“Tieni Bree,entra in macchina.” Mi disse poi Harry porgendomi le chiavi della sua Ranger Rover. 
Le afferrai: “D’accordo,vi aspetto lì.” Dissi dirigendomi verso l’uscita di casa.
Nel momento in cui il mio corpo varcò la porta di casa,sentii la mano di Louis sul mio sedere. Mi diede una pacca e io,come se fossi stata programmata apposta per quello,mi morsi il labbro non facendo sentire nulla a nessuno. 
Mi voltai maledicendolo con lo sguardo prima di correre in macchina. 
Chiusi lo sportello accomodandomi sul posto accanto al guidatore e strinsi le braccia attorno alla mia vita. C’era freddissimo e stavo tremando.
Sospirai pesantemente e vidi uscire dalle mie labbra una nube di ghiaccio. Mi strinsi ancora più forte nel cappotto e rivolsi lo sguardo verso la porta di casa,aspettando gli altri.
Cinque minuti dopo,fui abbagliata da una luce alquanto fastidiosa. Socchiusi gli occhi voltandomi e vidi la macchina scura di Zayn parcheggiare dentro al nostro giardino. Alzò una mano per salutarmi e ricambiai con un debole sorriso.
“Possiamo andare!” Sentii Harry urlare da dentro casa.
Qualche secondo dopo,uscirono tutti. Con mia grande sorpresa,vidi Scar correre verso la macchina di Zayn e Louis venire verso quella di Harry.
Strabuzzai gli occhi e il mio respiro si fece pesante. 
Avevo sperato che almeno il viaggio,lo avessi passato da sola,senza la sua spregevole e fastidiosa compagnia. Non potevo resistere un’ora intera chiusa in macchina insieme a lui. 
Cercai di rasserenarmi,ricordandomi che in macchina c’erano anche Niall ed Harry.
Ero talmente assorta nei miei pensieri,che mi accorsi della presenza dei ragazzi in macchina solo quando Harry mise a moto.
Mi guardò sorridendomi. 
Ricambiai il sorriso allungando una mano e accarezzandogli i ricci.
“Adiamo!” Lo incitò Niall dal sedile posteriore.
Harry annuì concentrandosi sulla strada avanti a sé e partì.

Better Way || Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora