Capitolo 54

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Quando mi sveglio è già notte fonda. Mi metto a sedere sul letto e accendo l’abat – jour. Mi gratto la testa cercando di ricordare se Harry è venuto a dirmi qualcosa. Nulla. Nessun ricordo.

Avverto una fitta allo stomaco, credo che sia la fame. Mi alzo dal letto e facendo attenzione a fare silenzio, scendo di sotto. In cucina , trovo la luce accesa.

“Harry?” Chiamo mio fratello ed apro piano la porta. I miei occhi guizzano a destra e a sinistra ma non c’è l’ombra di mio fratello. Avanzo e sul frigorifero, trovo un post – it.

- Non ho voluto svegliarti piccola. Ti ho preparato qualcosa. Se hai fame, mangia. (DEVI MANGIARE)-

Il suo messaggio mi strappa un sorriso. Piego il post – it e apro il forno. Trovo un piatto e mi metto a mangiare. Scopro di essere davvero affamata. Mangio tutto in pochi minuti e mi affretto a pulire tutto. Quando esco dalla cucina, vedo una chioma riccia sullo schienale del divano.

Scopro che mio fratello si era addormentato in salotto.

Mi avvicino e gli accarezzo la fronte per poi lasciargli un bacio sulla fronte.

Mi affretto a salire in camera sua per prendere una coperta e tornare in salotto per coprirlo.

“Notte fratellone.” Sussurro lasciandogli un bacio sulla guancia.

Dev’essere davvero stanco per non avere avuto il tempo di andare a letto e sistemarsi.

Risalgo in camera mia, prendo un plaid e mi rannicchio a lui.

La mattina dopo, quando mi sveglio, Harry è lì a fissarmi con uno dei suoi sorrisi più belli.

“Hai dormito qui, piccola peste?” Mi domanda.

Annuisco.

“Non avresti dovuto.” Mi ammonisce Harry.

“Sì invece. Non volevo lasciarti dormire da solo … qui. Sarebbe potuto venire il lupo cattivo.” Rido.

“Mi avresti difeso tu?” Inarca un sopracciglio e ride.

“Ovvio!” Dico retorica.

Mi alzo: “Preparo la colazione.” Dico mentre vado in cucina.

“Lascia fare a me.” Urla Harry dal salotto.

“Zitto, Harold.”

Lo sento sbuffare e poi ridere. Harry fa sempre così tante cose per me. E mi ha anche concesso di vedere Liam. Adesso voglio ripagarlo. Voglio iniziare a fare qualcosa per lui. Non sarà di certo una semplice colazione a risanare il debito. Ma … possiamo iniziare da questo.

Preparo la colazione e cinque minuti dopo, preparo la tavola.

Un Harry profumato ed impeccabile, piomba su uno degli sgabelli della cucina.

“Tutto pronto, signorina?”

Annuisco addentando un pancake e dirigendomi verso la tavola.

Non appena mi siedo, sento un forte dolore al sedere. Faccio una smorfia.

“Tutto bene?” Mi domanda Harry, preoccupato.

Sorrido debolmente: “Sì. Sto benissimo.”

Si acciglia: “Cosa hai fatto con Liam, ieri?”

Arrossisco e poso il pancake sul mio tovagliolo: “Harry, ho solo dormito scomoda.”

Harry ride: “D’accordo tesoro. Non volevo metterti in imbarazzo.”

Better Way || Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora