Sofia

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Si sedettero sul divano, la taverna era al quanto fredda quella sera, una settimana fa avevano pensato di spegnere i termosifoni poichè l'aria arrivasse anche nella casa sopra e, sembrava di stare nel deserto.
"Se vuoi possiamo salire sopra,basta che non fai casino."
Le chiede lui. "Ma tranquillo" si distende sul divano spogliandosi.
"Sofia.. Non sentivi freddo?" Chiede lui.
Si vedeva che era ubriaca e che si era presa qualcosa, ma non aveva voluto chiedere nulla.
"Federico vieni qui." Risponde lei.

Si leva i tacchi,si fa una coda, guardando con molta maliziosità il ragazzo davanti a lei.
Aveva un completino scollato davanti e dei pantaloncini attaccati al vestito, verde militare. Era snella e bassa, qualsiasi cosa si fosse messa, le sarebbe stato a pennello.
Pian piano si fa cadere la spallina, Federico davanti a quella figura così piccola e mingherlina sentiva solo il desiderio di possederla.
Si avvicina lui, come per aiutarla e pian piano le bacia il collo. Sentiva il suo profumo che mai aveva cambiato.
In quella stanza si sentivano solo i loro respiri.
L'adolescenza senza alcune pretese inizia a toccarla con molta sensualità, sentivano le perline del vestito deviargli i movimenti.
"Quanto ti vorrei" geme.
"Sta zitta." Risponde lui spogliandola e buttandola sul divano.

Uno sopra l'altro, baci sul collo, i vestiti a terra, i brividi frettolosamente si innescano nei loro corpi.
I cuori sincronizzati l'uno all'altro.
"Scusami per quello che ti ho fatto" sussurra lei baciandolo.

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