Capitolo 49

1.3K 75 14
                                    

Quando aprii gli occhi,il sole era già in alto.

Strano.

Dovevo andare a scuola quella mattina. Perché Harry non mi aveva svegliata?

Quanto tempo avevo dormito?

A giudicare dal mal di testa che avevo,moltissimo.

Mi alzai a fatica dal letto,mentre un sacco di pensieri gironzolavano nella mia mente.

Mogiamente,trascinai il mio corpo in bagno. Mi sciacquai la faccia e alzai lo sguardo verso la mia figura riflessa allo specchio.

Presi il dentifricio e ne spalmai quanto bastava sullo spazzolino.

Mentre sciacquavo i miei denti,pensai che forse,Harry,aveva visto che stavo male e aveva preferito lasciarmi riposare per quel giorno.

Meglio per me.

Riposi lo spazzolino dentro la tazza alla destra del lavabo e uscii dal bagno.

Scesi lentamente le scale e andai a sedermi in salotto. Erano le nove del mattino.

Accesi la televisione e la sintonizzai sul primo programma che trovai. Non era molto interessante ma sinceramente,non mi importava. Uno strano ricordo mi balenava in mente ma non riuscivo ad estrapolarlo e ad analizzarlo.

Improvvisamente,ebbi un flash – back.

La sera prima,quando avevo chiuso gli occhi,ero nuda. Non avevo messo il pigiama. Mi ero addormentata subito dopo che Louis se ne fosse andato.

Erano le undici di sera quando avevo aperto gli occhi,confusa. Mio fratello,era in piedi di fronte al letto e mi stava strattonando le spalle continuando a domandarmi “Bree,cos’è successo?”

E io,non rispondevo. Ero troppo stanca,troppo assopita,troppo triste. Stavo troppo male. Ricordo ancora la voce rauca e preoccupata di Harry. Ricordo anche che camminava avanti e indietro per la stanza,mentre abile,usava il telefonino per mandare un messaggio,forse. A Louis,forse.

Ricordo che dopo,mi aveva vestita e aveva anche visto il succhiotto che avevo al collo. Ricordo che aveva controllato se avessi dei tagli freschi sui polsi e sul resto del corpo. Ricordo che continuava a farmi varie domande e ricordo anche che non avevo risposto a nessuna. Poi,mi ero riaddormentata.

Improvvisamente,capii.

Mi alzai velocemente dal divano e corsi in camera mia per prendere i primi vestiti che trovavo dentro all’armadio. Mi vestii in pochissimo tempo,spazzolai i capelli e uscii di casa correndo,diretta verso la scuola.

Cercai di fare il più veloce possibile anche se le gambe mi tremavano e il battito del mio cuore era irregolare. Arrivai dopo circa venti minuti a scuola. Non riuscivo a respirare bene. Avevo i capelli davanti agli occhi e non sentivo più le gambe.

Ormai,avevo fatto l’abitudine alle signore e ai signori che mi dicevano di non correre o altrimenti avrei ucciso qualcuno.

Oscillando,mi appoggiai al cancello di entrata della scuola e chiusi gli occhi.

Respiravo forte e il pavimento sotto di me si muoveva.

Strizzai gli occhi e mi fermai qualche secondo per prendere aria.

Quando fui sicura di averne recuperata un po’,mi avviai a passo lesto dentro il cortile della scuola.

Entrai dal portone principale. Non c’era nessuno.

Mentre camminavo nei lunghi corridoi,guardavo fuori le vetrate. Intravidi la Ranger Rover nera di mio fratello.

Decisi di andare al piano di sopra,dove in teoria avrebbe dovuto trovarsi per la lezione di inglese.

Better Way || Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora