Capitolo 45

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BREE’S POV
A WEEK AFTER
Mi svegliai presto quella mattina. Non perché dovevo andare a scuola, il sabato fortunatamente ci lasciavano stare a casa a riposare. Sfortunatamente,quel giorno era arrivato,anche se non volevo e avevo sperato arrivasse il più tardi possibile. Scar e Niall se ne sarebbero andati,un’altra volta, e sarebbero tornati in estate. Altri quattro mesi senza loro. Potevo sopravvivere? Sì,credo di si. Perché in fondo,io non vivo. Sopravvivo.
Feci una doccia calda prendendomela comoda. Era ancora presto e nessuno si era svegliato. 
Indossai le prime cose che trovai dentro all’armadio facendo attenzione a non svegliare Scar. 
Con le lacrime agli occhi,mi lasciai cadere a peso morto sul letto e infilai le scarpe mogiamente. Mi fermai un attimo prima di allacciare gli scarponi. I miei occhi si spostarono aldilà della finestra. Pioveva forte fuori. Il cielo grigio,mi mise ancora più tristezza e di nuovo,tante lacrime uscirono fuori dai miei occhi.
“Tesoro stai piangendo?” la voce fievole e rauca di Scar mi fece sussultare. 
Con un gesto veloce,asciugai le lacrime e mi voltai verso di lei mostrandole un sorriso: “No,non sto piangendo.” Dissi. Ma la voce mi tradì. Anche la mia era rauca. E non per il sonno.
La vidi sorridere debolmente: “Non fare così o me ne vado con il cuore a pezzi.”
“Scusami … “
“… non devi scusarti amore.” Mi interruppe.
Picchiettò la mano sul materasso accanto al suo: “Vieni a sederti qui.”
Tolsi di nuovo le scarpe e andai a sedermi accanto a lei.
Vidi che i suoi occhi erano rossi e gonfi.
“Non hai una bella cera.” Osservai accarezzandole i capelli.
“Lo so. Non ho dormito bene sta notte.”
“Potevi svegliarmi …”
“No Bree. Dormivi così serenamente. Non hai fatto incubi sta notte.”
Mi accigliai: “Come fai a sapere dei miei incubi?”
“Ogni notte venivo a rimboccarti le coperte quando ti sentivo urlare nel sonno. Povera piccola ..” Strinse la mia mano.
“Non parliamo di me. Adesso sei tu quella che ha bisogno di conforto.”
Sospirò: “Io me la caverò,Bree.”
“Anche io.”
“Me lo prometti,vero?”
“Te lo prometto.”
La abbracciai e non aggiunsi altro. Sapevo benissimo che la cosa peggiore dell’andar via,era lasciare andare Zayn. Non avevo voglia però,di chiederli se stessero ancora insieme o se avessero deciso di rimanere solo buoni amici. Non avevo il coraggio di nominare Zayn in un momento come quello. Non sono mai stata una tipa di grandi parole. 
Poco dopo,mentre Scar era ancora sotto la doccia,scesi in salotto. 
Vedere le valigie al delimitare delle scale,mi faceva venire un nodo alla gola.
Le fissai per qualche secondo prima di costringermi ad andare in salotto e cercare di tranquillizzarmi.
Mi sdraiai sul divano e presi il cellulare. Avevo un nuovo messaggio da Liam.
“Piccolina,coraggio per oggi.”
Ce ne voleva di coraggio. Ce ne voleva molto.
Risposi con un semplice “grazie” per poi lasciar cadere il telefono sul divano. 
“Bree ..” 
Sentii la voce di Niall.
“Niall.” Mi sedetti a gambe incrociate sul divano invitandolo a sedersi accanto a me.
“Come va?” Mi domandò con un sorriso. Persino il sorriso di Niall non era lo stesso di tutti i giorni. Era spento. Non era luminoso e contagioso. 
Feci spallucce: “Secondo te come va?”
Mi abbracciò: “Lo sai che torneremo presto.”
“Sì lo so. Ma sono comunque un paio di settimane.”
“Il tempo volerà.”
“Spero che volerà come è volato in questi giorni,con voi in casa.”
La stretta di Niall sul mio collo si fece più forte: “Promettimi che non ti farai del male.” Disse.
Spalancai gli occhi e mi allontanai da lui per poterlo guardare negli occhi. 
“Come … come lo sai?” domandai sussurrando.
“Secondo te sono così stupido?”
“Beh …”
“Si notano le bende sotto le tue felpe. Si nota il tuo dolore attraverso gli occhi. Ma io sono qui. Sono qui per te. Lo sai vero?”
“Abiti a chilometri da casa mia. Non vi vedo sempre. Non posso venirvi ad abbracciare quando voglio io.”
Niall si morse il labbro e prese una ciocca dei miei capelli tra le dita:
“Questo lo so.”
Rimasi in silenzio a fissarlo per qualche secondo. Fu lui ad interrompere il silenzio:
“Tieni.”
Con un gesto veloce si tolse un bracciale e me lo porse.
“Cos’è?” Domandai.
“E’ un bracciale.”
Lo guardai bene. Era in legno colorato di bianco. Un piccolo quadrifoglio verde pendeva dal bracciale. 
“E’ … bellissimo.”
“Tienilo tu.” Chiuse il suo pugno attorno alla mia mano costringendomi a tenere il bracciale.
“Ma .. non posso.”
“Sì che puoi. Mettilo. E pensa a me e a Scar ogni volta che vuoi farlo.” Disse alludendosi ai tagli.
Chiusi gli occhi e sorrisi debolmente: “Non posso prometterti nulla.”
“Ehi Bree … promettimi almeno che ci proverai.”
Lo guardai dritto negli occhi: “Prometto che ci proverò.”
“Sarà come averci al tuo fianco.”
“Sì. Grazie Niall.”
E poi non capii più nulla. Mi ritrovai tra le sue braccia a piangere come una stupida. Tutti i tentativi di sembrare forte se ne erano andati a puttane. 
“Se fate così sarà difficile andarmene.” Sentii la voce di Scar.
Mi alzai di scatto dal divano e corsi ad abbracciarla.
“Non sai quanto mi mancherai …” Sussurrò.
Mi morsi il labbro cercando di non mugugnare o piangere in modo troppo esagerato. 
Poco dopo,arrivò Harry. Era ora di andare.
Niall e mio fratello presero le valigie e le sistemarono dentro al cofano dell’auto. Io mi sedetti accanto a Scar,nei sedili dietro. Mi strinsi nel cappotto. Tremavo e le lacrime non cessavano di rigarmi il viso.
Durante il viaggio,nessuno parlò. Eravamo troppo turbati,troppo tristi per affrontare un discorso senza scoppiare in lacrime.
La parte peggiore però,fu arrivare in aeroporto.
Mi ci vollero cinque minuti prima di realizzare che il volo stava per decollare. Ero tra le braccia di Niall,lo stavo stringendo pregandolo con il linguaggio del corpo a rimanere con me. Ma sapevo che era impossibile averlo con me tutti i giorni dell’anno. Mi sarebbe mancata la sua esagerata fame agli orari più strani. Il suono dolce della sua chitarra. La sua risata contagiosa. I suoi giochi stupidi e divertenti. 
Di fronte a me,Scar e Zayn che si scambiavano il loro ultimo bacio. Provai ad immaginare come si sentisse Scar ma,era inutile. Io non avevo un ragazzo che mi amava e si preoccupava per me. Ma quella era l’ultima delle mie preoccupazioni in quel momento. 
Mi lanciai tra le braccia di Scar per l’ennesima volta in quel giorno.
“Ti voglio bene amore.” Le dissi stringendola forte.
“Ti voglio tanto bene anche io. Ci sentiamo eh ..” Si allontanò da me e con gli occhi lucidi continuò a fissare me,Harry e Zayn.
E poi,in un secondo,sparirono mimetizzandosi tra la folla e lasciando dentro di me un vuoto assurdo.
Abbassai lo sguardo e non capii più nulla. Era davvero tutto così triste. Non mi ero goduta gli ultimi istanti che avevo da passare con loro,perché la mia tristezza aveva preso il sopravvento sulla mia forza di volontà.
“Andiamo piccola.” Disse Harry prendendomi per mano.
Annuii,incapace di parlare e strinsi la sua mano nella mia continuando a fissare il pavimento.
In men che non si dica,ci ritrovammo in macchina.
“Zayn?” Domandai mettendo la cintura.
“Ti ha appena salutata.” Rispose harry mettendo a moto.
“mmh … non l’ho sentito.”
“Piccola … stai bene?”
Lo guardai: “Come posso stare bene? Neanche tu stai bene.”
“Lo so ..” partì “ma non è una tragedia. Possiamo tornare a vivere come prima. Ricordati che ci sono io,che ti amo.”
Sorrisi: “Lo so.”
Per tutto il tempo della strada,fissai il braccialetto che mi aveva regalato Niall,giocherellando con esso. Pensai a quello che mi aveva detto qualche ora prima,in salotto. Aveva ragione. Dovevo quantomeno provarci. Provare ad essere migliore e ad apprezzare me stessa.
La prima cosa che feci non appena arrivai in casa,fu mandare un messaggio a Scar:
“Non abbiamo neanche avuto il tempo di parlare di te e Zayn. Mi manchi già.”
Mi rispose subito dopo. 
Mi disse che mi sarebbe stata vicina e che stava già contando i giorni che mancavano all’estate. Poi,mi raccontò tutto. Mi raccontò di quando avevano fatto l’amore. Certo,era presto ma … si amavano. Si amavano molto e io lo vedevo dagli sguardi che si scambiavano. Lo vedevo dagli occhi gonfi che aveva Zayn oggi,in aeroporto.
Le dissi che ero felicissima per lei. Le dissi che anche io volevo fare l’amore.
Mi rispose dicendo che lo avevo già fatto ma … no.
“non è amore. E’ sesso.” Risposi io. 
Non c’è nulla di romantico con Louis. Non c’è nulla di dolce. Non c’è nessun’emozione che trapela dal suo viso,se non piacere. E poi ci sono io. Le mie emozioni,le mie passioni, sono tutte negative. Non è amore. Non è nulla. 
Stavo per scoppiare in lacrime quando sentii la porta aprirsi. 
“Piccola.” Disse Harry chiudendosi la porta alle spalle.
“Harry,dimmi.”
“Mi sono addormentato e ho dimenticato di preparare la cena.”
Sorrisi: “Non preoccuparti. Non ho fame.”
Fece spallucce: “Per sta volta,ti lascio a digiuno. Domani,doppia razione di pranzo.”
Sbuffai: “Certamente.” Dissi retoricamente “Non vedo l’ora.”
Sorrise anche lui. Aveva i riccioli arruffati e gli occhi gonfi. Aveva pianto.
Quando lo vedevo in quello stato,mi sentivo impotente.
“Ti va se … dormo qui?” Mi chiese abbassando lo sguardo.
Mi misi a sedere sul letto e posai il cellulare sul comodino: “Come quando eravamo piccoli?”
Annuì: “Come quando eravamo piccoli.”
Venne a sdraiarsi accanto a me,sotto le coperte e mi abbracciò. Mi strinsi forte al suo petto e chiusi gli occhi. Con lui vicino,ne ero sicura,nessun incubo si sarebbe fatto avanti nella notte.
Era stata una giornata pesante,triste,stancante. Non riuscivo neanche a descriverla. Ma la mia piccola ricerca di felicità,in quel momento era stata appagata. Non esisteva cosa più bella per me,in quel momento. Dormire tra le braccia del mio fratellone,di colui che non mi lascerà mai,dell’unico vero uomo che mi ama. L’unico uomo della mia vita.

E per oggi è tutto, spero di avervi fatte felici con i 3 capitoli. Vi ringrazio per i voti e i commenti. Spero di riuscire a pubblicare almeno un altro capitolo prima di Natale :)

P.s. Vi piace la nuova copertina? **

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