Come un tesoro

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I minuti passavano lenti, non sentiva ancora il padre,ma voci sconosciute, passi pesanti e altri deboli.
Avrà smesso di piovere, non si sente il ticchettio delle gocce sul parabrezza, si era ricordata appena adesso di dover cambiare le spugne del tergicristalli.
Eccolo la voce maschile e roca del padre, all'improvviso sente una fitta al collo, poi un dolore lancinante sulla gamba per passare dal braccio.
"Si è mossa" La voce di Federico si fa più vicina, il suo tocco è come se fosse di fuoco, brucia, brucia tutto.
"Fermo Federico." Desirè. Anche lei ha una voce diversa dal solito, ma perché sono così strani..
Quasi vorrebbe aprire gli occhi ma non riesce. Implora dentro di se cercando di urlare, sente il suo gemito di dolore ma nessuno pare sentirla.
"Marghe ti prego.." Un sussurro nell'orecchio.

"Ti amo così tanto.."
Un altro sussurro.
23:04
Marghe si sente comoda in quel momento, come se stesse su un lettino,riesce a sentire il respiro di Federico come se stesse vicino a lei. La suoneria del telefono squilla,in meno di un secondo viene bloccata. la sua voce
"Dimmi mamma.." Si allontana
"Certo sono qui.."
"È meglio che vieni domani..Certo mamma, è fuori.."
Chi è fuori?
"Ritorno appena si fanno le sei,mi faccio una doccia e vado a lavoro... No mamma non dormirò... Tranquilla, ti scrivo appena esco e quando sono arrivato al lavoro.."

Quasi piange. Si soffia il naso, la voce diviene roca.
"Anche io mamma.."

Federico si avvicina al suo giubbotto e prende delle cuffie,le attacca all'auricolare del telefono, poi guarda ancora Margherita dal lettino immobile con un livido in testa quasi le colorasse il volto pallido e muto.
Stacca le cuffie e comincia a piangere, da un colpo al muro,poi si ferma un'altra volta davanti a lei, guardandola di nuovo.
Riprende il telefono e, ancora con gli occhi bagnati clicca su iTunes.

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