Rabbia

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"Che vuoi."
Si avvicina al cancello dopo aver salutato Alessandro.
"Passavo di qui."
"Certo, putacaso sempre in questa via."
"Dai Margherita lo sai benissimo."

"Federico non devo dirti nulla, mi fa piacere che sei venuto qui, ma pensare che tra qualche giorno litigheremo di nuovo che senso ha la tua presenza adesso?"
"Voglio farti capire la mia coerenza.Voglio farti intendere che quella sera quando dicevo che di te voglio fare la mia certezza non ero brillo, ubriaco o stanco."
Margherita si gira intorno.In lontananza vede Desirè scendere  dall'auto.

Federico si gira in quella direzione.
"Ma fai sempre così quando parli con la gente?" Si avvicina a cattivo muso.
Margherita si scansa.
"Federico ma cos'hai?Sta calmo."
Aveva le pupille dilatate al massimo, gli occhi rossi, forse avrà pianto.
Quel ticchettio alla gamba inizia a farla innervosire. Il ragazzo inizia a camminare su e giù cercando di dire qualcosa di sensato.
"Federico." Lo chiama,ma lui é come se non rispondesse.
Gli prende il polso in modo tale da concentrare l'interesse verso di lei.
Lui si tira su il naso.
Margherita capi qualcosa, ma non voleva intendere male.
"Federico guardami." Lei lo ferma davanti ai suoi occhi.
Lo guarda meglio,  i suoi capelli scomposti, la maglia bucata da un lato, le scarpe slacciate,il suo alito odorava di fumo,la barba era più lunga rispetto  agli altri giorni.
Lo abbraccia senza dire nulla, sapeva di sbagliare ma in quei casi Federico aveva bisogno solo di quello, del suo profumo fresco primaverile.

S.A.
Scusate se ieri non ho pubblicato il continuo, mi farò perdonare con un nuovo capitolo,continuate a votare, vorrei sopratutto sapere cosa  ne pensate. Un grazie in anticipo

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